Capitolo due

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"Allora, so che avete saputo cosa sto organizzando e posso dirvi che è tutto vero, tutti i pomeriggi, dalle 13:00 alle 16:30, andrete all'IPM".

Un forte brusio si sparge per tutta l'aula ed effettivamente l'unica cosa che mi passa per la testa è che noi, bravi ragazzi di Posillipo, dovremmo stare a contatto con dei malavitosi.

"Ragazzi, silenzio!" urla la direttrice.

"Questo progetto non sarà utile solo a loro, ma anche a voi. Napoli non è solo Posillipo e voi non potete vivere non conoscendo cosa c'è fuori. Detto questo, ci sono domande?".

Alcuni miei compagni alzano la mano e in breve la direttrice ci spiega che non perderemo ore scolastiche dato che questo progetto a fine anno sarà valutato come una vera e propria materia, poi ci ha detto che andremo tutti e non è strana come cosa dal momento in cui in classe ne siamo solo 16...il bello della scuola privata! Infine, ci ha spiegato cosa dovremmo fare: Dovremmo interagire con loro, svolgere delle attività, parlare e raccontare o farci raccontare i loro hobby e le loro passioni, insomma, un classico pomeriggio tra amici con l'unica differenza che ci troveremo in un carcere minorile con dei criminali.

Ore 16:30

Finalmente siamo usciti da scuola, siamo ancora tutti un po' scossi per la notizia di stamattina, ma è meglio prenderla positivamente.

"Stasera vieni da me? Pizza e netflix?" mi chiede Teresa.

"Alle 20:00 sono da te" rispondo.

"Ti aspetto e non fare tardi" mi urla mentre si incammina nel lato opposto al mio.

"Tranquilla" rispondo ridendo.

Arrivo a casa, lancio lo zaino nella cabina armadio e faccio la stessa cosa con me...mi lancio sul letto e chiudo gli occhi.

Ore 19:20

"Oddio Noemi, ma puoi dormire sempre? Non devi studiare per domani?" mi urla mio padre sull'uscio della porta.

"No, domani iniziamo un progetto all'IPM e stasera mangio da Teresa" rispondo ancora con gli occhi chiusi.

"All'IPM? Pago fior di quattrini per mandarti in quella scuola e poi ti sbarcano in un carcere?" mi chiede ridendo.

"Si, più o meno va così" rispondo.

Sento dei passi allontanarsi e quindi capisco che è andato via, mi alzo dal letto e mi dirigo verso il bagno per darmi una rinfrescata, successivamente mi vesto con un pantalone di tuta marrone, una maglia a collo alto nera, un giubbino di pelle e le nike nere che ho usato anche stamattina.

Vado in cucina, saluto mio padre ed esco.

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Tra pochi minuti pubblicherò anche il terzo capitolo.
Spero vi piaccia!❤️

Tra ODIO&AMORE -Ciro Ricci-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora