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Caro Mika, come stai?
Dopo anni mi sono finalmente deciso a scrivere questa lettera, cercando di racchiudere tutto ciò che non sono riuscito a dirti e ciò che vorrei ripeterti per sempre.
Sai, non so perché ho scelto proprio questo giorno per scrivere finalmente su questo foglio bianco che è rimasto in un cassetto per tempo immemore. Probabilmente sarà perché il cielo questa mattina è più blu del solito o forse perché è stagione della crescita del grano e tutte queste cose mi ricordano in modo incredibile i tuoi magnifici tratti.
In questi anni ho passato giornate intere a fissare fuori dalla finestra, non uscendo di casa per settimane fino a che Shinoa è dovuta passare più volte per assicurarsi che non avessi avuto un infarto nel cuore della notte o altro. Eppure non mi stancavo mai di vedere le nuvole cambiare forma riportando la mia mente a ricordi ormai lontani. Amavo vedere i fiori sbocciare mostrando i loro splendidi colori al mondo intero e adoravo seguire con lo sguardo il volo ordinato ed elegante delle rondini nel cielo.
Rimanevo seduto sulla poltrona rossa che tanto amavi coprendomi con la coperta che ricamasti quella volta in cui si ruppe il riscaldamento e io non facevo altro che lamentarmi del freddo. Tu rimanesti sveglio tutta la notte solo per quella coperta, perché sapevi che avrei sentito più colore con qualcosa fatto da te, esattamente come avrebbe fatto qualunque bambino.
Eppure io mi sono sempre comportato così, come se fossi un bambino in cerca di protezione e tu non hai mai avuto problemi a ricoprire quel ruolo di genitori che mi è mancato per tanto tempo.

Mentre scrivo questa lettera Milos mi sta osservando continuando a fare le fusa e non so se è perché voglia la pappa o perché percepisce un certo vuoto attorno a questa lettera. Sai, penso che ti somigli tantissimo, nonostante sia un gatto ha molti più comportamenti simili a te di qualunque persona abbia mai incontrato. Forse è proprio questo il motivo per cui hai deciso di salvarlo in quella vacanza a Creta, o forse semplicemente perchè per una volta hai mostrato il tuo lato dolce e compassionevole anche se so che non l'avresti mai ammesso.
Eppure so che quella parte di te c'è sempre stata ed io sono onorato di essere l'unica persona a cui tu abbia mai mostrato quella parte di te.

Qualche giorno fa sono uscito a cena per la prima volta dopo anni e credo che la fresca brezza serale mi abbia finalmente risvegliato da quei mesi interminabili passati in casa.
Sono tornato in quella cascina dove mi portasti per il mio compleanno tanti anni fa e fu sorprendete rivedere la cameriera con lo chignon, che, nonostante fosse parecchio invecchiata, era ancora elegantissima e sorridente.
Avevo prenotato lo stesso identico tavolo e mi sono goduto la miglior cena degli ultimi tempi, ammirando quel bellissimo panorama che mi circondava. Avevo anche chiesto la stessa canzone che era partita quella sera e, con mia grande sorpresa, la cameriera mi chiese di ballare con lei.
Non essere geloso, continuo a preferire i tuoi capelli biondo finti, anche se alla fine sono stati sostituiti da un colore più simile al bianco.

Sai, credo che scriverti possa in qualche modo liberarmi da tutto il dolore che ho provato ultimamente, come se potesse scivolare nell'inchiostro della penna e posarsi infine su questo foglio bianco. Ovviamente spero che quando la leggerai non sentirai questo dolore infinito, ma anzi, che percepirai tutto l'amore che racchiudono queste parole.

Sei sempre stato tu quello più bravo con i discorsi romantici, eppure non è mai servito che io parlassi tanto per descrivere ciò che provo per te, perché in qualche modo sei sempre riuscito a capirmi con uno sguardo e tutto l'amore che ho sempre provato per te riusciva ad arrivarti attraverso i piccoli gesti.

Sai Mika, mi manchi tanto, mi mancano i tuoi abbracci, i tuoi baci umidi sulla pelle, il tuo sapore amaro ma allo stesso tempo buonissimo.
Mi manca fare l'amore con te, mi mancano gli sguardi carichi di amore che solo tu eri in grado di rivolgermi e i sorrisi che mi regalavi ogni giorno.
Anche alla casa manchi.
La notte sento strani rumori e cigolii, come se fosse in grado di provare dolore e lo stesse mostrando in questo modo.
Ho pensato a lungo se trasferirmi in un posto più piccolo, dove sentirmi meno solo, eppure non sono abbastanza forte da abbandonare questa casa che ci ha accompagnato per tutti questi anni.

Nightmare  ~{Mikayuu}~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora