Capitolo 10

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-Mikey io non voglio..-le parole mi morirono in gola non appena Michael spense la luce della stanza. Indietreggiai di più sul letto, spaventato dalla situazione. Cosa aveva in mente? Il buio pesto era l'unica cosa che vedevo, a parte la poca luce di un lampione fuori che si faceva spazio fra i buchi delle serrande. Dopo qualche istante di attesa il letto cigolò schiacciandosi sotto il mio peso, sentii il ragazzo sedersi sulle mie gambe che d'istinto chiusi. Le sue ginocchia mi strinsero i fianchi e le sue mani iniziarono a vagare sul mio petto alla ricerca di qualcosa. Solo dopo che mi ebbe sbottonato la camicia capii che era i bottoni che cercava. Sentii il suo respiro sul mio petto e le mie mani si posarono esitanti sulle cosce accarezzandogli il sedere. Il suo respiro sembrò farsi più pesante per quel gesto e qualcosa schioccò appena sul mio collo. Le sue labbra erano premute sulla mia pelle e io girai la testa per esporgli più collo possibile. Mi rilassai sotto i suoi tocchi dolci e gentili finché non arrivò sotto l'orecchio iniziando a mordicchiare. Mi scappò un mugolio e quello lo spinse a buttarmi giù, facendomi sdraiare. Poche ragazze avevano preso iniziative quando eravamo a letto, ma quell'azione mi fece sentire quella strana sensazione di bruciore nel basso ventre. Oh no..

Stavo diventando sempre più docile sotto le sue attenzioni. Leccò la parte che aveva appena mordicchiato e succhiato e, come colpo di grazia, soffiò sulla mia pelle bagnata. Dei brividi si fecero sentire in tutto il mio corpo. Mugolai più forte e il suo bacino si premette al mio. Lo mosse con una lentezza intensa facendo aumentare quella sensazione. La sua durezza dopo qualche secondo premeva contro la mia. Inarcai il bacino per intensificare e aumentare quei movimenti ma lui si scostò passando le mani su tutto il mio torace scoperto. I polpastrelli delle sue dita finirono sui miei fianchi. Mi morsi il labbro perforato dal piercing mentre le sue dita armeggiavano esperte liberando la mia erezione dai miei skinny. I jeans li fece scivolare giù per le mie cosce accarezzandomele lussuriosamente.

La sua maglietta volò in qualche angolo non ben definito della stanza. Se la luce fosse stata accesa avrei potuto giurare che in faccia aveva un sorriso malizioso di quelli malsani e da maniaci. I suoi capelli mi solleticarono il petto quando si appoggiò a me liberarsi dai suoi jeans stretti. Ci volle solo qualche secondo e le sue labbra ripresero la dolce tortura. Premettero in mezzo al mio petto, lasciando un bacio lento. Pian piano andava sempre più e la mia prominente erezione pulsava sotto la sua che sfregava con una lentezza agonizzante. Stavo soffrendo ma per lui questo ed altro. Il piccolo ragazzo che conoscevo a malapena, e non sapevo quasi nulla di lui, stava cercando si farmi cadere nella sua trappola. La trappola di Cliff, dove non c'è uscita. Sotto di lui ero cosi vulnerabe, ma non appena capì le sue intenzioni un briciolo di speranza mi colpì. Il suo sedere passava con tanta lentezza sulla mia erezione. La mia dignità riapparve. Ribaltai la situazione nel buio, prendendo il ragazzo da sotto le cosce. Gli accarezzai i fianchi e con i pollici infilati nei suoi boxer glieli abbassai lentamente. Avrei tanto voluto vedere Michael in ogni suo centimetro di bellezza. L'idea di avercelo sotto di me fu il colpo di grazia per sentirmelo dolorante. Lui fece lo stesso con me e ansimai sentendomi libero. Non volevo giocare sporco come aveva appena fatto con me, ma mi sentivo durissimo.

Allineai, senza tante cerimonie, la mia erezione con la sua apertura cosi stretta. Oddio. Entrava a fatica.. Questa voleva dire che Michael era sempre l'attivo nei rapporti sessuali con altre persone. Vidi a fatica i suoi occhi al buio che si socchiudevano e geme frustrato.

Poi pensai a lui e a come faceva urlare la gente, di cui non sapeva manco il nome, a letto. Così spinsi senza pietà al suo interno, entrando del tutto. Lui gemette oscenamente per quella spinta secca e mi morsi un labbro. Era la prima volta che lo facevo con un ragazzo.

-Fottimi forte.- mormorò perversamente con la voce leggermente soffocata per il dolore al suo sedere. Era tutto così strano..

Alle sue parole strinsi fra le mie dita lunghe i suoi fianchi esili e scoprì che aveva i fianchi a V. Michael Clifford aveva i fianchi a V. Michael Clifford era bellissimo.

Oh mio Dio..

Mi spinsi mugolando al suo interno prendendo un ritmo non troppo forte, sentendo i nostri respiri farsi veloci quanto i nostri cuori nel petto. L'eccitazione era nell'aria e appoggiai la testa nell'incavo del suo collo, lasciandogli qualche bacio. Intanto spingeva i suoi fianchi andando incontro ai miei movimenti volendo di più.

-Che troietta.- commentai scherzosamente fra gli ansimi e i gemiti del ragazzo dai capelli viola sotto di me. Presi un lembo di pelle fra i denti iniziando a succhiare avidamente mentre una mia mano restava su una natica di Mikey, che palpava affamata, mentre l'altra mia mano scorreva veloce sulla sua asta. Lo sentii gemere il mio nome facendomi aumentare le spinte, ora più violente e secche.

-Urla il mio nome.-, so che cosi lo avrei fatto impazzire, cosi levai la mano dalla sua erezione per riposare entrambi le mani su suoi fianchi per impalarlo a dovere.

Le sue gambe si contorcevano attorno alla mia vita, intrecciate, e il suo petto si alzava e abbassava velocemente. Si inarcò, contraendo la faccia in un espressione di pieno godimento. Si prese velocemente iniziando a segarsi con fretta e furia urlando il mio nome oscenamente, con le sue labbra carnose color ciliegia che schiuse subito dopo mentre chiudeva del tutto gli occhi e veniva rovinosamente nella propria mano.

Fu difficile per me non trattenermi. Soffocai un urlo contro le sue labbra, in un bacio casto e veloce, venendo a caldi plotti caldi al suo interno, fra le sue pareti ormai bagnate. Lo sentii graffiarmi la schiena premendosi addosso a me, per poi abbandonarsi stancamente al materasso. Lo vidi respirare a faticare aprendo gli occhi e accendendo poi la fiocca luce sul comodino svogliatamente.

I suoi viaggiarono sul mio corpo nudo e uscii lentamente da lui, sentendolo mugolare, stendendomi accanto a lui.

Mi avvolsi la vita timidamente sentendomi ancora i suoi occhi puntati addosso.

-Lucas, sei bellissimo.- sussurrò stancamente allungando una mano verso il mio zigomo appena rosso. Stava guarendo, ormai.

Sorrisi amaramente per il suo commento. Per lui era stato solo sesso, avrei dovuto ringraziarlo?

-Sei stato la mia prima volta da dietro.- ridacchiò facendomi sbarrare gli occhi incredulo. Sinceramente lui aveva l'aria di essere una passivella, di quelle che indossano intimo femminile e ti sbattono perennemente il culo in faccia.

-E tu la mia prima volta da davanti. Cioè..é stato la mia prima volta con un ragazzo.- mormorai in risposta a disagio sentendo il ragazzo ridacchiare.

Sorrisi lievemente sentendo gli occhi farsi pesanti mentre la sua figura si alzava velocemente per vestirsi.

-Vado a godermi la festa, vieni anche tu?-chiese la sua voce che sentivo pian piano lontana. I miei occhi erano ormai chiusa e mugolai sentendomi improvvisamente pesante su quel letto così morbido e comodo..

Mentre cadevo fra le braccia di Morfeo, inconsciamente, Michael Clifford tornava al piano di sotto come se niente fosse.

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Hey! Spero che vi sia piaciuta quella parte piena di..ehm..coccole?

Che ne pensate? Troppo violento, troppo lungo (mi riferisco alla ff..*pervy*),troppo corto, troppo inaspettato..? Ditemi voi che ne pensate.

ANZI, che ne pensate della scena finale quando Michael Gordon Clifford si alza come se non fosse successo nulla?

Scrivetemi un commentino qui o datemi un piccolo voto. Mi rendereste tanto felice, aw.

Sto scrivendo un'altra ff. Ho già tutto in mento la storia impostata ecc.. ecc.., ma non ne ho idea se a voi possa piacere più sui Larry o sui Muke. 
In questa ff siamo già a metà, altri 10 ed è finita *
spoiler*. Ma non vi volevo abbandonare quindi..

MUKE O LARRY?

Bye, all the love .x

Our Love is Bitter.|| Muke {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora