Capitolo trentatre

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"Mo t'aggia suppurtà a tutte le ore" dice alzando gli occhi al cielo.

"Bastardo" dico ridendo.

"Agg pers a cap p te ciuciù, c me cumbinat" afferma.

Lino apre la porta senza avvisare e noto Ciro irrigidirsi.

"Ragazzi forza" dice Lino affacciandosi dalla porta.

"Linu crè? Ati 10 minut" risponde Ciro.

"Ciro non posso, tra un po' dovete andare alle celle" afferma.

"Lino agg itt 10 minut" continua Ciro stringendo i pugni.

"Cì ci vediamo domani dai" dico intromettendomi per non far succedere un casino inutile.

"Nun t mettr miez" dice guardandomi male.

Come non detto.

"Ciro 10 minuti, poi basta" dice Lino capendo la situazione.

Chiude la porta e rimaniamo di nuovo soli.

"La smetti di trattarmi così?" chiedo a Ciro.

"Tu smettila di fare cose sbagliate" risponde indifferente.

"Non puoi trattare male le persone solo perchè non fanno quello che vuoi" sbotto arrabbiata.

"Noè calmt" dice iniziando ad innervosirsi.

"Vaffanculo Ciro" dico sottovoce sbuffando e andando verso la porta.

Prontamente mi prende per un braccio e mi strattona verso il davanzale della finestra.

"Aro vaj?" mi chiede arrabbiato.

"In cella, lasciami andare senza troppe storie" rispondo.

"Abbiamo detto 10 minuti, non esci" dice.

"Ciro voglio uscire" dico.

"No" afferma visibilmente arrabbiato.
Sbuffo sapendo che vincerà comunque e sempre lui, quindi mi siedo sul davanzale.

"Hai finito?" chiede avvicinandosi.

"Ti odio" rispondo.

"Io ti amo, da impazzire ciuciù" dice.

Sorrido e gli do un bacio.

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Spero vi piaccia!❤️

Tra ODIO&AMORE -Ciro Ricci-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora