Capitolo 1

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--------IN FASE DI CORREZIONE---------
Primo giorno di scuola.

Piccolo e innocente, nelle sue converse nere indirizzate verso l'enorme edificio chiamata da tutti i comuni mortali ' scuola '. Mi veniva voglia di andarmene ma piagnucolai ricordando mia madre Liz e le parole di incoraggiamento sul mio primo giorno. Beh in verità mi ricordo solo un lontano 'Ci vediamo a casa, tesoro!'. Ero troppo ansioso ed occupata a farmi seghe mentali su come sarebbe stata la mia scuola.

Frequentavo il penultimo anno a Seattle. I miei hanno voluto trasferirsi  per il semplice fatto che nella mia vecchia scuola mi avevano cacciato. Storia lunga.

Comunque, il mio primo giorno di scuola era stato piuttosto strano. Ho fatto amicizia con una certa Claire.

-Piacere, sono Claire. E tu?- mi chiese la ragazza non appena avevo messo piede nell'aula di scienze. Mi ero seduto accanto a lei vicino alla finestra in fondo all'aula. Pioveva e a vedere la pioggia battere sul vetro e gli alberi piegarsi dal vento mi venivano i brividi di freddo, facendo stringere nella mia giacca.

Claire aveva dei lunghi capelli tinti di verde acqua e un anellino che gli perforava una narice. I suoi grandi occhi erano di un marrone chiaro e le ciglia erano lunghe e nere ricoperte di mascara, credo. Non mi intendo di trucchi.. quello che si mette sulle ciglia non è mascara? In ogni caso, le stava bene. Indossava una grande felpa nera di qualche band a me sconosciuta e dei pantaloncini di jeans scuri. 

-Io sono Luke e sono nuova.- mormorai in un piccolo sorriso passando le mani nel mio ciuffo scuro appoggiandomi sullo schienale della sedia. 

Lei sorrise timidamente ma il suo sorriso si spense non appena un ragazzo fece irruzione in classe.

-Irwin! E' questa l'ora di arrivare?-urlò riprendendo con tono severo il professore al ragazzo alto con una bandana che teneva a bada i suoi capelli mossi e ribelli biondo cenere.

Lui fece un sorriso di scuse e si sedette fra i primi banchi dell'aula affollata iniziando a parlare con un altro ragazzo.

-Sembra simpatico.- commentai parlando fra me e me ma Claire mi guardò con la coda dell'occhio ancora irrigidita dall'entrata del ritardatario.

-Lo è. Ma non è raccomandabile. Mi ha usata.- sbuffò quasi aprendo in un colpo secco il proprio quaderno iniziando a seguire le spiegazioni di scienze. Aggrottai la fronte non riuscendo a immaginare un ragazzo come lui, con un sorriso perennemente stampato in faccia, usare una ragazza fragile come sembrava Claire.

-Sta pure con un gruppetto di piccoli bulletti, cannati e finti alternativi del cazzo. Li odio. Dal primo all'ultimo. Non ci sono mai stata, ma so che fanno cose orribili. Del tipo che ti portano a feste strane e ti obbligano a fare cose strane per gente strana. Sono strani. Gente come loro dovrebbe soltanto avere la dissenteria.- quasi urlò dalla rabbia ma nessuno attorno a noi si accorse dai nervi tesi della ragazza verde. Mi fece ridere e io le posai una mano sul braccio picchiettandolo affettuosamente.

-Ehi, rilassati. Perchè non mi dici di più su questo gruppetto strano? Ci sei già stata?-.

-No, ma girano voci. Uno di loro ha a che fare con traffici di droga o affari di questo genere. Non me ne intendo ma me l'hanno riferito. Io sto con una ragazza che sa praticamente tutto di loro.- si mordicchiò un labbro e mille domande mi saltarono nella mente. La mia curiosità cresceva in ogni aspetto. Ma per fortuna continuò a raccontarmi/lamentarsi di loro per un'altra mezz'ora e mi aveva detto varie cose su ognuno di loro.

Vivevano altri due ragazzi con Michael Clifford. I loro nomi erano Ashton Irwin, ragazzo carismatico e abbastanza socievole, portava un sacco di bandane ogni giorno e i suoi capelli biondo cenere scappavano da essa in ciuffi ribelli, le canottiere scollate facendo intravedere i muscoli e delle grandi fossette stampate perennemente in faccia;  Calum Hood, un ragazzo dai tratti asiatici che poi si era scoperto che era mezzo scozzese e mezzo neozelandese, i capelli corvini e la pelle ambrata, sotto i suoi vestiti scuri; infine lui, il temuto Michael Clifford. Cambiava tinta ogni due settimane senza scrupoli, un sopracciglio perforato da un piercing nero e un atteggiamento da perfetto coglione. Lo odiavano tutti.

-Sono pericolosi. Perversamente malati. Da rinchiudere. Cerca solo di evitare Calum Hood, Ashton Irwin e Michael Clifford.- mi sorrise gentilmente facendomi pensare di aver scelto la scuola sbagliata. E se avessi avuto a che fare con loro? Sarei potuto morire..

Ultima ora della mattinata. Classe di letteratura. Vicino di banco...Ashton Irwin. Il suo sorriso si era accesso non appena ha visto che l'unico banco libero era accanto a me. Gentilmente mi ha chiesto se poteva sedersi e io ho cercato di fare l'indifferente annuendo. L'ora passò in fretta e la bocca di Ashton non taceva mai, nemmeno per un dannatissimo secondo. L'ho trovato divertente. Ha un umorismo capace di far pisciare tutti addosso dal ridere. Mi sembrava il classico animale da festa, quello che vogliono tutti e che è sempre invitato ai party di gente importante. Un gran casinista. Inoltre aveva una risata adorabile.

-Vieni da noi sta sera?-mi chiese non appena la campanella era suonata. 

-Da voi?-mormorai confuso.

-Si. Ti presento i miei amici, sembri uno fico per il nostro gruppo.- ammiccò buttandosi la bretella della tracolla in spalla aspettando una mia risposta stando in piedi accanto al mio banco mentre la classe si svuotava di studenti affamati e assonnati.

"Cerca di inserirti, non fare lo strano. Dai accetta accetta accet-"

-Ci sarò.- risposi rivolgendogli un piccolo sorriso e in un batter d'occhio mi ritrovai incastrato fra le sue braccia lunghe e forti, che mi stringevano in un abbraccio amichevole con qualche pacca sulla schiena.

-Perfetto. A stasera. Ti scrivo.- e solo dopo realizzai di quanto cazzo avevo sbagliato a fidarmi della mia vocina che avevo in testa.

-Non andarci.- mi dissero.

-Sono pericolosi. Perversamente malati. Da rinchiudere.-, queste frasi mi fecero eco nella mente per tutto il tragitto del quartiere buio e popolato da gente malsana. La mia destinazione? Casa Clifford. Beh.. almeno penso. In molti mi hanno detto che non era proprio una vera casa quella. 

Pochi passi e mi ritrovai davanti alla casa buia di Michael Clifford. L'unica stanza illuminata era quella al secondo piano, troppo luminosa. Sentivo già degli schiamazzi provenienti dalla casa e con un po' di coraggio suonai il campanello.

Dopo qualche bestemmia e urlo per le scale sentii la porta aprirsi. Ashton e le sue fossette incavate ai lati del suo sorriso instancabile. Non aveva male alla faccia? A stare cosi tutto il tempo intendo..

-Lukey! Sei venuto alla fine.- manco il tempo di salutarlo come si deve che mi trascinò su per le scale nella casa buia. Imprecai quando Ashton mi fece quasi inciampare all'ultimo gradino. Spalancò in fretta e furia la porta di una stanza, facendomi accecare da una luce abbaiante. Che minchia era, il paradiso? Due paia di occhi mi scrutarono.

Merda.

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Hey! Spero che questo piccolo capitolo vi sia piaciuto. Ho riportato diverse modifiche poco prima di caricarlo, quindi scusatemi se ci sono errori o cose che non tornano. La fretta mi avrà fatto fare qualche schifezza qua. 

Anyway, qui il nostro piccolo Lukey si dirige verso il pericolo e, in come tutte le nostre ff dangerine (wtf), ci sarà il nostro amico evidenziatore sotto nominato da tutti i comuni babbani 'Michael SonoAltamenteStruprabile Clifford'.

Nella parte dove dico che Hemmings ha i capelli scuri è perchè volevo rendere Luke il più innocente possibile, il classico mammone obbediente e gentile. Poi in questi capitolo Mikey avrà la brillante idea di fargli tingere i capelli e di fargli buca la faccia con un fantastico labret nero al labbro. *no spoiler* *sarcasm* *wtf again*

Comunque, presto i Muke agirano da...muke? E Calum ed Ashton avranno a che fare con incesti fra ragazze che alla fine....eheh, no questo non ve lo dico ma ci rimarrete di merda. Ve lo assicuro. Nah, non muore nessuno tranquilli.

Vi sto annoiando lo so, sorratemi. Ve se ama gente. Se volete contattarmi su facebook sono " Hazzo Pandisberle " (è un fake di Harry Styles) o cercatemi su twitter " @MeryPayneHoran ".

Se avete domande, opinioni o idee (helpatemi) scrivetemi una piccola recensione.

Always with love x.

Our Love is Bitter.|| Muke {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora