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Tutti entrano in casetta uno più nervoso dell'altro e la prima cosa che faccio e dirigermi nella stanza che condivido con  i tre ballerini fermando Dario prima che commetta l'errore più grande della sua vita.
«Li calmo io - lo rassicuro - poi potrai fare ciò che vuoi» gli dò le spalle e mi affaccio nella stanza notando un Mattia distrutto con Christian che cerca di trattenersi per il suo amico.
«Ehi» mormoro.
Mattia alza gli occhi verso di me poi si gira per asciugarsi le lacrime.
«Inutile che fai il macho, con me non funziona Matti. - gli dico chiudendo la porta - vuoi un abbraccio?» subito lui si fionda tra le mie braccia e ricomincia a singhiozzare.
«Va tutto bene Matti, stai tranquillo. Nessuno pensa che tu sia qui per i follower, neanche Raimondo, ne sono certa - gli sussurro in un orecchio mentre lui continua a tremare e piangere - Andrà tutto bene, te lo prometto.» gli carezzo i suoi capelli folti con una mano mentre l'altra la passo sulla sua schiena.
«Lo pensi davvero?»
«Ma certo stupido, non me lo devi neanche chiedere. Ora vai a lavarti la faccia su»
Lo guardo mentre entra nel bagno della stanza, poi mi giro, afferro la mano dell'altro ballerino e lo porto fuori.

Mi siedo su un divanetto e faccio segno al ragazzo di fare lo stesso.
«Parla, urla, piangi, ma sfogati Christian.»
E lui lo fa, grossi lacrimoni scendono sulle sue guance che lui prontamente asciuga con le maniche della felpa.
«No no - mi avvicino e fermo le sue mani - va bene piangere Christian. Vuoi anche tu un abbraccio?» E anche lui, come il suo migliore amico prima, mi stringe forte, quasi a farmi male. Questa volta però mi stringe la vita e nasconde la faccia nella mia spalla, mentre sono io a circondargli il collo e ad accarezzare i suoi capelli scuri.
«Nessuno si ricrederà su di te dopo questa cosa, né come persona né come ballerino, e Raimondo non ti caccerà dalla scuola, hai troppo talento per essere buttato fuori.» gli mormoro all'orecchio mentre passo le mani nel suo ciuffo per farlo tranquillizzare.
Si stacca dal mio abbraccio e io gli asciugo le lacrime con i pollici.
«Stai meglio adesso?». Lui annuisce.
«Grazie carotina» sorrido a quel nomignolo che non penso smetterà di usare.
«Come è che era? Non si ringrazia Christian - mi alzo - Forza che ti aspetto dentro.» Gli lascio un bacio sulla testa e rientro in casa.

La mia prossima missione è Luca.
Anche lui lo avvisto seduto sul divano sconsolato con le mani tra i capelli e l'aspirapolvere vicino, evidentemente era già al lavoro.
«Ehi Luchino - attiro la sua attenzione - come va?»
«Male, va male. Ho paura che con questo fatto di dover pulire sempre non riuscirò ad avere tempo per dedicarmi bene ai pezzi.»
«Tu ora stai tranquillo okey? Puoi studiare i pezzi tra le lezioni e la sera e pulire quando hai tanto tempo senza lezioni. E poi io ti aiuterò quando avrò tempo.»
«Davvero mi aiuterai? - mi guarda fisso con uno sguardo diffidente - Non è che mo lo dici e dopo non lo fai?»
«Te lo prometto Luca. Ora su, alzati e mettiti al lavora.» aggiungo un po' di vivacità all'ultima frase.
«Hai ragione. Grazie Olly, mi hai salvato» ride andandosene con l'aspirapolvere.

E ora manca solo Albe.
Mi avvio verso la sua stanza, da dove tutti sono usciti precedentemente, probabilmente stavano discutendo.
Ritrovo anche lui con le mani tra i capelli biondi mentre Serena, la sua fidanzata, gli accarezza la schiena dolcemente.
«Ehi, come va qui?» domando.
«Se sei venuta qui per farmi la ramanzina puoi anche uscire» risponde Albe.
«Albe!» sento la ballerina fargli notare che ha sbagliato.
«Alberto! Guardami qua. - lo sgrido. Una cosa che non sopporto è quando la gente mi manca di rispetto - Uno non mi trattare così, sono venuta solo a chiedere come stavi. Punto due, tu sai già di aver sbagliato, come ha sbagliato anche Alex a pararsi il culo così, quindi non serve che ti faccia alcuna ramanzina.»
«Scusa, sono solo nervoso.»
«Forza, qual è il problema?» chiedo sviando la conversazione.
«So di aver sbagliato. So che avrei dovuto sistemare la stanza e so che avrei dovuto prendermi le mie colpe sin da subito, so di aver sbagliato. E mi prendo il mio provvedimento senza repliche.»
«Solo che?» mi appoggio allo stipite della porta.
«Solo che... mi dà fastidio aver sbagliato. E poi mi dà fastidio che tutti mi attacchino.»
«Anche loro sono nervosi. Hanno sbagliato anche loro, ma ora non ti devi disperare per questa cosa che è successa.» prende parte alla conversazione Serena.
«Serena ha ragione. Sei umano Alberto, capita di sbagliare. E non sei cattivo, lo hai fatto in buona fede, lo sappiamo noi, lo sa Anna e lo sa il pubblico. - mi avvicino e gli scompiglio i capelli - Ora io vado, okey? Se hai bisogno di me sono qua in giro.» Saluto anche Serena e esco dalla stanza.

***

Chiedo alla produzione di poter utilizzare una saletta per provare il mio pezzo per la gara cover che farò in puntata.
«Ehi carotina - mi raggiunge un Christian sorridente con il borsone in spalla - dove vai?»
«A provare, tu?»
«Allora andiamo assieme?- è tornato il ragazzo impacciato e balbuziente dei primi giorni. - Se ti va.» Annuisco, allora lui mi circonda le spalle con un braccio e ci dirigiamo verso gli studi.
«In che sala sei?» mi chiede.
«La otto, perché?»
«Perché quando ho finito vengo a vedere a che punto sei.» si gratta la nuca con imbarazzo.
«Va bene, a dopo.» lo saluto e mi dirigo con gli spartiti in sala.

Sto provando questa canzone da ore e mi sto pentendo di aver scelto proprio questa. È totalmente fuori dal mio stile.
All'ennesimo sbaglio nella ritmica sbuffo, rimetto il microfono sull'asta e appoggio la fronte su di esso.
Sbuffo di nuovo mentre faccio ripartire la canzone. Sento la porta aprirsi e stoppo la base.
«Ah sei tu.» vedo Christian con il suo grosso borsone entrare nella sala.
«Ti disturbo?»
«No tranquillo, almeno mi distraggo. Questa canzone non mi viene per nulla.»
«E perché?»
«È totalmente fuori dal mio stile. La ritmica di questa canzone non è nelle mie corde. Mi chiedo perché io la abbia scelta.»
«Vedrai che riuscirai a farla, ma io proprio non saprei come aiutarti. - stiamo in silenzio qualche minuto, mentre io leggo gli spartiti e lui riflette su non so che cosa, poi improvvisamente si alza - Aspettami qui, arrivo subito con la tua soluzione.» e corre fuori come un razzo.
Io sospiro
Questo ragazzo è proprio strano eh


spazio autrice
altro capitolo, questo racconta un po' di come è fatta la nostra amata Olly, empatica, altruista e con le sue difficoltà.
Chri imbarazzato is back!!!
Amo questa versione di lui e spero che piaccia anche a voi.
Consigliatemi qualche soprannome per lui tipo "carotina" perché non mi vengono in menteeeee.
Un kiss
Boba





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