Shoto Todoroki x OC

Capitolo 23

"Bene, le lezioni per oggi finiscono qua." disse Aizawa "Agli esami finali manca una settimana, spero vi stiate preparando come si deve"

Ormai erano due settimane che mi preparavo per questi esami, ed ero un pochino in ansia. Avevo studiato insieme a Momo e alle altre e devo ammettere che la cosa mi aveva aiutata tanto.

"Immagino lo sappiate già, ma non ci saranno solo gli scritti, ma anche una prova pratica" continuò "Dovrete preparare sia il corpo che la mente allo stesso tempo. È tutto" concluse chiudendosi la porta alle spalle.

"NON HO STUDIATO NEANCHE UN PO'" urlarono Mina e Denki.

"In effetti le cose si sono succedute una dopo l'altra, tra l'apprendistato e tutto il resto..." commentò Tokoyami

"Negli esami di metà trimestre, me la sono cavata, non c'era molto, del resto era appena iniziata la scuola." replicò Sato

"È una vera sfortuna che ci siano anche delle prove pratiche" aggiunse Mineta con un sorriso beffardo sul volto

"COME FAI AD ESSERE NONO IN GRADUATORIA?" chiese sorpreso Denki

È nono? Lui?

"E io che pensavo che tu fossi proprio come noi!" sbraitò Mina

"La gente come te ispira simpatia solo quando è stupida sai?" aggiunse l'altro "Chi ti vorrà mai?"

"Il mondo, immagino" rispose il grappolo

Ma fa sul serio?!

Io, Momo e Ochako ci guardammo divertite per la scenetta a cui stavamo assistendo.

"Ashido, Kaminari!" li richiamò Izuku "Dateci dentro! Voglio andare al ritiro nei boschi!"

Izuku aveva sempre un grande entusiasmo per tutto ciò che riguardava eroi, Yuei e All Might, faceva un po' tenerezza a volte.

"Anche io, in quanto rappresentante di classe, ho grandi aspettative!" aggiunse Iida

"Bastava seguire le lezione per prendere almeno la sufficienza" commentò Shoto facendo spallucce.

"Attenti a quello che dite!" mormorò Denki facendo finta di essere stato ferito al cuore.

"Su, su! Non vi preoccupate, andrete benissimo!" intervenni io, affiancando il bicolore.

"Non li illudere" mi sussurrò

"Non essere così duro! Abbi un po' di fiducia!" replicai

"Mh" magugnò

"A proposito, come sei messo con lo studio tu?" chiesi curiosa.

"Abbastanza bene, mi mancano poche cose. E tu?".

"Forse non bene come te, ma non mi lamento" risposi

"Ha forse bisogno di assistenza?" chiese avvicinandosi di più, alzando un angolo della bocca che mi fece subito sobbalzare. Non mi aspettavo certo questi suoi cambiamenti di umore. A volte era quasi difficile da decifrare: da fuori, quando eravamo con gli altri o anche a scuola era come lo avevo conosciuto, un ragazzo tranquillo e silenzioso. Ma altre mi stuzzicava con quei suoi sorrisi maliziosi e mi destabilizzava terribilmente abbassando il tono della sua voce, che mi tormentava e mi persuadeva con l'aiuto del suo sguardo penetrante.

"Lei cosa suggerisce professore?" chiesi restando al gioco

"Studio in biblioteca" rispose assottigliando gli occhi

"Vuole davvero onorarmi del suo aiuto?" domandai

"Non vedo perché no, è il compito degli eroi aiutare le persone in difficoltà del resto"