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Non è una spada qualunque, è la spada di Yuu :)⬆️

Stavo rigirando il cucchiaio nella ciotola da una buona quindicina di minuti. Il gelato alla crema si era ormai completamente sciolto, ma non me ne importava, tanto non avevo fame. Erano passate due settimane da quando ero andato dallo psicologo e io e Mika non avevamo più toccato l'argomento. Dopo che avevo scoperto di soffrire di PTSD non è che la mia vita fosse drasticamente cambiata. Era Mika quello che sembrava veramente preoccupato tra i due. Odiavo vederlo così, mi si rivoltava lo stomaco quando intercettavo il suo sguardo quasi sempre perso nel vuoto, come se stesse rimuginando a quanto io stia soffrendo anche se, l'unico che sembrava soffrire veramente, era lui. Passavamo quasi tutte le giornate insieme, eppure ci parlavamo talmente poco che sembrava che, per quanto i nostri corpi potessero essere vicini, le nostre menti fossero da tutt'altra parte.

- Yuu, non ti piace il gelato?-

Mi ero quasi dimenticato di quanto fosse bello e angelico il suono della sua voce.

- No, era buonissimo, solo che non ho tanta fame-

Il mio ragazzo sembrò fare una faccia come per dire "come se di solito ne avessi" per poi alzarsi e mettere la sua ciotola nel lavandino.

- Yuu...-

- No Mika, ora parlo io. Lo so che stai soffrendo per me a causa delle parole di quello psicopatico di uno strizzacervelli, ma ti assicuro che non ce n'è bisogno. Io sto bene, davvero, sapere di cosa soffro non ha cambiato niente per me, soffro ancora e continuerò a soffrire probabilmente, ma non me ne importa, perché finché ci sei tu accanto a me la sofferenza non la sento neanche, Quindi, e ne prego, torniamo come prima, tu torna come prima, ne ho bisogno, ho bisogno di te-

Il biondino mi sorrise e si avvicinò a me abbracciandomi.

- Scusami se mi ero preoccupato per te, ho solo paura che tu soffra ancora e al posto che aiutarti ti stavo facendo soffrire ancora di più-

Volevo restare tra le sue braccia, per sempre, tanto non me ne sarei mai stancato, ma a quanto pare lui sì, perché si stacco improvvisamente andando verso il suo telefono. Sembrò cercare velocemente qualcosa facendo poi partire una canzone.

- Ma veramente?-

Aveva messo " Reality" di Richard Sanderson. Amavo quella canzone e lui lo sapeva bene.

( se non la conoscete andate ad ascoltarla subito, soprattutto il ritornello, o vi spacco)

Cominciando ad ondeggiare in modo particolarmente buffo tornò verso di me sorridendo. Sorrisi anche io appena prese la mia mano e mi fece alzare dalla sedia su cui ero seduto. Mi fece fare un giravolta facendomi poi incastrare gli occhi coi suoi. Stese il braccio allantanandomi da lui facendomi poi appiccicare abbastanza violentemente al suo petto facendomi nuovamente girare su me stesso. Era da tanto che non ridevo così, che non mi sentivo così bene. Mise le mani suoi miei fianchi avvicinandomi ulteriormente a lui. Appoggiai il mento nell'incavo del suo collo avvolgendo le braccia intorno a quest'ultimo. Sentivo il suo buonissimo profumo invadermi le narici e il suo calore avvolgermi tutto il corpo.

- Secondo te ci stanno guardando?-

Il biondo mi allontanò leggermente da lui per potermi guardare bene negli occhi.

- Secondo me in questo momento sono seduti da qualche parte, magari su un divano d'oro, non ho la minima idea di che sedie ci siano in paradiso- ridacchiò leggermente per sdrammatizzare la situazione prima di riprendere a parlare- Credo che si siano già incontrati, mia madre e i tuoi, e che siano diventati ottimi amici. Probabilmente staranno sorridendo al pensiero che i loro figli siano felici ed insieme. O magari stanno impugnando delle spade o delle pistole e ci stanno proteggendo dai demoni cattivi che cercano di possederci.-

Nightmare  ~{Mikayuu}~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora