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I giorni successivi erano tutti uguali, monotoni e tremendamente noiosi. Mi svegliavo e andavo a scuola, parlavo coi miei amici, mangiavo, studiavo e dormivo. Niente di diverso. Non un singolo giorno. Beh più o meno la mia vita non era cambiata di molto, ma di Mika non c'era traccia. Se ci trovavamo con lo sguardo nei corridoi ci giravamo dall'altra parte e ci ignoravamo completamente. Se per caso ci ritrovavamo nello stesso gruppo con gli altri, non ci rivolvevamo la parola. I miei amici avevano notato che c'era qualcosa di diverso tra di noi, ma nessuno aveva fiatato a riguardo.

Io non lo davo a vedere, ma stavo male, molto male. Mi ero pentito di ciò che gli avevo detto quel pomeriggio al parco. Sarei tanto voluto tornare indietro nel tempo per cancellare quell'incontro e per far sì che tutto tornasse come prima, ma allo stesso tempo sapevo che ciò che gli avevo detto era ciò che pensavo veramente. Avevo provato ad essere sincero con lui e, a mie spese, mi sono accorto di aver sbagliato.

L'unica cosa di cui gli ero grato era di non averne fatto parola con nessuno. Non volevo che la gente cominciasse a farsi strane idee o che cominciasse a giudicarmi senza neanche sapere chi fossi. Dopo tutto se neanche io so come definirmi in questo momento, come può farlo qualcun altro al posto mio?

Yuu

Dimmi

Dovresti parlagli, e lo sai

Lo so, ma non voglio rischiare, non posso

Allora prova almeno a consultarti con qualcuno che lo conosce bene...

- Yuu-

La voce di Mitsuba mi risvegliò dai miei pensieri.

- Che hai? Sei strano in questi giorni-

Come vi avevo detto, i miei amici si erano accorti che in quel periodo ero particolarmente distaccato, ma per quanto volessi sfogarmi, non mi sentivo pronto a raccontargli cosa fosse successo. Proprio in quel momento la figura del biondo mi passò di fianco camminando. Per un attimo i nostri sguardi si incrociarono. Volevo vedere i suoi bellissimi occhi, che per quanto chiari rilasciavano un calore è una sicurezza immensa, volevo di nuovo sentirmi protetto da quelle grandi sfere azzurro, ma il suo sguardo era freddo e distaccato, privo di qualsiasi tipo di emozione. Era in queste situazioni che mi sentivo ancora di più una merda.

~~~


Non riuscivo più a sentire niente. Non provavo emozioni. Il mio viso non esprimeva niente. Avevo gli occhi spenti. Gli angoli della bocca sempre rivolti verso il basso. Non riuscivo più a sorridere.

E perchè?

Perché Mika è il mio sorriso.

E niente mi ha mai fatto sorridere come lui.

DRRRIIIIIN

Il campanello della porta suonò improvvisamente interrompendo il mio monologo interiore.

- Vado io- urlai a mia Nonna, anche se probabilmente non mi aveva sentito.

Quando aprii la porta mi si presentò davanti la figura di Krul. Ero alquanto sorpreso della sua visita, ma la feci entrare comunque.

- Ciao Krul-

Ero stato gentile ed educato e con fare gentile l'avevo gentilmente guidata in soggiorno per farla sedere sul divano. O almeno era quello che avevo intenzione di fare, ma dalla sua espressione confusa probabilmente era ancora sul ciglio della porta con davanti me completamente serio e impassibile. Così con un lieve cenno del braccio le indicai il divano su cui poteva sedersi.

Nightmare  ~{Mikayuu}~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora