Conseguenze

206 14 0
                                    


La riserva era esattamente come Lizzie ricordava.

Ottavius posteggiò a pochi metri dal cancello, dove due uomini, - licantropi, si corresse mentalmente Lizzie - stavano di guardia.

Scese dalla macchina e si diresse verso di loro. Un unico scambio di sguardi le fece capire che era stata riconosciuta.

Meglio, sarà più facile.

Quando provò a superare il cancello, però, le due guardie le sbarrarono la strada.

Il più giovane dei due non riusciva a guardarla in faccia, ma Lizzie lo riconobbe come quello che un anno prima stava prendendo l'acqua dal pozzo.

"Mi dispiace, signorina Thompson, non può entrare!"

Ottavius era sceso dalla macchina, ma non fece cenno di volervi avvicinare.

Lizzie guardo i due licantropi, "Devo vedere Xander! Lasciatemi passare!" disse con voce ferma.

La guardia più anziana, un uomo sui quaranta circa, ricambiò lo sguardo di lei e Lizzie sussultò senza controllo.

La stava guardando negli occhi!

Aveva capito che i licantropi non potessero guardare negli occhi la compagna dell'alpha! Perché questo non si faceva problemi?

Non sei più la compagna dell'alpha, le ricordò una flebile vocina nella sua testa. Anche se lo sapeva, formulare quel pensiero in modo chiaro fu comunque doloroso.

"Devo vedere l'alpha! Non potete impedirmelo!"

La voce di Lizzie si ruppe sull'ultima parola, nonostante cercasse ancora di mantenere il controllo sulla situazione.

Perché stavano perdendo ancora tempo? Doveva vedere Xander e assicurarsi che stesse bene! Quello era l'unica cosa che le importava in quel momento!

Lizzie non era sicura delle sue emozioni perché si era ripromessa di non cercare più Xander, di lasciarlo libero, ma adesso? Adesso non c'erano più promesse, vincoli o magia. Il suo unico pensiero era controllare, accertarsi.. che lui stesse bene senza di lei!

Perché altrimenti questo anno di solitudine passato non era servito a niente!

"Lasciatela passare!", una voce femminile li interruppe.

Dentro il perimetro del campo, poco oltre il cancello, una ragazza dai tratti asiatici era ferma ad osservarli, con le braccia incrociate al petto e un'espressione leggermente disgustata sul volto.

I capelli, non poté fare a meno di notare Lizzie, era lunghi quasi fino alle caviglie e le ondegiavano attorno, stupendi.

Le guardie si scostarono immediatamente da Lizzie, che fece qualche passo in avanti verso il cancello.

La licantropa la intercettò prima che potesse superarlo, coprendo con pochi passi veloci la distanza tra loro, "Elisabeth! Non pensavo che avresti avuto la faccia tosta di tornare qua!" disse e questa volta Lizzie fu sicura del disgusto sul suo volto.

"Lyna?" chiese Lizzie cercando di ricordare i nomi dei licantropi che Xander le aveva nominato in passato. Sprazzi di memoria le tornarono in mente di quella notte terribile, dove una lupa bellissima dal pelo lungo e chiaro salvava la vita a Xander, togliendogli di dosso due vampiri con un unico elegante movimento.

"Sono l'alpha, adesso!" ringhiò lei.

Lizzie sentì il suo cuore perdere un battito e Ottavius fu subito al suo fianco per sostenerla.

"Che significa? Dov'è Xander?" chiese lei, quasi gemendo, "Sta bene?"

Lei in fondo era stata la sua compagna, no? Avrebbe dovuto avvertire se gli fosse successo qualcosa!

No, si disse, sconfitta dalla verità. Aveva scelto lei di troncare quel legame e non poteva aspettarsi di sentire ancora Xander. Era stato un errore, ma Lizzie non aveva voluto vedere.

Adesso ne pagava le conseguenze.

I nostri erroriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora