Emma urlò stringendo la sua mano.
«Odio partorire!»
«È una cosa bellissima, è un regalo che molte donne spesso non hanno la fortuna di avere.»
«Ma vaffanculo!»
Scosse la testa e strinse la sua mano.
«Puoi farcela, pensa solo che presto sarà tra le tue braccia.»
«Spingi adesso Emma!» disse il medico. Lei spinse e poi urlò.
«Tu non hai idea di quanto cazzo faccia male!»
«Puoi farcela! Dai un ultima spinta, tesoro.»
Emma trattenne un urlo per spingere, e poi ancora e ancora, e alla fine si sentì il primo vagito mentre lei rilasciava un respiro dolorante e stanco.
«Ce l'hai fatta!» Regina le sorrise, un sorriso bellissimo, gioioso, per poi baciarla.
Il medico sorrise mentre sollevava appena la neonata.
«Un minuto ancora ed è tutta vostra. Come ti senti, Emma?»
Emma rispose a malapena.
«Uno schifo, ma benissimo.»
Il medico rise.
«Da manuale.» Poi si rivolse a Regina. «Vuole tagliare il cordone?»
Regina impallidì.
«Penso voglia farlo Emma...»
«Non credo sia nelle condizioni di poterlo fare.»
«Ah...Va bene.» Quando Regina la guardò, Emma le rivolse un esausto sorriso d'incoraggiamento. La osservò avvicinarsi all'ostetrico con un'esitazione adorabile. «Sta bene?»
«Sta benissimo» disse il medico mentre passava la bambina alle infermiere perché la pulissero. Una volta che fu avvolta in un morbido panno, una di loro la diede a Regina. Emma osservava mentre riprendeva fiato e il medico sistemava quello che c'era da sistemare. Aveva gli occhi socchiusi, il viso pallido per la stanchezza, ma sorrideva.
Regina sorrise stringendo la bambina e poi si avvicinò a Emma.
«È bellissima.»
Il sorriso di Emma si allargò.
«Dovremmo scegliere il nome...» mormorò mentre osservava quel fagotto di pelle arrossata. Regina depositò la piccola tra le braccia della donna.
«Devi essere tu a sceglierlo.»
«No, insieme» protestò, poi sorrise alla figlia mentre la osservava da vicino e sosteneva il suo peso lieve e caldo, mentre inspirava il suo odore.
«Io ho scelto quello di Henry, è giusto che lo scelga tu.»
«Ho paura di scegliere il nome sbagliato...»
«Non c'è un nome sbagliato.»
«E se non le piace?»
«Le piacerà, stai tranquilla»
La guardò, ancora spaventata.
«Ma magari un suggerimento...»
«Emma Swan, sei perfettamente in grado di farlo.»
Arrossì appena, poi la figlia vagì e lei la guardò. E rimase così, come incantata
Sorrise.
«Vado da Henry, resta un po' con lei.»
Emma annuì in automatico, poi però fece poggiare alla figlia la testa sul suo petto e allungò di scatto la mano verso Regina.
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Pazza idea
Fanfiction«Non dovremmo baciarci... di nuovo.» Emma non riusciva a staccare gli occhi dalle sue labbra. Regina Mills era diventata il suo unico pensiero, praticamente la sua ossessione dal momento stesso in cui aveva posato gli occhi su di lei. E il fatto che...