«Domani vengono a trovarmi mio fratello e Samuel» siamo seduti a tavola a fare colazione quando inizia a parlare.
«Samuel? Ci parli ancora con lui?» gli chiedo stupita.
«Certo che sì, non avevamo litigato. Mi arrabbiai con lui ma mi è passata subito. Tu sei allo stadio domani?» annuisco alle sue parole e poi gli rispondo.
«Sì, tribuna d'onore» dico e lui si schiarisce la voce avvicinandosi a me.
«Ci sarà anche lui che ovviamente non sa niente di...» si ferma e mi guarda e io capisco subito a cosa si riferisce.
«Ovviamente» annuisco «non dico nulla tranquillo» lo rassicuro e lui mi sorride per poi sporgersi verso di me e baciarmi la bocca.
Finiamo di fare colazione e poi lui se ne va, io resto a casa a studiare e poi mi preparo il pranzo. Nel pomeriggio vado da Eddy che mi ha chiesto un extra di un'ora e poi inizio a prepararmi per lo stadio. Quando arrivo lì sto attentissima a chi arriva perché vorrei evitare del tutto quel Samuel. Il comportamento di Frank come sempre mi irrita, praticamente nessuno di quelli intorno a lui sa di noi, solo Kevin ma non perché gliene ha parlato lui. Bah.
Penso di essermi salvata perché quando arrivano i calciatori infortunati e si siedono di solito poi non arriva più nessuno e invece eccolo che arriva con quello che è chiaramente il fratello di Frank. Alto e bello come lui, mi guarda un attimo poi mi saluta e va a sedersi. Almeno il saluto lui lo concede, bene. Per un attimo mi distraggo ma Samuel mi fa tornare alla realtà.
«Cecilia, ciao» mi fa un sorrisone e mi dà due baci sulle guance come se fossimo amici da chissà quanto tempo.
«Ehi, ciao» rispondo cortese.
«Non mi aspettavo di trovarti ancora qui»
«Sì lavoro qui almeno per tutta questa stagione» spiego e lui annuisce interessato.
«Capito, mi fa piacere averti rivista. Volevo scriverti per chiederti scusa in privato dopo tutto quello che è successo ma mi è mancato il coraggio» racconta e io per poco non gli sbuffo in faccia. Questo ragazzo mi annoia.
«Tranquillo, è acqua passata» cerco in ogni modo di liberarmene ma niente, non si smuove.
«Dissi anche a Frank di chiederti scusa da vicino, l'ha fatto?» non appena lo nomina ho un sussulto.
«No, nulla» scuoto la testa, non voglio minimamente metterlo in mezzo. Mi ha chiesto di non dire niente e niente dirò.
«Tipico di Frank» sospira e poi si gira verso il campo quando sente un fischio. Guardiamo entrambi verso quella direzione e vediamo Frank fermo sotto la tribuna. I suoi occhi mi fissano e mi sento andare improvvisamente a fuoco.
«Ah eccolo, ci sentiamo dopo Ceci, ciao» mi saluta e va al suo posto. Frank nel frattempo è rimasto ancora qualche secondo ad uccidermi con gli occhi per poi correre verso il campo.
Racconto tutto a Tiziana e lei è più scioccata di me. Alla fine del primo tempo Samuel mi riavvicina ma sono brava a non dargli troppo spazio per parlare, e lo stesso avviene a fine partita. Non è una bella situazione e meno gli parlo meglio è per me.«Perché non dormi da me?» mi domanda Tiziana quando stiamo uscendo dallo stadio per tornare a casa.
«Sì va bene» guida fino a casa sua e ci facciamo portare due pizze per cena. Sono quasi le undici quando mi arriva un messaggio su whatsapp e quando leggo il mittente resto immobile senza dire una parola per un tempo infinito.
«Mi ha scritto Samuel» avviso Tiziana che non crede alle sue orecchie.
«Che vuole?»
«E' al Parcus ad Ottaviano, mi ha appena invitata» dico e mi scappa una risata.
«Ma che stai dicendo? Ma non sta con Frank?»
«Certo che sì, ma lui non lo saprà nemmeno. Che faccio?» tamburello le dita sul display e fisso la mia amica.
«Ci vuoi andare?» spalanca gli occhi e io scuoto subito la testa.
«Ma non se ne parla proprio!» non ci andrei nemmeno se mi pagassero, figuriamoci di mia spontanea volontà.
«Diglielo allora»
«Sì e poi lo ignoro se scrive altro» faccio come ho detto e poso il cellulare fregandomene di possibili altri messaggi. Tanto sono sicura che Frank non mi scriverà quindi sticazzi.
Io e Tiziana guardiamo un film e poi andiamo a dormire.La mattina dopo torno presto a casa per studiare un po' ma dopo nemmeno mezz'ora che sto con la testa sui libri bussano al citofono, è Frank. Appena entra mi prende dai fianchi e baciandomi mi fa roteare nel vuoto. Ci trasciniamo con i baci fino alla mia camera e lì facciamo quello che entrambi avevamo voglia di fare. Ogni volta con lui è diversa ma la passione che ci mettiamo è invariata, non so se riuscirei a stare senza di lui per troppo tempo. Ha reso la mia vita migliore e non posso negarlo.
«Allora quante te ne sei scopate al Parcus?» gli domando mentre siamo abbracciati a letto dopo aver fatto l'amore.
«Che ne sai del Parcus?» mi guarda confuso e io gli dico di Samuel.
«Voleva che venissi anche io, mi ha invitata ma ho rifiutato» fa un'espressione scocciata e si stacca da me.
«Come si fa ad essere così coglioni? Si vede da due chilometri che non te lo caghi, che cazzo continua a fare?» dice e io me la rido.
«Dai poverino però» lo difendo.
«Si fissa sempre con chi non si deve fissare, è irrecuperabile» continua mettendosi una mano sul viso.
«Non hai risposto alla mia domanda però» gli puntello l'indice sul petto e lui mi sorride.
«Dove me le sarei dovute scopare?»
«Nei bagni? Che ne so...» dico e lui mi guarda male.
«Ma che schifo, vuoi che mi prenda l'AIDS, l'epatite o la sifilide? Mai fatta una cosa del genere in vita mia» dice disgustato e io me la rido.
«Però con me lo fai senza, non hai paura?» gli domando e lui scuote la testa.
«Mi fido, così come tu ti fidi di me. Ma non è che lo faccio con tutte così eh, anzi, tu sei una delle eccezioni» specifica per poi baciarmi dolcemente.
«Quindi con quelle ieri sera l'hai usato, posso stare tranquilla?» chiedo ancora e si spazientisce.
«L'ho usato ma in auto non nei bagni, ma per chi mi hai preso?» risponde e io lo spingo via. Ridiamo e lui mi tira al suo corpo caldo abbracciandomi forte.
«Avrei preferito mille volte stare qui con te che in mezzo a tutta quella gente di cui non me ne frega nulla» mi sussurra prima di baciarmi di nuovo.Ultimamente mi dice spesso cose del genere e ogni volta il mio cuore si fa più grande. Non posso fare a meno di lui.
«Quindi non sei stato con nessuna?» richiedo e lui scuote la testa.
«Solo con te» ripete e di nuovo ci abbracciamo forte.Quando siamo da soli è perfetto in tutto, sa sempre cosa dire e fare per farmi sentire speciale e importante. Se fosse così anche davanti agli altri sarebbe l'uomo perfetto...
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Gelido | Frank Anguissa
FanficSi vedeva che il loro era un amore diverso, erano due stronzi, testardi ed orgogliosi. Non avevano regole, era sempre una lotta continua con quei due, due soldati sempre a farsi la guerra, incapaci di amarsi ma consapevoli dell'amore che ognuno ave...