Lost In The Moment | Peter Parker

Insolita.

Si era salvato in calcio d'angolo, ancora.
Il gruppo avrebbe continuato il tour perciò il suo piano sarebbe comunque potuto non andare del tutto in fumo.
Doveva soltanto fare molta attenzione a non farsi beccare ed evitare ulteriori complicazioni che avrebbero potuto comprometterlo.
E, più di tutto, pregare che per qualche motivazione a lui ancora sconosciuta Megan non...
Ma come non detto.
Ecco i suoi sogni di gloria infrangersi miserabilmente avanti ai suoi occhi.
"Ciao"
《Sono fottuto》 pensò.
Aveva riconosciuto la voce di Gwen e a meno che lei non stesse parlando con qualcun altro, era...
Chi voleva prendere in giro!
Sapeva esattamente si stesse rivolgendo a lui, perciò si schiarì la voce e si arrestò di colpo per voltarsi e dirigersi verso di lei...e Megan.

《Sono fottuto. Sono completamente e irrimediabilmente fo...》
"Che combini, Rodrigo?"
Megan alle parole di Gwen aguzzò la vista e mise a fuoco il nome sul badge di Peter ripetendosi che lo avrebbe fatto a pezzi.
"Lavoro qui!?" ironizzò lui guardando prima l'una e poi l'altra ma la sua si rivelò essere una pessima idea visto che Megan lo incenerì con lo sguardo.
"Non lavoro qui" si corresse poi.
"Volevo dire...volevo dire che lavoro qui ma siccome tu in effetti lavori qui allora sai che in effetti non ci lavoro qui"

Prese una pausa, stava per rovinare tutto.
Gli serviva un piano B.
"Hey Megs!
Tu invece cosa..."
"Megan mi da una mano con i gruppi" spiegò Gwen abboccando all'amo.
"È stata così gentile da accettare nonostante il poco pre..." continuò ma questa volta fu Peter ad interromperla.
"Fantastico! Fantastico!
Farà un ottimo lavoro!
Lei è davvero in gamba e quando c'è lei va tutto..."
Una voce di sottofondo.
Gwen era richiesta.
"Okay. Io devo con...ti aspetto di là.
Ci pensi tu a..."
"Certo" tagliò corto Megan e rimasti soli riportò l'attenzione su Peter che sorrise impanicato.
Per lui era davvero finita.
"Rodrigo...ehm non lo avrei mai detto ma il nome..."
Non aveva idea di cosa stesse blaterando e onestamente dubitava di volerlo sapere.

"Ti do tre secondi per dirmi cosa diavolo stai facendo qui e come hai fatto a..."
E quando sembrava non potesse andare peggio di come stava andando furono costretti a ricredersi.
"Ti dona" le disse senza mezzi termini.
"Il camice intendo.
Cioè ti sta molto bene...non che senza tu non..."
《 Senza? Cosa vuol dire senza?
Come ti è venuto in... 》
Ed ora?
Ora ad essere nei guai fino al collo erano entrambi.
"Pet..."
"Dottoressa"
《 Signore! Sono a tanto così dal tirargli un pugno! 》 pensò Peter guardandolo in cagnesco.
Megan si voltò paonazza in viso e lo vide.
Era frastornata ma doveva restare lucida.
"Arrivo" sussurrò consapevole che il ragazzo di poco prima l'avrebbe attesa fin quando ce ne sarebbe stato bisogno.
"Devo..."
"Sì" confermò Peter.
Il sangue che gli ribolliva nelle vene come un fiume in piena.
"Ci vediamo dopo.
Resta con il gruppo e..."
"Sissignora" sussurrò e lei gli sorrise come soltanto lui riusciva a farle fare.

***

"Dottoressa" continuò ad imitarlo.
"Ecco la sua penna, dottoressa"  ribadì con tono sprezzante prima di assicurarsi che nessuno lo stesse guardando.

Stava irresponsabilmente sgattagliolando tra i corridoi di una multinazionale multimiliardaria alla ricerca di qualcosa di insolito e, a giudicare dal tale indubbiamente inquietante, era sulla strada giusta.
Arrivò al tastierino, digitò il codice che gli aveva visto fare qualche istante prima e al rumore di sblocco entrò.
《 Che razza di posto è questo? 》 si domandò dando un'occhiata in giro.
Non aveva mai visto niente del genere.

Quella tecnologia andava ben oltre le aspettative ed era decisamente insolita.
Bingo,
aveva fatto centro.
In quel laboratorio succedevano cose strane, cose decisamente strane e lui, da bravo ficcanaso quale era, sarebbe riuscito a venirne a capo.

Spazio autrice:
Domani nuovo capitolo per farmi perdonare ❤