ʟᴏᴠᴇ ɪs ɴᴏᴛ ᴏᴠᴇʀ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]

Capitolo 6

Woo Joo era tranquillo mentre tornavate a casa. Era sempre tranquillo, ma normalmente in quelle situazione cantava insieme a te alcune canzoni passate alla radio. I Noir stavano cantando alla radio ma lui non cantava la melodia con te. Quando provasti a prendergli la mano libera, lui la scansò.

"Ehi, stai bene?" Chiedesti tu.

"Si, sono solo stanco." Rispose lui. Sapevi che era meglio non insistere ulteriormente, quindi annuisti e continuasti ad ascoltare la radio fino a casa. Dopo essere entrati nell'appartamento, lui si era diretto velocemente nella tua camera da letto. Non si era mai comportato in quel modo prima di allora, e la cosa ti incuriosiva, volevi andare fino in fondo a quella storia. Fu un errore.

Non appena allungasti la mano sulla sua spalla, lui si girò e te la schiaffeggiò via, forte. Tu sussultasti, e la cosa ti scioccò ancor di pi non vedendolo minimamente preoccupato del suo gesto. Poi lui continuò a camminare. "Woo Joo, sei arrabbiato con me?"

"Come potrei non esserlo?" Urlò lui. "Ho dovuto resistere così tanto stasera con il tuo ex ragazzo che ti guardava per tutto il tempo e so per certo che ti rivuole."

"Mi dispiace. Non sapevo che sarebbe stato lì. E io non ho intenzione di tornare da lui, io voglio te." Camminasti leggermente verso di lui, e quest'ultimo non si allontanò. Anzi ti sorrise. Spostò la mano verso il tuo collo in un gesto d'amore, o almeno così pensavi. Poi ti avvolse la mano attorno al collo e la strinse forte. Tu tossisti per cercare di riprendere fiato mentre lo fissavi negli occhi.

"Bene, d'ora in poi non ti voglio vicino a lui, altrimenti ci saranno delle conseguenze. Capito?" Tu annuisti e lui ti lasciò andare. Provasti subito a riprendere fiato mentre lui continuava a guardarti. Quando tutto tornò alla normalità, lui ti diede un bacio sulla fronte e si allontanò. "Dormirai sul divano stanotte, ok, piccola?" Non aspettò una tua risposta, chiuse semplicemente la porta della camera da letto. Tu sospirasti e ti dirigesti verso l'armadio dove erano poste le scarpe e dove avevi disposto una coperta e un cuscino. Una volta sul divano, piangesti silenziosamente. Non era la prima volta che dormivi sul divano e, purtroppo, non era la prima volta che Woo Joo ti metteva le mani addosso.

I problemi della tua relazione non erano per niente come li avevi in mente tu. Per i primi mesi, Woo Joo era stato davvero perfetto. raramente parlava del suo passato e a te andava bene così. Aveva fatto tutto il possibile per farti innamorare di lui, e sulla cosa eri sempre stata esitante ma a quel punto della tua vita, avevi deciso di rischiare e provarci. Solo quando ti trasferisti da lui le cose presero una volta strana.

Woo Joo era diventato più aggressivo e possessivo. Uno dei motivi principali per cui non avevi visto i ragazzi era perché Woo Joo te lo aveva proibito. Da quella sera ti aveva promesso che avresti potuto andarci ma solo con la sua presenza. All'inizio sembrava a posto. Woo Joo non voleva perderti ed era un tipo geloso, tutto qui, o almeno così credevi. La prima volta che ti aveva schiaffeggiata era stata quando eri rimasta fuori fino a tardi dopo il lavoro e ti eri dimenticata di dirglielo. La cosa l'aveva mascherata dicendoti che era preoccupato per la tua sicurezza e tu gli avevi creduto. E ogni volta che ti faceva del male, era solito dirti che era per il tuo stesso bene, e che quello era il suo modo di dimostrarti quanto ti amasse.

Gli credevi, e lo facevi ancora. Ci credevi quando aveva preso a calci sulle costole, quando ti aveva colpito sulle braccia, quando ti aveva presa a pugni in faccia, ma era successo solo una volta. E quell'unica volta che era successo non eri andata a lavoro per una settimana, poichè dovevi farli sparire. Nessuno al mondo ti amava tanto quanto Woo Joo. Ecco perché eri rimasta, ecco perché non l'avevi mai detto a nessuno, ecco perché indossavi sempre maniche lunghe per coprire quei lividi. Era amore, ti dicevi sempre. Pensasti alla parola amore mentre piangevi e poi ti addormentasti.

Ritornando a casa di Seokjin, la cena stava volgendo al termine, beh, quasi. I ragazzi si erano trasferiti in soggiorno mentre Jisoo e Seokjin stavano lavando i piatti. "Tesoro, sono preoccupato per T/N." Disse Jisoo al suo futuro marito.

"Soo-ah, abbiamo già parlato di questo. Ho visto che lei è veramente felice con Woo Joo. Sembra un ragazzo perbene." Rispose Seokjin.

"Ma non ti sembra un po strano? Ho notato che ha guardato T/N per tutta la cena."

"Tesoro, stanno uscendo insieme, è normale che la guardi." Disse ridendo Seokjin.

"Ci ho pensato. Ma era diverso. Il suo sguardo era diverso da come Yoongi guarda Hoseok. No, non è amore quello che ho visto nei suoi occhi, la guardava come se fosse sua proprietà. Era come se fosse tenuta al guinzaglio da lui."

"Suona ridicolo quello che dici. Lui la ama davvero, ecco tutto." Senza che loro se ne accorgessero tra loro c'era qualcun altro, ma fuori dalla cucina, e stava ascoltando tutta la conversazione.

"Mi stai dicendo che non sei affatto preoccupato per lei?" Chiese Jisoo.

"Certo che lo sono. È come una sorellina per me. E vorrei poterla vedere più spesso come i vecchi tempi. Ma siamo tutti cresciuti, tutti abbiamo le nostre vite e sento che non dovremmo intrometterci nella sua."

Jisoo spense l'acqua e si voltò verso il suo fidanzato. "Non volevo dirtelo, ma dopo stasera penso che dovremmo parlarle."

"Di cosa? Mi stai spaventando, tesoro."

"Ho visto un livido sul suo collo." Disse Jisoo senza mezzi termini. Seokjin non disse niente, gli si irrigidirono solo le spalle.

"Quando?" La sua voce si fece più cupa.

"Questa mattina a scuola. Non era un livido fresco, quindi non era recente. Ma non credo ci sia solo quello. Hai notato il suo vestito stasera? Avrebbe potuto tirare su un po le maniche per il caldo, ma non lo ha fatto nemmeno una volta. So che potrebbe essere solo speculazioni, ma considerando il suo passato, questo potrebbe essere una ripetizione di quello che è successo con suo padre."

"Ma lei conosce il taekwondo, dovrebbe essere in grado di difendersi da sola."

"Mi avevi detto che non lo usava nemmeno su suo padre e che lo aveva utilizzato troppo tardi. Potrebbe sentirsi intrappolata in questo momento o potrebbe credere davvero che quello che prova per lui sia amore."

"Ma quando stava con Namjoon-"

"E come è andata a finire?" Urlò Jisoo. "Scusa non volevo dirlo così bruscamente, ma lui le ha spezzato il cuore quando era vulnerabile. Tutto quello in cui credeva quando stava con lui è stato ferito."

Seokjin si avvicinò e l'abbracciò da dietro. "Mi dispiace. Avrei dovuto ascoltarti prima." Disse lui piano.

"Va tutto bene. Ora che lo sappiamo, dobbiamo aiutarla."

"Cosa faremo allora?"

"Potremmo tenerla d'occhio, ma potrò farlo quasi solo a scuola. Se Woo Joo è come penso che sia, non lascerà mai che T/N esca da sola con i ragazzi, la terrà sempre d'occhio." Rispose Jisoo e sospirò.

"Posso sapere dove vive?" Namjoon entrò in cucina e fece sobbalzare la coppia.

"Perché lo vuoi sapere?" Chiese Jisoo, e non si preoccupò nemmeno di chiedergli se stava ascoltando o meno, perchè era ovvio che lo stesse facendo. Durante la cena lo aveva tenuto d'occhio e sapeva che i suoi sentimenti per te non erano mai andati via, anche quando era partito dalla Corea.

"Sto cercando un posto dove vivere, non potrò stare ancora per molto da Jungkook."

"Vuoi trasferirti nel suo  stesso complesso di appartamenti?" Chiese Jisoo. Namjoon annuì. "Kim Namjoon, senza offesa, ma non hai già fatto abbastanza?"

"Jisoo." Disse Seokjin.

"No, hyung, capisco perché Jisoo sia così arrabbiata con me. Diavolo, mi uccidere per tornare indietro e fare le cose diversamene. Sono stato un tale idiota a lasciarla andare così dalla mia stessa vita. Da allora non sono stato veramente felice. E ora voglio fare quello che posso per proteggerla." Jisoo ci pensò a lungo e poi inviò un messaggio a Namjoon.

"Tienici aggiornati." Disse lei prima di tornare ai piatti. Namjoon finalmente sorrise e sentì una piccola speranza formarsi dentro di sè.

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