Faceva freddo. Troppo freddo. Probabilmente sarei diventato un cubetto di ghiaccio se non mi fossi trovato tra le braccia di Mika. Erano così accoglienti, così calde, così amorevoli. Stava dormendo, eppure la sua bellezza non pareva voler diminuire. Era un angelo, il mio angelo. Finalmente dopo anni e anni di sofferenza e solitudine, sentivo di aver trovato qualcuno con cui poter condividere la mia vita. Fosse stato per sempre, per dieci anni o anche solo per qualche giorno mi ero promesso che non avrei sprecato nemmeno un secondo del tempo che potevo avere con lui. Mi aveva fatto riscoprire me stesso, mi aveva aiutato finalmente a capire che direzione dovevo prendere per il mio futuro. Mi aveva insegnato a lasciarmi andare, a non preoccuparmi del resto del mondo, ma di concentrarmi su quelle piccole cose che mi rendono felice. Mi aveva insegnato a godermi ogni singolo giorno, a soffermarmi su tutto ciò che mi fa sorridere e sentire ogni sensazione che potessi provare. E lo amavo per questo. Lo amavo per avermi finalmente reso vivo, per avermi fatto provare la vita per quello che è.
- Yuu, sei inquietante quando mi guardi cosi-
Eccola, la sua solita simpatia mattutina.
Non che tu sia meglio eh.
Vaffanculo.
Accompagnamici tu, dato che conosci bene la strada.
Ma come cazzo fa a vincere sempre lei?
- Sei preferisci, non ti guarderò più da oggi in poi-
Misi su un finto broncio portandomi le braccia al petto e incrociandole.
- Sei veramente un bambino-
Il biondo prese il suo cuscino e me lo lanciò addosso, prima di avvolgere il braccio attorno alla mia vita e chiudere nuovamente gli occhi.
- Mika...-
- Mmh-
- Perché non mi hai mai parlato di tua madre? Capisco possa essere doloroso ricordarsi certe cose e parlarne, però vorrei che tra di noi ci fossero meno segreti possibili-
Il mio ragazzo sembrava terribilmente scosso. Era rimasto nella stessa identica posizione, ma le sue dita avevano smesso di massaggiarmi i fianchi ed il suo respiro sembrò fermarsi per un secondo.
- Lo sapevo, scusami, non avrei dovuto chiedertelo, sono un disastro perdonami.-
Feci per alzarmi dal letto, quando una mano calda e possente, per quanto fosse anche insicura, mi afferrò il polso facendomi sdraiare nuovamente.
- Era bellissima. Aveva i capelli rossi, erano così belli, così profumati, così insoliti, così speciali. Aveva un sorriso stupendo, uno di quelli che ti fanno sentire bene anche solo a guardarlo. Profumava, non come uno di quei prodotti chimici che si possono comprare, aveva un profumo tutto suo. E poi c'erano i suoi occhi. Oh quelli quanto erano belli. Così profondi, così lucidi, così dolci. L'unica cosa che ho ereditato da lei. Sai, sareste andati molto d'accordo, stessa suscettibilità e stesso sguardo scontroso...-
Abbassai le sopracciglia offeso. Io non avevo nessuno sguardo scontroso.
-.... Esatto, proprio quello.-
Al biondino scappò una risatina, ma per quanto cercasse di nasconderla, notai anche un'accenno di tristezza.
- Quando ero piccolo ero abbastanza, ecco, ero abbastanza agitato. Tornavo a casa sempre con qualche livido o taglio sul labbro, dato che a scuola facevo in continuazione risse. Eppure lei era sempre lì, con quel suo sguardo felice e con il cotone e l'alcool pronta a disinfettarmi le ferite. Credo di non aver mai visto nei suoi occhi la parvenza di un sentimento di tristezza o di delusione. La amavo così tanto , eppure quando hai qualcosa di così bello e speciale c'è sempre anche qualcosa che prova a portartela via. E nel mio caso c'è riuscita. Per quanto mia madre abbia combattuto con tutte le sue forze la malattia è riuscita ad avere la meglio. Nel giro di pochi mesi se l'è portata via. Ha spento quel suo sorriso così bello, ha fatto sparire quei capelli così speciali e ha spazzato via quella luce propria di cui brillavano i suoi occhi. La amavo, eppure non sempre l'amore riesce a sovrastare la morte.-
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Nightmare ~{Mikayuu}~
FanfictionSi era ormai abituato allo svegliarsi con il fiatone e con la fronte grondante di sudore. Si era rassegnato all'idea di provare a non fare più quel maledetto sogno che ormai lo tormentava da troppo tempo. Non c'era un modo che impedisse questa tortu...