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Un bussare leggero alla porta di casa.

Si asciugò le lacrime con un gesto stizzito della mano e andò ad aprire.

Zelena era fuori dalla porta e piantò uno sguardo critico su di lei fin da subito.

«Brutto momento?»

«Che ci fai qui a quest'ora?» le domandò invece di rispondere.

Un sorriso lampeggiò per un istante sul suo volto.

«Adoro arrivare nei momenti peggiori» disse prima di schiavarla ed intrufolarsi dentro casa sua.

«No... Zelena è tardi, ero a letto» ringhiò.

«Non eri a letto, stavi piangendo perché stai per sposare l'uomo delle foreste.»

«Parla piano, sta dormendo.» Le afferrò il braccio e la trascinò nello studio «Che diavolo vuoi?»

Zelena si divincolò con un gesto rapido e agitò una mano che mandò un refolo di magia al piano di sopra, ad assicurarsi che l'uomo in questione dormisse molto, molto profondamente. Poi si sedette sulla poltrona accavallando le lunghe gambe, gli occhi azzurri fissi su di lei.

«Sputa il rospo, sorellina.»

«Non devo dirti niente, tu sei piombata in casa mia nel mezzo della notte, se soffri d'insonnia fatti prescrivere qualcosa da Hopper o conta le pecore come le persone normali.»

La sorella rise brevemente.

«C'è da domandarsi, più che altro, perché tu sia piombata in casa tua nel bel mezzo della notte invece di essere a letto col tuo scimmione da tre ore.»

«Ma che dici, sono stata qui tutto il tempo.»

Rise di nuovo.

«Anche io.»

«Come prego?»

Inarcò le sopracciglia.

«Esatto. Per questo so che non eri qui.»

«Tu non eri qui... e anche se lo fossi stata io ero in camera da letto.»

Zelena alzò gli occhi al cielo.

«Ero qui Regina, e ho sentito la tua magia quando sei riapparsa in casa, quindi smettila con queste stronzate.»

«Ero alla cripta, va bene?»

Zelena inarcò un sopracciglio.

«Con lo sceriffo?»

«Perché sarei dovuta essere lì con Emma?»

La sorella continuò a fissarla.

«Non so, magari perché scopate.»

I suoi occhi si spalancarono. «Hai bevuto per caso? Come ti permetti di insinuare una cosa del genere?»

Lo sguardo di sua sorella non vacillò neanche per un istante.

«Non ci provare, Regina. So che è così.»

«Tu non sai niente. Sto per sposare Robin.»

Zelena poggiò la testa allo schienale di botto, sbuffando.

«Bla bla bla. Lo so, purtroppo. Ho assistito a quella scena pietosa.»

«Sei solo invidiosa. E adesso vattene.»

Zelena aggrottò la fronte tornando a guardarla.

«Invidiosa? Tra tutti e due non so chi sia peggio, Regina. Sto solo cercando di dirti che se vuoi parlarne...» Si indicò con entrambe le mani. «Puoi contare sulla tua sorella maggiore.»

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