Capitolo 1

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Il nuovo semestre era iniziato da più di un mese ormai. Namjoon era stato più pignolo e impegnato negli ultimi tempi poiché si sarebbe laureato entro la fine di Maggio e la Bighit doveva ancora dargli una risposta sull'offerta di lavoro. Oltre a passare molto più tempo nella sua stanza, non era stato nemmeno molto reattivo con te. Di notte, di solito ti veniva a dare la buonanotte nella tua stanza, ma di recente andava sempre a dormire più tardi. A scuola, lo vedevi raramente perché lavorava a tanti progetti. Progetti personali, scrivere e produrre mixtape. Non potevi lamentarti molto, ma ti mancava.

"T/N." Uno dei tuoi professori ti chiamò dopo che eri uscita dalla tua lezione. "Posso parlare con te?"

"Certo, professoressa Lee. Cosa succede?"

La professoressa si aggiustò gli occhiali e ti rivolse un sorriso. Ti aveva ricordato la madre di Yuqi con la sua grazia e fiducia e un cuore caldo. Una figura che non avevi mai avuto in vita tua in parte fissa. "Come sai, il nostro dipartimento di educazione lavora a stretto contatto con la scuola elementare in fondo alla strada. Stanno cercando una nuova assistente didattica e ho fatto il tuo nome."

"Oh mio Dio, dice sul serio?" Chiesi tu con voce tremante.

"Si. So che non avrei dovuto prendermi la libertà di farlo ma-"

"No, no. Grazie per aver fatto questo per me. Mi piacerebbe molto prendere quella posizione, se è ancora disponibile, ovviamente."Esclamasti tu. La professoressa Lee rise dolcemente e tirò fuori una cartella dal cassetto.

"Ecco, qui c'è tutto quello che devi sapere prima di iniziare. Inizierai Lunedì, non fare tardi."

"Ma Lunedì c'è la sua lezione."

La professoressa Lee scosse leggermente la testa e ridacchiò. "Non dirlo agli altri studenti." Disse, facendoti l'occhiolino. Poi ti inchinasti di nuovo per gratitudine e camminasti verso la porta. "Non farmi fare brutta figura, ok?"

"Certamente, professoressa!" Corresti fuori, sperando di incontrare Namjoon durante la sua solita passeggiata per la sua ultima lezione di musica. Gli avevi detto che eri interessata a trovare un lavoro in una scuola, solo per vedere l'ambiente ed lui aveva espresso molto sostegno nei tuoi confronti. Ma quando arrivasti il cortile era vuoto, ad eccezione di alcuni piccioni e di alcuni studenti più grandi che spettegolavano vicino alle rastrelliere delle biciclette. Sospirasti. Nei giorni più freddi, spesso andavi all'edificio di danza per vedere Jimin e Hoseok. C'erano rare volte in cui ti permettevano di unirti al ballo perché molto probabilmente ti saresti messa in ridicolo davanti a molti studenti. Nei giorni di sole, come quel giorno, lo aspettavi sempre fuori dal rosone mentre sedevi all'ombra a leggere. Quello che facesti quindi fu avvicinarti al solito albero e lasciarti cadere davanti al tronco dell'albero.

Le tue dita sfogliarono pagina dopo pagina dopo quelle che sembravano ore. Normalmente, il suo ritardo si fermava a mezz'ora. Ma guardando l'orologio che erano le 5 e il sole stava cominciando a tramontare. Sicuramente aveva finito prima del previsto. Con quello in mente, decidesti di andare verso la macchina e aspettarlo. Però il tuo cammino si rallentò non appena ti resi conto che l'auto non era più lì. Non era nel punto in cui era solito lasciarla, e non era da nessun'altra parte nel parcheggio. Naturalmente tirasti fuori il tuo cellulare per chiamarlo, ma esso ti mandò subito la segreteria. L'appartamento era a 15 minuti di macchina quindi decidesti di fermare un taxi. "T/N, cosa ci fai ancora qui?" Erano Jimin, Hoseok e Lisa che li seguiva. "Sei ancora qui più tardi del solito."

"Oh, beh..." Non sapevi esattamente cosa dire ai ragazzi. Sarebbe stata una bugia che Namjoon ti avesse mollata senza sapere il reale motivo per la sua assenza. "Namjoon ha avuto un'emergenza, quindi è andato via prima. Mi prenderò un taxi." Spiegasti tu.

"Sciocchezze, non ti lasceremo qui." Disse Hoseok e Jimin annuì.

"Oh no. Non voglio disturbarvi."

"Zitta, non disturbi mai. Comunque porteremo anche Lisa e la sua casa è nella stessa direzione della tua." Spiegò Jimin. Lisa fece un piccolo sorriso e mosse le scarpe sul terreno.

"Per favore, vieni con noi, non voglio fare il terzo in comodo." Ti implorò Hoseok, avvicinandosi di più affinché Jimin non lo sentisse. Non funzionò perché Jimin gli schiaffeggiò il braccio. Voi quattro poi saliste sulla macchina di Hoseok. Ti sedesti sul sedile del passeggero per lasciare che la coppia si divertisse sul sedile posteriore. Ma ciò che si sentì da dietro era una discussione su chi avesse il mignolo più lungo. Poi tu dicesti a loro del lavoro e tutti si congratularono con te. Poi le ringraziasti prima di scendere e andare nel tuo appartamento condiviso.

La doccia quando entrasti era in funzione, quindi Namjoon era sicuramente a casa, a meno che uno sconosciuto non fosse entrato per ripulirsi. Ti sedesti sul divano e lo aspettasti. Dopo ben 10 minuti, uscì, con l'asciugamano intorno alla vita e i capelli che gocciolavano sul pavimento. Sembrava terribilmente sorpreso di vederti a casa.

"Hey, sei tornata a casa." Disse lui casualmente.

"Hai dimenticato qualcosa a scuola?" Chiesi tu. Poi tornò dalla cucina con una bottiglia d'acqua e bevve un sorso scuotendo la testa. "Davvero? Niente, neSSUNO?" Chiesi tu di nuovo, sottolineando l'ultima parte.

"Oh, scusa, no so dove fosse la mia testa. Non ti dimenticherò la prossima volta." Rispose lui prima di tornare nella sua camera. C'era un buco nel tuo stomaco ma tu continuasti a ripeterti che lui avesse buone intenzioni. Pensasti di seguirlo e parlarle ancora un po, ma ti sentisti completamente esausta e ti preparasti la cena. Gli portasti qualcosa nella sua stanza, e come previsto, tu cenasti da sola guardando un po di TV. Sapevi che ci sarebbero stati momento come quelli nella tua vita insieme a lui, ma forse erano arrivati troppo presto.

Uscì poi dalla sua camera per buttare la spazzatura, e prima di rientrarci si fermò vicino al divano dove eri tu. "Ti amo, grazie per il cibo." Disse prima di baciarti la guancia. Molto di quello stress che si era accumulato nel tuo corpo presto si sciolse con quel gesto.

"Oh, ho ottenuto il lavoro alla scuola elementare." Annunciasti tu.

"Sapevo che lo avresti ottenuto. Congratulazioni, amore." Disse lui con un grande sorriso. Ma sembrava molto forzato e si vedeva da un miglio quanto fosse stanco. Ti scoraggiò un po.

"Avrò bisogno di prendere in prestito la tua auto il Lunedì però." Dissi tu, sentendoti un po nervosa visto che non avevi mai guidato la sua macchina prima. Ma dal momento che aveva lezione e tu avresti finito prima di lui, tutto sarebbe stato perfetto. Lui ci pensò un po prima di risponderti.

"No, posso accompagnarti."

"Ne sei sicuro?"

"Si, lavorerò al progetto nelle ore di lezione, ti porterò a casa e ci ritornerò dopo averti lasciato."

"Va bene. Ma non posso fare ritardo, okay?"

"E non lo farai." Promise lui. Tenesti la promessa vicino al tuo cuore, sapendo che non c'era modo in cui l'avrebbe infranta.

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ʟᴏᴠᴇ ɪs ɴᴏᴛ ᴏᴠᴇʀ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora