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La mia sveglia suona come ogni mattina alle sette e la prima cosa che faccio quando apro gli occhi il giorno dopo alla nostra conversazione notturna è scrivergli.

- Buongiorno! Oggi quindi saremo più vicini che mai...

Invio e poso il cellulare andando a lavarmi e vestirmi perché stamattina ho lezione in Università. Esco di casa alle otto e alle nove sono in aula. Seguo la lezione di storia della letteratura inglese e aspetto che mi risponda al messaggio. Lo sconosciuto mi risponde alle nove e mezza e iniziamo a parlare un po'.

- Buongiorno, eh sì, sembra proprio di sì! Cosa fai oggi di bello?
- Oltre scoprire chi sei?😜 Sono in uni stamattina ho lezione. Tu?
- Ora sono a lavoro e ti ricordo che stasera non ci incontreremo...
- Dici? Chissà, io non ci giurerei. Hai paura di rivelarti?
- No ma è presto, te l'ho detto.
- Io credo di no.
- Ok. Ora torno a lavoro che ho da fare, a dopo 😘
- Va bene, a dopo 😘

Esco da whatsapp e torno alla lezione. L'ho sentito un po' strano, non il Mister X di sempre. Forse ha semplicemente ansia per stasera e lo capisco, anche io ne ho. Però voglio pensare in positivo e credere che sia una persona che mi piacerà anche da vicino.
Aspetto un suo messaggio ad ora di pranzo ma nulla, nel primo pomeriggio ancora nulla. Poi alle sette gli scrivo io. Non capisco perché stasera non vuole incontrarmi, vuole ancora tenere nascosta la sua identità e vorrei saperne il motivo.

- Io sto andando allo stadio...

Invio il messaggio e aspetto una sua risposta che però non arriva. Le cose sono due: o è un cesso e sa di non piacermi, o fa un lavoro di cui si vergogna. A me onestamente non importa del suo lavoro, alla fine se è onesto per me va benissimo. Se fosse brutto allora non lo so, dovrei essere davvero molto presa da lui per far passare in secondo piano l'aspetto. Non sono una superficiale ma penso che la prima cosa che attiri in una persona è l'aspetto esteriore, non riuscirei a stare con una persona che reputo brutta, anche l'occhio vuole la sua parte.
Sono le nove meno un quarto e la partita sta per iniziare quando gli scrivo ancora.

- Io sono qui, tu ci sei?

Mando il messaggio e mi tremano le mani mentre fisso la nostra chat. Ma la spunta rimane singola, nemmeno gli arrivano i miei messaggi. Ci rimango male, avrei voluto vederlo e scoprire chi è finalmente ma lui mi aveva avvertito che non sarebbe successo oggi. Io però sono caparbia e non mi do per vinta e appena inizia il secondo tempo e sono tutti seduti faccio una scappatina in tribuna d'onore e guardo con attenzione chiunque ci sia lì. Dagli steward agli addetti alla sicurezza, dai camerieri in sala ristorante agli addetti alle pulizie. Nessuno mi guarda in un modo particolare e nessuno mi trasmette nulla. Poi entro nella tribuna vera e propria dove tutti sono seduti. Cerco qualcuno ma non so chi, nessuno si gira a guardarmi e così non so nemmeno io cosa cercare. Penso di far squillare il cellulare di Mister X ma poi cambio idea, non voglio fare casino qui. Resto in quel posto per un quarto d'ora a guardarmi intorno e scrutare chiunque, poi torno alla mia postazione e lascio passare il resto della serata.
Torno a casa a mezzanotte passata ed è solo quando sono a letto che mi arriva una sua risposta. Per qualche minuto penso di non rispondergli perché oggi gli sono stata anche troppo indietro ma poi rispondo perché la curiosità è troppa.

- Ehi eccomi scusa avevo il cellulare scarico. Tutto bene allo stadio?
- Ehi ciao, sì, sono venuta anche a cercarti ma non sapevo dove guardare e chi cercare visto che non so chi sei.
- Sei venuta in tribuna autorità?
- Sì.
- Hai ragione, te l'avevo detto che ieri non era il caso.
- Ma perché?
- Perché ho bisogno di spiegarti delle cose prima di dirti chi sono.
- E spiegamele.
- Domani.
- Oggi è domani, è mezzanotte e mezza.
- Cazzo, hai ragione... facciamo così, ti do qualche indizio, ok?
- Vai.
- Primo indizio: non sono italiano.

Appena leggo quella frase resto senza parole, ma come non è italiano? Ma se scrive benissimo i messaggi!

- Ma come è possibile? Scrivi benissimo...
- Ho un trucco, un app che mi traduce in diretta ciò che scrivo nella mia lingua in italiano, direttamente su whatsapp.
- Wow, e di dove sei?
- Te lo dirò poi. Secondo indizio: Ho tra i 25 e i 30 anni.
- E questo mi va bene, anche se spero che non ne hai 30 perché altrimenti avremmo dieci anni di differenza che sono molti...
- Hai vent'anni?
- Sì.
- Allora ti dico che sono più vicino ai 25 che ai 30, così ti tranquillizzi.
- Perfetto. Che mi dici del tuo lavoro?
- Terzo indizio: il mio lavoro mi porta a viaggiare molto e cambio spesso casa.
- Ah... sono ancora più confusa.
- Piano piano capirai.
- Hai figli? Sei sposato, fidanzato? Perché così tanto mistero?
- Sono single e non ho figli. Non ti dico subito chi sono perché devo farmi perdonare qualcosa da te.
- ???
- Domani capirai.
- Ora.
- Domani.
- Oggi è domani, ne abbiamo già parlato.
- Altro indizio, ho lavorato in Francia, Inghilterra e Spagna. L'Italia è la mia tappa di quest'anno (e spero di restarci per un po').
- Senti, davvero, mi sto stancando di questa cosa. Cosa dovrei perdonarti? Dimmi chi sei e cosa vuoi da me.
- E' tardi andiamo a dormire.
- Dimmi chi sei.
- Buonanotte Ceci.
- Buonanotte un cazzo, chi sei?

Mi lascia il visualizzato e non è più online. Fisso la nostra chat per qualche minuto ma ormai è scomparso e decido di posare il cellulare e cercare di dormire. Dice che domani mi dirà tutto e io aspetterò domani, ma se domani non dovesse rivelarsi allora smetterò di rispondergli e di dargli retta. Basta, lo giuro.

Gelido | Frank AnguissaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora