Epilogo

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«... e alla fine ho dovuto salvare il culo a mia sorella, come al solito.»

«Primo, non era mai successo prima e, secondo, linguaggio, Zelena!»

«Per una volta non lo ha detto a me» borbottò Emma. Poi guardò Zelena. «Comunque grazie.»

Zelena spalancò gli occhi azzurri, sorpresa, poi la indicò con entrambe le mani.

«Vedi come si fa?!» esclamò alla volta della sorella, che alzò gli occhi al cielo.

Henry ridacchiò, aggiustando la presa sulla sorellina per potersi ficcare una patatina fritta in bocca.

«L'importante è che si sia risolto tutto. Comunque c'è il vizio di far sparire i neonati, qui.»

Regina sorrise mentre Emma rideva, scambiandosi uno sguardo complice col figlio. Mary Margaret e David arrossirono appena, ma sorrisero.

«Tecnicamente, non è una neonata» obbiettò Zelena indicando la nipote con metà anello di cipolla. «Che ne dite se acceleriamo il processo di crescita e passiamo subito al college, così vi risparmiate un po' di rapimenti?»

Mary Margaret, Henry e David risero, ma sia Emma che Regina, che avevano capito che Zelena non stava affatto scherzando, la guardarono storto.

«No!» dissero all'unisono, scambiandosi poi uno sguardo.

Zelena si strinse nelle spalle.

«Affari vostri.»

«Quindi ora siete pronte per il matrimonio, no?» disse con noncuranza Mary Margaret. Tutti la fissarono con tanto d'occhi.

«Mamma!» sbottò Emma. «Devi smetterla con questa storia del matrimonio, è una cazzo di ossessione.»

«Miss Swan...»

«Lo so, lo so.»

«Giuro che se tua figlia dirà anche solo una parolaccia prima dei diciotto anni... »

«Cosa? Le chiederai di tornare indietro nel tempo per sculacciarmi?»

Regina arrossì e il viso di Emma si aprì in un sorriso ampio.

David si alzò di scatto, trascinando la moglie con sé, rosso in viso.

«Si è fatto tardi. Molto tardi. Tardissimo.»

Solo a quel punto Emma arrossì, spalancando gli occhi.

«Aspetta, non intendevo...»

«Oh, lo intendevi eccome» borbottò Zelena prima di addentare il terzo anello di cipolla.

«A-a domani» salutarono in fretta i Charmings, prima di volatilizzarsi più velocemente di quanto qualsiasi magia avrebbe potuto fare. Anche Henry si alzò.

«Vado anch'io, prima che vomito» dichiarò, restituendo Sophie a Emma.

«Ragazzino, guarda che davvero io non...»

«Lo intendevi al cento per cento» intervenne di nuovo Zelena.

Emma le puntò un dito contro.

«Non si parla dopo aver mangiato cipolle!»

Zelena le indirizzò uno sguardo scettico.

«Vogliamo parlare di quello che mangi tu?»

«Zelena!» sbottò Regina, fulminandola con lo sguardo, e lei scoppiò a ridere.

«Come siete suscettibili...»

Henry sparì prima di essere traumatizzato ulteriormente. Mentre se ne andava a passo svelto dal Granny's, più per fare un po' di scena che per altro (e anche perché aveva appuntamento con Violet per fare una passeggiata a cavallo), sorrise nel pensare alla sua famiglia, così strana, così complicata, così... magica. Ancora non riusciva a credere di avere una sorella, come non riusciva a capacitarsi del fatto che le sue due madri stessero finalmente insieme, come il destino aveva sempre voluto.


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