Connors.

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Avrebbe voluto chiamarla.
Avrebbe sinceramente voluto chiamarla ma per dirle cosa?
《 Hey Maggie, scusa se l'altro giorno mi sono comportato da psicopatico.
Non volevo spaventarti, perché è quello che è successo, vero?
No, è che per un momento ho avuto questa -chiamiamola sensazione- che mi ha fatto illudere che magari, beh, che magari tu ed io...noi...
Lo so, è assurdo che io abbia anche soltanto immaginato una cosa del genere.
Tu...tu sei...ed io sono...ed io sono... 》
E mentre quelle parole prendevano forma nei suoi pensieri, il ricordo di Gwen riaffiorò in superficie.
Non sai come mi chiamo? 》

《 Non sai come mi chiamo? 》

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No, lo so come ti chiami.
Vediamo se te lo ricordi tu 》 gli aveva sussurrato accennando un sorriso e lui si era improvvisamente sentito fluttuare tra le nuvole.
《 Peter... 》 le aveva risposto dopo un breve momento di incertezza.
《 ...Parker.
Peter Parker 》aveva poi aggiunto con non poca fatica e lei aveva sorriso ancora, facendo in modo che il suo cuore si sciogliesse.
Era così bella, troppo bella per essere vera, eppure...

Era così bella, troppo bella per essere vera, eppure

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Eppure non era Megan.
Alcune volte si sentiva in trappola, rinchiuso in un tunnel senza fine.
Aveva l'impressione che il suo cuore fosse spaccato a metà e in procinto di sgretolarsi da un momento all'altro in mille pezzi.
Da una parte Megan, dall'altra Gwen e se Gwen non era Megan, Megan non era Gwen.
Non sarebbe mai stato in grado di scegliere e questo lo sapeva.
O tutto o niente, o l'una o l'altra...
Si sforzò di allontanarne il pensiero, aveva tutt'altro a cui pensare, e quindi, dopo un'attenta riflessione, decise di prendersi del tempo.
Magari qualche giorno sarebbe bastato a sgonfiare la cosa e a regalargli un pizzico di sollievo.
Ma nel frattempo completò l'equazione appartenuta a suo padre e si diresse a casa del dottor Connors.

Ma nel frattempo completò l'equazione appartenuta a suo padre e si diresse a casa del dottor Connors

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Aveva bisogno di risposte, soltanto di risposte.
"Oh...ero...ero furioso" disse guardandolo con un'espressione infelice stampata sul volto.
La ferita dovuta alla perdita di Richard mai rimarginata del tutto.
"E così restai lontano da te e dalla tua famiglia e di questo devo chiederti scusa" continuò sforzandosi di ricacciare il senso di colpa che per anni lo aveva tormento.
E qualcosa nella sua voce, nel suo tono, convinse Peter a fidarsi di lui.
Aveva tenuto a suo padre e glielo si leggeva negli occhi.

Aveva tenuto a suo padre e glielo si leggeva negli occhi

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"Diciamo che funzioni, che lo faccia funzionare..." disse augurandosi di star facendo la cosa giusta.
"Quanto sarebbe dominante la nuova specie innestata?
Quali potrebbero essere gli effetti collaterali?" chiese cercando di restare il più vago possibile.
Voleva fidarsi di lui ma allo stesso tempo sapeva di non poterlo fare.
E se Connors non avesse capito?
E se Connors, avuta la formula e scoperto il suo segreto, avesse usato entrambi per fare del male?
No, non poteva permetterlo.

E se Connors non avesse capito?E se Connors, avuta la formula e scoperto il suo segreto, avesse usato entrambi per fare del male?No, non poteva permetterlo

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"Difficile dirlo, nessun soggetto è mai sopravvissuto.
Il problema era sempre l'algoritmo...."
"Del tasso di decadimento?" chiese.
《 Se lavoriamo insieme posso assicurarmi che vada tutto per il verso giusto.
Posso assicurarmi che nessuno si faccia male 》 pensò.
"Esatto"
"Già" 
"Posso?" sussurrò indicando il quaderno poggiato sul ripiano.
"Sì, certo"
Prese al volo la matita ed iniziò a scrivere.
Era troppo tardi per tirarsi indietro.
"Straordinario.
Come ci sei arrivato?" gli domandò sbalordito Connors.
Gli occhi puntati su quello che fino ad allora aveva rappresentato il più grande problema irrisolto della sua carriera.
Peter alzò le spalle e, senza dire una parola, gli lasciò intendere che c'era semplicemente arrivato.

"Peter, che ne dici di venirmi a trovare alla torre un giorno dopo la scuola?Ti va?""D'accordo" rispose annuendo

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"Peter, che ne dici di venirmi a trovare alla torre un giorno dopo la scuola?
Ti va?"
"D'accordo" rispose annuendo.
"Grazie"



Spazio autrice:
Ultimamente è un periodo molto strano quindi tra le varie cose aggiornare sta richiedendo più tempo del previsto.
Il capitolo è piccolino ma avendo già scritto il prossimo posso assicurarvi che mi farò perdonare 💃
Buona lettura!
Come sempre le vostre opinioni sono ben accette❤️
~Ros

Lost In The Moment | Peter ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora