Capitolo 14

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Ti sdraiasti sul divano con un libro in mano, consigliato da Namjoon. Nei libri lui tendeva sempre a prendere piccoli appunti sulle pagine, leggerli ti faceva ridere, era un cretino. Disegnava anche alberelli su pagine bianche. A proposito di lui, ti aveva mandato un messaggio durante la sua pausa dicendoti che gli mancavi. La cosa ti fece sorridere ampiamente, poi lanciasti un'occhiata al tuo santuario degli EXO che Namjoon aveva allestito nuovamente. La maggior parte dei ragazzi adesso si trovava nell'esercito. Ma li avresti aspettati comunque.

Erano passate alcune settimane, e l'unica cosa che avevi fatto era riposarti e prendere tutte le cose con calma. I lividi erano spariti e le tue costole erano quasi tornate normali. Jisoo si era assicurata che tu restassi a casa e non ti facessi vedere a scuola. Per quanto riguarda la pulizia e la cucina, Namjoon si era preso la libertà di venire da te e portarti del cibo. Non gli era mai permesso di cucina perché se lo avrebbe fatto avrebbe letteralmente bruciato tutto. Ma nel complesso era stato rispettoso. Ti diceva ancora che ti amava ma rispettava sempre il tuo spazio e non ti toccava a meno che tu non lo volessi. Lentamente tutto era tornato alla normalità. Per quanto normale possa essere normale.

Per quanto riguardava i tuoi sentimenti per Namjoon, non eri ancora proprio sicura. Ti piaceva vederlo, ti rendeva felice e non lo volevi lontano. Ma eri troppo spaventata per ammetterlo, perché ciò ti avrebbe messa di nuovo in una posizione vulnerabile. Era ingiusto continuare in quel modo. Lui era solito dirti di non sentirti male per niente perchè in fondo non stavi facendo niente di sbagliato e che in qualche modo riuscivi comunque a darle attenzione e amore a modo tuo.

Woo Joo era stato processato e mandato in prigione per alcuni anni. La polizia era venuta a interrogarti e Namjoon era rimasto al tuo fianco per tutto il tempo. Raccontare quei ricordi ti aveva fatto capire quanto stupida fossi, avevi avuto la possibilità di scappare ma non lo avevi fatto. Namjoon ti aveva rassicurato dicendoti che avevi fatto tutto il possibile per sopravvivere.

Ti addormentasti mentre leggevi il libro, erano circa le 2 del pomeriggio. Nei tuoi sogni eri di nuovo sul pavimento, con una figura senza volto in bilico a sovrastarti. All'inizio era Woo Joo, ma poi si era trasformata in tuo padre. La cosa ti fece piangere. Le lacrime rigarono presto le tue guance. Ma in qualche modo ti risvegliasti. Quando apristi gli occhi, dinanzi a te incontrasti un angelo.

"Tesoro, stai bene?" Chiese lui. Quando annuisti, lui ti baciò la fronte. L'orologio segnava le 4.

"Cosa ci fai qui? Non dovresti essere ancora al lavoro?" Dicesti tu, asciugandoti le lacrime e sedendoti.

"Non hai risposto alle mie chiamate e mi sono preoccupato. Quindi ho chiesto il permesso di uscire un po' prima e mi è stato concesso. Scusa, potrei aver reagito in modo esagerato e forse sono anche un po' troppo protettivo e potresti sentirti a disa-" Lo tirasti più vicino a te e lo baciasti. I suoi occhi si spalancarono. Era la prima volta che lo baciavi per prima, e lui ne stava amando ogni secondo. Poi ti avvolse le braccia attorno alla vita e ti tirò più vicina a lui. Le tue braccia gli accarezzarono subito le guance. Durante il bacio lo sentisti sorridere.

"Ti amo ma stai zitto." Dicesti tu dopo esserti staccata da lui. Se prima sorrideva, ora aveva un sorriso che gli arrivava fino alle orecchie. Anche i suoi occhi stavano lacrimando in quel momento.

"Oh mio Dio, sentirtelo dire mi ha fatto fermare il cuore. Ti amo, ti amo, ti amo." Disse lui appoggiando la testa sulla tua spalla. Si sentiva così sollevato.

"Mi dispiace di averti fatto aspettare così tanto."

"No, no, no, no. Per favore, non scusarti mai per questo. Ti avrei aspettata per sempre se avessi dovuto farlo. Sono solo felice che tu mi abbia permesso di stare al tuo fianco d'ora in poi."

"Non credo di potermi concedere a te completamente, ma voglio provarci." Dicesti tu piano.

"Lo capisco. Ricominceremo da capo e ti farò innamorare di me, di nuovo."

"Stai già facendo un ottimo lavoro, ragazzo dalle fossette carine." Dicesti piano, toccando una delle sue belle fossette. Poi guardasti dietro di lui, notando delle borse. "Cosa sono quelle?"

"Okay, so che c'è una regola per me che non mi permette di cucina, ma voglio davvero farlo per te e poi stasera è una serata speciale. Posso infrangere questa regola?" Implorò lui con gli occhi da cucciolo.

"Si, Joonie. Puoi farlo."

"Yay!" Ti baciò sulla guancia e corse poi in cucina. Tu ti sedesti al tavolo della cucina e lo guardasti mentre si muoveva diligentemente avanti e indietro. Era stato davvero sorprendente il fatto che fosse migliorato. Lui ti aveva detto che era già da un paio di giorni che stava provando a fare quella ricetta già da alcuni giorni. Il posto stava cominciando ad emanare un buon odore, era come una vera casa ora con lui lì al tuo fianco. Dopo aver finito di cucinare, apparecchiò la tavola, senza lasciartelo fare a te. "Posso presentarti la zuppa di coda di bue." Dichiarò lui.

"Sembra buona. Non vedo l'ora di mangiarla." Prendesti il cucchiaio in mano la lui te lo tolse. "Che stai facendo?"

"Ti nutrirò io." Rispose lui candidamente.

"Cosa? Posso usare benissimo le mie mani." Dicesti tu.

"No, nutrirò io l'amore della mia vita." Rispose lui.

"Sei così drammatico. Potresti chiamarmi semplicemente la tua ragazza, tesoro."

"Aspetta, sei la mia ragazza adesso?" Chiese lui, sinceramente confuso.

"Uhm, si? Giusto?"

"No, no. Il fatto che non ti etichettassi con quel nome è perché pensavo che ti sentissi a disagio dopo."

"Capito. Beh, penso che ora vada bene. Ci siamo detti 'ti amo' ora, quindi è naturale definirci in tale modo, giusto?"

"Va bene. Però per favore, dimmelo se ti metto a disagio."

"Smettila di preoccuparti e mangiamo. Ho fame." Per la maggior parte, fu un successo per lui darti da mangiare. Non potevi essere più felice di quel momento. Dopo cena entrambi avevate deciso di guardare un film. Namjoon aveva scelto di proposito un horror spaventoso nella speranza che tu ti accoccolassi a lui. Era un po sciocco, anche perchè lo avresti fatto in ogni caso. La tua testa si adattava perfettamente al suo petto e alla sua spalla. Era proprio come tutti gli anni passati. Quello era il tuo posto.

"Ti ho detto che ti amo?" Chiese lui.

"Solo un milione di volte." Rispondesti tu sarcasticamente.

"Non sposso farne a meno. Quello che provo per te non può essere espresso a parole, è una sensazione così eterea. Mi sento fuori per questo mondo. Stai vedendo il meglio di me, mio tesoro." Il film presto finì e lui rimase sul divano. Mentre ti appoggiavi al muro che conduceva al corridoio inclinasti la testa.

"Ti piacerebbe restare?" Chiedesti tu a bassa voce. Lui girò velocemente la testa per guardarti.

"Sei sicura? Posso anche andarmene." Disse lui, indicando pigramente la porta.

"Stai zitto e vieni qui." Dicesti tu e poi ti voltasti per andare in camera tua. Ogni traccia di Woo Joo era scomparsa. Inoltre avevi ridipinto la stanza. Ti mettesti nel letto per prima e poi Namjoon si unì a te. Ti tenne la testa sul suo petto, e nel silenzio che regnava tra voi due vi era una bella voglia di parlare, di parlare di tutto quello che era successo. Namjoon fu il primo ad aprire bocca.

Mono_l1sa

ʟᴏᴠᴇ ɪs ɴᴏᴛ ᴏᴠᴇʀ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora