Capitolo ventitre

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Siamo in infermeria e Ciro non mi ha lasciato la mano nemmeno un secondo nonostante continuassi a stringerla per il dolore dei punti.

"Puoi andare, ma dovrai tenere su un cerotto per evitare l'accumulo di sporcizia, va bene?" dice l'infermiera.

"Va bene, farà rapporto?" chiedo preoccupata.

"Devo farlo" dice.

"Scriv che carut" le dice Ciro con aria minacciosa.

"Non posso farlo" ribatte l'infermiera.

"Ij penz ca si" dice Ciro mentre le stringe il collo con le mani.

"Va bene si" dice lei con un filo di voce.

"Ciro lasciala, fa solo il suo lavoro" dico avvicinandomi mettendo una mano sulla sua spalla.

"E pur ij" risponde lui lasciandola.

Usciamo dall'infermeria e mi dirigo verso Liz che mi guarda arrabbiatissima.

"Dovete andare via! Muoviti ja!" mi dice portandomi fuori al cancello.

"Cià ciuciù c vrimm riman" urla Ciro.

"Ciao Ciro" urlo continuando a camminare verso il pulmino.

Ore 18:30

Mentre sono sul divano nel salotto sento la porta sbattere.

"Noemi! Sei impazzita per caso?" urla mio padre venendo verso di me.

"Eh?" domando confusa.

"Un criminale Noemi, un cazzo di criminale?" continua urlando.

"Non capisco, cosa?" domando cercando di restare tranquilla, ma immaginavo avesse scoperto tutto.

"Non capisci? Teresa mi ha detto tutto! Stai con lui?" domanda infuriato.

Teresa, come aveva potuto farmi questo?

"Non siamo fidanzati papà" rispondo sul punto di esplodere.

"E questo? È stato lui?" chiede indicando il cerotto che copriva i punti.

"No! Ciro non lo farebbe mai!" urlo.

"Domani parlerò con la direttrice della tua scuola, non ti avvicinerai più né all'IPM né a lui!" sbotta andando nel suo studio.

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Spero vi piaccia!❤️

Tra ODIO&AMORE -Ciro Ricci-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora