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Esco di corsa dall'università con il cuore a mille e l'entusiasmo alle stelle. Finalmente ho superato quell'esame e ora mi sento leggerissima. La prima cosa che faccio è chiamare Tiziana per dirglielo, è l'unica a sapere che oggi avevo il riappello.

- Pronto Ceci? Allora?
- Ventinove!
- Lo sapevo! Allora stasera si festeggia
- Assolutamente sì. Avevo pensato di portarvi fuori a cena
- A chi?
- Te Kevin e Frank
- Vuoi offrirci la cena?
- Sì e non mi devono rompere le palle, pago io per tutti.
- Lo sai che non te lo faranno fare
- Ma perché no? Offro io per festeggiare
- L'ho detto a Kevin che è qui con me, ha detto che solo per questa volta accetta
- Perfetto! Ora chiamo anche Frank e ti faccio sapere dove andiamo, ok?
- Verrà secondo te?
- Boh, penso che se ci siete anche voi non rifiuta anche se lui è imprevedibile, lo sai
- Va bene, fammi sapere allora
- Sì a dopo.

Stacco con lei e cerco il numero di Frank in rubrica. E' rarissimo che io lo chiami, di solito usiamo solo i messaggi. Faccio un respiro profondo, prendo coraggio e lo chiamo. Risponde quasi subito ma ha la voce di quello che non si aspettava per nulla la mia telefonata.

- Ceci?
- Frank ciao
- Tutto bene?
- Sì tranquillo, so che è strano che ti abbia chiamato ma è un caso particolare
- Dimmi, che succede?
- Ho rifatto quel maledetto esame di storia della letteratura francese e stavolta sono stata promossa a pieni voti
- Che bello, mi fa piacere, te lo avevo detto
- Grazie mille e per questo avevo pensato di festeggiare stasera
- Ah ottimo, prenoto in un hotel di lusso?
- No, stupido

Rispondo e lui ride dall'altro lato.

- E come vuoi festeggiare?
- Vi porto fuori a cena
- Ci porti fuori a cena? A chi?
- Tu, Tiziana e Kevin
- Mh
- Ti va?

Domando e dall'altro lato c'è silenzio per qualche secondo. Silenzio che è alquanto imbarazzante. Io e lui non usciamo mai ma credevo che con Kevin e Tiziana non avesse problemi, invece lo vedo titubante.

- Va bene ma non mi va che paghi tu
- Pago io e basta, per una volta me lo concedi?

Sbuffa e poi risponde.

- Va bene dai, a che ora e dove?
- Ti mando su whastapp il posto, verso le nove lì
- Ok, a dopo
- A dopo.

Stacco e richiamo Tiziana confermando il programma della serata. Prenoto in un ristorante carino che conosco e inizio ad organizzarmi. Alle nove e mezza siamo tutti e quattro là seduti a chiacchierare, o almeno tre su quattro. Frank c'è ma come sempre è come se non ci fosse. Parla poco e non partecipa per niente alle conversazioni. E anche quando si tratta di mangiare mangia molto poco. Tiziana e Kevin, invece, sono un teatro continuo. Se passa una ragazza e Kevin si azzarda anche solo a girare gli occhi verso quella direzione, anche se non guarda lei ma il vuoto, ecco che Tiziana inizia con le sue scenate di gelosia per poi terminare poco dopo in baci e frasi dolci. E' così in continuazione e nel frattempo io e Frank nemmeno ci parliamo. Ogni tanto ci scambiamo qualche sguardo ma nient'altro. Non so perché fa così quando siamo con gli altri quando invece ora che lo sto conoscendo bene so che lui è molto meglio di così. E' simpatico quando vuole ed intelligente, avrebbe tante cose da dire e invece se ne sta zitto lì.
Dopo cena andiamo anche al bar e per bere qualcosa e poi verso la mezza ci salutiamo.
«Ci sentiamo domani» saluto Tiziana e poi anche Kevin. Quando arrivo a Frank non so come comportarmi. Non so se vuole venire da me, se posso invitarlo davanti agli altri, se non vuole... non so mai che fare con lui.
«Ciao» è lui a salutare me rompendo gli indugi e restando a distanza.
«Ciao, buonanotte» rispondo e vado verso la mia auto. Non appena mi siedo dentro mi arriva un suo messaggio.

- Vengo da te
- Ok

Me lo aspettavo e guido fino a casa mia ritrovandomelo lì. Saliamo insieme a casa e dopo esserci messi comodi ci mettiamo a letto. I suoi baci e le sue spinte poderose mi fanno finire al meglio la serata, poi mi appoggio sul suo petto e iniziamo a parlare un po'.
«Kevin e Tiziana sono troppo carini» dico e lui annuisce.
«Carini» ripete ma leggo nel suo tono un pizzico di ironia.
«No?»
«Dipende»
«Da cosa?» sono curiosa di capire il suo punto di vista.
«A me non piacerebbe una relazione del genere»
«Ognuno è fatto a suo modo, nemmeno io sarei mai così possessiva però loro sono carini» ripeto.
«Non sarò mai come Kevin» mi guarda negli occhi e mi sembra quasi un avvertimento.
«E io mai come Tiziana, ma mi pare che nessuno ce l'ha chiesto, no?» rispondo e lui fa di sì con la testa.
«Una relazione del genere non la sopporterei mai» rincara la dose e voglio proprio capire a che si sta riferendo.
«Una relazione stabile, seria, esclusiva e duratura?» Gli domando e lui sospira quasi annoiato dalle mie parole.
«No. Una relazione asfissiante» dice per poi baciarmi su una guancia.
«A loro sta bene così»
«Affari loro infatti, io parlavo di me» mi appoggia una mano su di un fianco e lo sento rilassarsi.
«Sì, capito. Buonanotte Frank» lo saluto con un bacio sulla bocca e lui ricambia.
«Notte»

La mattina dopo si sveglia presto e se ne va salutandomi con la promessa di sentirci presto. Lo lascio andare e me ne sto ancora un po' a letto. Alle otto mi alzo, faccio la doccia, colazione e poi ricomincio a studiare per il prossimo esame.
La solita routine.

Gelido | Frank AnguissaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora