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Il suono più odiato da tutti gli adolescenti?
Quello della sveglia.
Ma quel giorno ad accogliermi c'era una miracolosa colazione già pronta accompagnata da mio fratello, mia nonna e Shinya.

- Auguri coglione-

- Grazie Guren-

aspettate. In che senso auguri coglione?
Che giorno è oggi?
Oddio.
ODDIO.
MA È IL MIO COMPLEANNO.

- Auguri Yuichiro, vieni, siediti, tuo fratello e Shinya ti hanno gentilmente preparato la colazione-

Ancora scioccato dalla mia stupidità mi sedetti accanto a mia nonna azzannando violentemente un pancake al miele.
E ragazzi, contro tutte le mie aspettative, quello era uno dei pancake più buoni che avessi mai assaggiato.
Stavo per fare i miei complimenti a mio fratello, quando, allungandomi leggermente, notai sul tavolo della cucina una scatola di preparato già pronto per pancake. Dovevo aspettarmelo, ma apprezzavo l'impegno.

Dovevo aspettarmi anche questo. Appena acceso il telefono mi ritrovai decine di messaggi di persone che a malapena conoscevo che mi faceva gli auguri. Ormai rispondere con "grazie" era la prassi, ma agli amici più stretti aggiungevo pure un cuoricino.
Ma da parte di Yoichi e gli altri non avevo ricevuto niente, solamente un inquietante messaggio da parte di Shinoa che diceva: "alle 5.00 vieni a casa mia, puntuale".
Shinoa era piuttosto fredda quando scriveva, ma cazzo, era il giorno del mio compleanno, almeno un "per favore" o un "grazie".

Dopo essermi subito le chiamate di quei tre/quattro parenti che mi rimanevano, le benedizioni di gesù da parte della mia nonna ormai centottantenne e le simpatiche prese in giro da parte di mio fratello, si fecero le 5.

Ero eccitato? Forse.
Ero spaventato a morte? Decisamente.
Ero anche piuttosto triste, dato che Mika non mi aveva scritto niente, ma non volevo rovinarmi il resto della giornata, quindi, mi feci coraggio e andai da Shinoa.

Ormai la strada la sapevo a memoria. Tutti i festini fatti a casa sua, i pigiama party, i pianti, le serate cinema e molto altro. Ma oggi, chissà cosa sarebbe successo.
Bussai tre volte, segno che fossi qualcuno del gruppo e, come ci si poteva aspettare, entro tre secondi Shinoa mi aveva già aperto la porta.
Ma non era una Shinoa inquietante come mi ero immaginato, ma una tutta solare e sorridente che quasi mi fece cadere quando mi saltò addosso.

- Auguri testone-
disse con il suo solito tono dolce da sorella maggiore.

La abbracciai di ricambio sorridendo.

- Grazie Shinoa-

Quando ci staccammo mi stampò un dolce bacio sulla fronte, proprio come farebbe una sorellona e mi invitò ad entrare in casa sua.
Mi fece nuovamente girare verso di lei e mi prese le mani nelle sue accarezzandole dolcemente.

- Sai Yuu, appena ti ho visto pensavo fossi solo una scorbutica, egocentrica testa di rapa, e non mi sbagliavo. Sei estremamente egoista, metti sempre ciò a cui tieni davanti a tutto, perfino davanti a te stesso, e non so se odiarti o volerti un bene infinito per questo. So solo che è mio compito da sorella maggiore ricordarti ogni giorno che anche prendersi cura di se è essenziale, ma ormai stai diventando grande, prima o poi dovrai impararlo da solo.
Auguri Yuichiro.-

Sorrisi sentendo le guance diventare rosse dall'imbarazzo. È vero, stavo crescendo, ma avrei sempre avuto bisogno di una Shinoa nella mia vita pronta ad aiutarmi a rialzarmi dopo una caduta.
La violetta prese poi un filo rosso e me lo mise nella mano.

- Segui il filo rosso e man mano troverai un pezzo del tuo cuore, fino alla fine, dove troverai chi te lo ha completato, chi ti ha reso davvero felice.-

Se prima non stavo capendo ora ancora meno. Ma senza fare ulteriori domande, cominciai a seguire il filo rosso, fino ad arrivare in cucina.
Attaccato ad uno sportello c'era un foglietto rosa con disegnati degli occhiali. Lo aprii e ciò che mi ritrovai davanti fu un Kimizuki tutto incastrato e con il suo solito sguardo incazzato.

Nightmare  ~{Mikayuu}~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora