Capitolo 4

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*In quel primo giorno di scuola di Luke Hemmings*

-Dammi la roba.- disse la ragazza non appena si avvicinò all'alto ragazzo dai capelli rossi. Il ragazzo, che era appoggiato al muro pieno di crepe e imbrattato di scritte idiote, sorrise quasi malvagiamente ma non riuscì a intimorire la ragazza. Lei era determinata e non aveva paura di nessuno, anzi.. lei intimoriva la gente attorno. Ormai era da quasi un anno che si recava in quel corridoio frequentato da ragazzi dell'ultimo anno ma nessuno faceva caso alla ragazzetta bassa con curve abbondanti, tra cui il suo enorme seno. Lo guardavano tutti avvantaggiati dal fatto che era bassa. I suoi capelli erano di un castano quasi scuro e le punte erano decolarate in uno shatush che sembrava quasi naturale. Le cadevano sulle spalle in ricciolini a spirale, che ricordavano tanto a dei bigodini ma erano tutti disordinati. Una frangia che le copriva un quarto del viso.

-Sembriamo frettolose oggi, Marie.- ridacchiò il rosso iniziando a camminare per quel corridoio quasi ormai vuoto, aspettando che si facesse seguire dal suo cliente. Marie roteò gli occhi leggermente scocciata e lo affiancò facendo il doppio dei passi per via delle gambe corte. Il rosso, chiamato Kevin, le mise un braccio sulle spalle appoggiandosi facendo fare a Marie una faccia appena disgustata. Quando arrivarono all'ultimo piano si staccarono e Kevin iniziò a prendere a calci la grande porta dell'ingresso. Lei era abituata a sentire quei tocchi violenti che quasi ormai non si doveva allontanare visibilmente spaventata, ma stava lì impassibile.

Quando la porta si aprì Kevin fece un sorriso soddisfatto passando, spostando di più la porta facendo cenno col capo di passare, così fece.

-Allora..Marie, cosa vuoi oggi?- urlò una voce al fondo del corridoio semi illuminato. Era David che sventolava bustine diverse in una risata. Marie abbozzò un sorriso solo per gentilezza mentre con passi decisi andò verso di lui. Lui si leccò le labbra in un sorriso malizioso non appena la vista cadde fra la scollatura della sua canottiera nera.

-Il solito, piccolo bastardo.- disse scherzosamente allungando la mano verso la piccola busta verde piena di erba, ma quando si accorse dell'attenzione ricevuta premette le braccia al seno rendendolo visibilmente più evidente e grosso.

-Questa volta è gratis. Offro io ma un giorno mi dovrai un favore.- disse il ragazzo divertito piegandosi per sussurrare a Marie l'ultima frase in maniera maliziosa con voce roca.

Marie alzò un sopracciglio leggermente infastidita e aumentò le distanze dandogli una pacca amichevole sulla spalla. Se la svignò in questo modo, sentendo Kevin urlare un -Sei stato friendzonato!-.

La piccola ragazza rise girando l'angolo imbattendosi nei bagni rotti e devastati dai vandali dirigendosi per l'unico bagno con ancora la porta e la finestra intatta. I suoi passi fecero eco per via dei propri pesanti anfibi e aprì la porticina blu spostandola con una mano ricoperta di smalto nero alle lunghe unghie. Batté gli occhi un paio di volte prima di chiedere non molto amichevolmente

-Chi sei?-.

-Chi sei tu. Questo è il mio posto, trovatene un altro.- rispose il ragazzo dai capelli corvini e dai tratti asiatici facendo innervosire la piccola ragazza.

-Nono. Non hai capito nulla, cinesino.- lo schernì e in quel momento Calum la osservò bene. Non l'aveva mai vista prima d'ora, sarà perchè quel posto non lo frequentava molto. Aveva la faccia tonda ma con dei bei zigomi che lo fecero meravigliare, gli occhi castani scuri nascosti dallo spesso nero dell'eyeliner, lunghe ciglia folte e un naso a maialino dolce che gli ricordava quello di Michael Clifford.

-Prima di tutto mi chiamo Calum. Secondo non sono cinese ne asiatico, sono Kiwi e Scozzes..-si interruppe appena la piccola ragazza scoppiò a ridere in una risata forte e spensierata.

Our Love is Bitter.|| Muke {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora