Capitolo 19

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**Leggete lo spazio autrice che è importante, caprette.**

"Le cicatrici non vanno via per ricordarti di non fare lo stesso sbaglio."  

Michael era di fronte a noi, in piedi. Il suo telefono cadde a terra dallo shock. Spinsi Calum vai da me gemendo per come si sfilò da me per poi infilarmi velocemente la mia maglia che mi cadeva fino sotto le cosce. Il ragazzo dalla pelle ambrata si alzò ridacchiando imbarazzato, totalmente nudo, verso di Michael.

-Una cosa a tre?-chiese scherzosamente ridendo coinvolgendo Mikey, che finse una risatina prima di spaccargli il naso con un destro.

Ahia. 

Vidi Calum cadere a terra e io mi avvicinai spaventato e preoccupato. Era vivo e imprecante.

Poi la vidi. La rabbia in persona.

Michael Clifford si mise sul suo amico dando una serie di pugni sul volto di Calum. Lo presi dalle spalle in tempo per non permettergli di renderlo incosciente e lo buttai sul divano, facendolo mettere seduto.

-L-Lukey..m-mi dispiace..i-io..lui sapeva che io cercavo di dimenticarti..sto facendo anche delle sedute per far si che tu mi p-possa amare ma l-lui...con mia sorella e..-si mise le mani in faccia piangendo silenziosamente. Le parole gli morirono in gola e ogni tanto tirava su col naso.

-Mikey. Io ti amo già.- mi lasciai sfuggire. Lui alzò gli occhi verso i miei. Un misto di emozioni: Paura, malinconia, gioia, felicità, tristezza, panico, rabbia, odio, amore. Cosi contraddittori fra di loro ma che celavano il nostro amore..

Verde nell'azzurro.

Azzurro nel verde.

Brividi su vecchi lividi.

Farfalle nelle stomaco.

Labbra contro labbra, disperate.

Cuori che battevano all'impazzata.

Mi strinsi a lui scoppiando a piangere con lui. Come si erano mancate le nostre bocche, come ci eravamo mancati. Avrei dovuto saperlo, che quello che stavo facendo era sbagliato

-Mi ami anche se sono un malato mentale?-mormorò raucamente con voce impastata dal pianto.

Annuii velocemente sorridendo dolcemente.

-E tu mi anche dopo tutto questo tempo? Dopo tutto questo dolore?- chiesi in un sussurro fra le nostre lacrime. Gliene baciai qualcuna disperato.

Quel momento. Quel momento che stavo aspettando da tutta la vita. 

Sorrisi riprendendomi a baciare con foga e passione, mentre le nostre lingue si univano.

Intanto, un Calum dolorante si mise seduto sulla moquette.


-Quindi il bambino é m-mio?-chiese incredulo mentre medicavo le ferite al moro. Aveva lividi e piccoli taglietti su tutta la faccia, Cliff ci era andato pesante.

-Si. Vuole abortire perché non lo vuole crescere senza di te. Se solo l'avessi ascoltata.- mormorai sentendolo gemere dal dolore non appena gli medicai un labbro tagliato e gonfio.

Mikey stava seduto sul tavolo mangiando una mela, indifferente. Anzi ogni volta che Cal sussultava di dolore, Michael ghignava soddisfatto sotto i baffi. 

-Stavo con te per dimenticarmi di lei. Lei mi tradisce sempre.-sussurrò in tono di scuse guardandomi negli occhi.

-Vale lo stesso per me, ma lei ha voluto tradirti perché non voleva che tu fossi il padre..cioè aveva paura che l'abbandonassi per il bambino. Adesso ha il pancione in vista ed é ancora indecisa se tenerlo o..chissà.- spiegai ricordandomi il dialogo fra me e Marie a casa mia. Era venuta a trovarmi velocemente siccome era da quelle parti.

Our Love is Bitter.|| Muke {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora