Capitolo 5

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Quando uscimmo dalla macchina Ashton mi affiancò facendoci restare un po' in disparte.

-Luke..ho sbagliato ad invitarti. Mi dispiace, te ne andrai dopo questa festa e non ti vedremo più. Non voglio, ma fidati succederà. Succede sempre.- mormorò guardandomi con aria di scuse mettendosi le grandi mani nelle tasche dei jeans stretti e scuri. Si morse un labbro realizzando quello che aveva detto mentre i nostri piedi stavano scalciando dei piccoli sassolini su quella strada sterrata.

-Sempre? In che senso?- chiesi confusamente mentre la musica rimbombava sempre di più a mano a mano che raggiungevamo l'edificio.

-Ho portato diversi ragazzi e ragazze nel nostro gruppo. Sono scappati tutti per colpa di quello psicopatico di Clifford.- continuò ed entrambi guardammo la figura del ragazzo in questione che in quel momento stava  saltellando a ritmo di musica. Ci fermammo non appena Cal e Mikey spalancarono la porta della grande villa in mezzo al nulla. Seriamente. Solo campi, se non contiamo la piscina della villetta affollata di persone totalmente fatte e ubriache. Mi chiedo come facciano ad andarsene visto che maggior parte degli invitati, visto che quasi tutti saranno strafatti o ubriachi, hanno parcheggiato la macchina lì fuori.

-Entriamo? Non voglio che facciano qualche cazzata quei due.-

-Sei il loro babysitter?- chiesi scherzosamente facendolo ridere e mentirei se dicessi che Ashton è stato delicato nel tirarmi una pacca scherzosa su un braccio, mentre rideva. Poi, mentre imprecavo,  immaginai la scena di Ashton che sculacciava un piccolo di Calum che piangeva e con addosso con il pannolone e un ciuccio in bocca.

Lo seguii e in qualche modo mi ritrovai un bicchiere in mano. Lo annusai e un odore pungente di alcool mi solleticò le narici.

Camminai fra le persone accaldate che si strusciavo addosso o a qualsiasi cosa si muovesse ritrovandomi fuori nel grande giardino. Una limpida piscina illuminata mi occupava la visuale.

-Andiamo a fare un tuffo?- urlò Calum iniziando ad abbassarsi la zip con fretta putandoci gli occhi addosso. Arrossii all'idea di dovermi mettere a nudo davanti a persone mille volte più belle di me, con fisici perfetti e capelli sistemati. Cosi scossi semplicemente la testa con tanto di sospiri rassegnati dal ragazzo riccio accanto a me.

-Mikey, almeno tu. Non deludermi.- scongiurò il moro con un ciuffo decolorato mettendosi in ginocchio davanti a lui teatralmente giungendo le mani in segno di supplica.

-Lo sai che io non sono fatto per queste cazzate.-mormorò scazzato incrociando le braccia al petto, spostando lo sguardo altrove. Calum sbuffò sonoramente e lo spinse in acqua, sorprendono tutti. Vedemmo solo Calum rotolare a terra dal ridere e un Michael totalmente bagnato emergere dall'acqua infuriato. Cosi si allungò e fece cadere anche Calum in acqua.

-Non cambieranno mai quei due. Sono come dei fratelli rompicoglioni. Si danno fastidio e si fanno scherzi a vicenda ma si amano segretamente.-roteò gli occhi al cielo Ash facendoci ridere la scena di loro due che continuavano a insultarsi divertiti mentre si schizzavano l'acqua.

Ashton mi aveva detto di badare a Mikey mentre lui teneva sott'occhio Calum. Dopo che loro uscirono dall'acqua le nostre strade si erano separate. Michael, tutto bagnato e fradicio, mi aveva portato sulle scale di quella villa. Di chi era la festa? Nemmeno il nostro gruppo lo sapeva, sembra che imbucarsi alle feste sia un loro passatempo.

Clifford mi trascinò per mano al piano superiore mentre io sorseggiavo quel bicchiere di alcool che torturavo fra le dita ormai da un po'.

L'alcool mi ha sempre reso più audace, ma ogni cosa che dico la penso veramente. Non c'è capacità di mentire.

-Qui dovrebbe esserci un bagno..-mormorò fra se e se tendendo la mascella mentre scrutava dentro a ogni stanza con la porta aperta. Sotto i nostri piedi c'era un lungo tappeto rosso e peloso che iniziò a farmi ridere. Aiuto..

-Sei ubriaco, Hemmings?- chiese con tono divertito entrando in una stanza mollandomi un attimo la mano girandosi verso di me. Sbuffò nel vedermi fuori dalla porta e mi prese per un polso trascinandomi all'interno della stanza.

Mi prese per le spalle e mi fece sedere sul letto matrimoniale mentre io iniziavo seriamente a vedere tutto girare.

Michael sparì nel bagno e io mi sdraiai. In poche ore dal primo giorno di scuola dove non conoscevo nessuno sono passato ad essere a una festa con le persone più sconsigliate di questo mondo.

-A che pensi? Sei ubriaco non dovresti pensare.- ridacchiò silenziosamente Clifford rientrando in camera con un solo asciugamano attorno alla vita. Il mio sguardo cadde un po troppo in basso. I suoi fianchi a V facevano intravedere un po' di peluria...era un vero peccato che avesse l'asciugamano, ero stranamente curioso di sapere che cosa ci fosse sotto. Come quei bambini che cercano di capirci di anatomia.. La sua pelle pallida pareva cosi delicata e intoccabile. Di quelle bellezze che se le tocchi le rovini.

-A quanto sei bello.-mormorai senza ragione lucidamente. Secondo me la parola " bello " è nata insieme a lui.Stava giocando sporco, sa che gli ubriachi dicono sempre la verità.

Lui iniziò a fare un sorriso malizioso e si mise a cavalcioni su di me, con il suo asciugamano che minacciava di cadere. Mi alzai sui gomiti sentendo le palpebre pesanti. Ho bevuti solo due bicchieri...credo. Mi sento come alla mia prima sbronza. Uno schifo.

-Luke, vuoi divertirti per una notte? Io e te.- mormorò con voce leggermente rauca facendo scontrare le nostre fronti. Deglutii schiudendo le labbra alla vista delle sue cosi vicine e inumidii le mie perché all'improvviso sentivo tutto più secco.

-Intendi..farmi tuo?-

Si allontanò iniziando a ridere cosi forte che coinvolse anche a me. Scese dal letto ridendo ancora e io mi scordai il motivo per cui stavamo ridendo come ritardati.

Prese qualcosa da una tasca dei suoi jeans bagnati e sventolò una bustina ridacchiando ancora.

-Sei cosi attratto da me, Hemmings?-.


Calum rideva fra uno shot e l'altro assieme ad Ashton, anche se lui faceva finta di bere siccome doveva badare a tutti e guidare. Ma non importava se faceva finta, tanto Calum avrebbe scambiato perfino il più brutto della festa come una ragazza dalle curve formose e dai capelli profumati.

-Kiwi.-ridacchiò una ragazza alle sue spalle . Lui seguì con lo sguardo la sua voce trovandosi di fronte due enormi tette. Lui scoppiò a ridere con la grazia di un deficiente e il ragazzo accanto a se si colpì mentalmente imbarazzato dal suo amico.

-Oddio sei ubriaco? Dio mio, con chi me la sono fatta oggi..-commentò divertito accarezzandogli un bicipite muscoloso che usciva dalla stretta maglia aderente di Calum.

-Marie, lo guardi te? Devo cercare gli altri.-chiese Ash alzandosi per congedarsi ma la ragazza sbiancò.

-Tu come sai..-

-Stavo con Claire, ricordi?- sorrise il più innocentemente possibile e la piccoletta tese la mascella infuriandosi, stringendo i pugni lungo i fianchi. Era cosi dolce.

Pure Calum capì che qualcosa non andava in quell'atmosfera tesa.

-Cal, ti sei trovato una ragazza sbagliata. Andremo nei guai. E poi..- venne interrotto non appena Marie incollò le labbra su quelle della sua preda ubriaca. Il ragazzone decise di lasciar perdere mentre si metteva una mano in faccia dalla frustrazione.

Un sacco di guai avvennero, subito dopo. 

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Ciao! Spero che questo corto capitolo vi sia piaciuto. Potreste lasciarmi un piccolo voto? 
Anyway, sto andando un po' nel panico con questa ff. Le idee stanno esaurendo, quindi pensavo di prendere spunto da delle vecchie ff che avevo scritto tempo fa ma che non ho mai pubblicato. Magari faccio qualche OS .

Ora vi faccio qualche domandina: Cosa succederà? Guai di che tipo? Perchè c'è tensione fra Marie ed Ashton?  *ansia ansia ansia*

Nel prossimo capitolo ci sarà una grande discussione, liti e pianti. MUAHAHAHA... Sono parecchio annoiata capitemi.

Ve se ama, x.

Our Love is Bitter.|| Muke {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora