CIRO
Continuo a mantenere la calma, respiro dopo respiro per far sparire la rabbia. Papà mi ha appena chiamato e solo una cosa vorrà sapere: se la ragazza è morta.
Invece, il viso spaventato di lei è impresso nella mia mente, avevo solo il compito di ucciderla. Mi sono ritirato indietro e non ho sparato, cosa mi sta succedendo?
Rosa viene verso di noi, probabilmente da parte di nostro padre. Dalla sua espressione non porta nulla di buono.
« Venite, vuole vedervi » dice e aggiungendo: « è parecchio arrabbiato ».
Seguito da Edoardo, Totò, Gaetano e Milos, andiamo da mio padre, ma gli ho spiegato che non dovevano parlare di ciò che è successo ieri sera.
Seduto con in parte i suoi uomini, mi guarda e leggo sul suo sguardo la rabbia e il fuoco nelle pupille.
Mi siedo di fronte a lui, mentre i ragazzi restano in piedi dietro di me.
« Allora Ciro » dice, sento già la tensione « l'hai uccisa » prima di rispondere noto Rosa venire e posizionarsi accanto a lui.
« No » dico mentendo « sono scappati appena hanno sentito gli spari » nessuna risposta, si alza dal suo posto e butta una sedia - qualunque - violentemente, che rimbalziamo tutti dal nostro posto.
« Papà...» non mi lascia finire che si accanisce verso di me.
« Dovevi fare una cosa, una » urla a pochi centimetri dal mio viso « cosa fai? Mandi tutto a puttane » dice ritornando al suo posto.
« Se mi dai un'altra possibilità, magari...» nemmeno qui mi lascia parlare, zittendomi mettendo la mano davanti.
« Stiamo cercando di prenderci tutta Napoli, stiamo cercando di eliminare qualsiasi cosa possa ostacolarci » dice « loro figlia per noi resta comunque una minaccia, dobbiamo prenderci il territorio dei Battaglia, che adesso è in mano ai Di Salvo » facendo una pausa « quella ragazza è protetta da loro, ma se la uccidiamo, potremmo poi eliminare anche loro e fino al quel punto avremmo ogni cosa, tutta la città sarà dei Ricci ».
Abbiamo un solo obbiettivo: conquistare tutta Napoli.
« Ciro fai quello che devi fare » aggiunge infine papà e annuisco.
PENELOPE
Ezio continua a fare su e giù per la stanza, il che mi fa venire solo il nervoso. È arrabbiato con me, con i Ricci...insomma lui è sempre arrabbiato per ogni cosa.
Solo che la mia mente è dall'altra parte del mondo, penso a quel ragazzo con la pistola puntata su di me, fino a graziarmi e risparmiarmi la vita.
Ma perché proprio io? Il fatto che lui sia il figlio di un boss potente, è saputo da tutta Napoli, cosa lo abbia portato a fare una cosa del genere, mi resta il dubbio. Nulla si fa per un giusto motivo.
« Senti Ezio hai rotto il cazzo » dico andando fuori dalla stanza, perché mi sento soffocare « sono viva e se mi aveste dato ascolto magari tutto questo non sarebbe successo » sbuffo.
« Ti ascolti? La fuori ogni giorno sei in pericolo, sei la mira di chiunque » dice prendendomi dal braccio, facendomi anche male « tu sei una Battaglia, la tua famiglia era ed è la più potente, hai il sangue di tuo padre » alzo gli cielo, fare un paragone con mio padre è una cosa che non mi piace, e nel momento in cui deciderò di essere come la mia famiglia mi riprenderò tutto ciò che mi hanno sottratto, o per meglio dire chi mi ha sottratto tutto.
È più forte di me la voglia che ho vendicarmi, ma non posso, perché so che è sbagliato. Però quando lo scoprirò non esiterò a uccidere l'assassino.
« Ezio » lo chiamo per avere la sua attenzione « guardami, secondo te non ho voglia di riprendermi indietro tutto quello che mi hanno preso? Perché vivo con il dolore e non facile ok? » prendo la giacca ed esco seguita da lui.
« Vengo con te, ho da fare » annuisco pur di non sentire storie, ma comunque starà per vendere qualche chilo di quella roba.
***
Guardo altrove, vedere spacciare non mi interessa, perciò mi allontano da loro e vado vicino al muro, appoggio le mani e guardo il mare.
Sospiro e rifletto sulla mia famiglia, sono sempre stata accanto a mio padre, in ogni cosa. Pensando di prendere il suo posto e magari diventare la madrina - come nei film - ma allo stesso mi sono tenuta anche lontano. Non ero certa e adesso ne ho la certezza, dovrò guardami le spalle sempre, oppure mi troverò la morte e questa volta per davvero.
Alcune voci mi distolgo dai pensieri, girandomi noto lui, il quale si avvicina.
« Mi riconosci? » dice e un attimo dopo anche gli altri ragazzi mi circondano.
« Certo, l'angelo della morte » dico sarcasticamente, incrociando le braccia al petto.
« Ragazzina non scherzare » dice mentre si avvicina e ci ritroviamo a pochi passi.
« Hai ragione, sei Ciro Ricci, chi se no » dico facendo un giro intorno a lui « be'... vuoi riprovare a uccidermi? » lo provoco, ieri ero debole, ma adesso sono la stronza di sempre.
« Non p-r-o-v-o-c-a-r-m-i » dice a denti stretti, rimango impassibile, lo guardo dall'alto in basso.
È fortunato solo ad essere bello, ma non farà per me, non dopo che ha cercato di uccidermi. Il mio futuro assassino, prende la pistola e mi allarmo.
La punta e prendo la sua mano, spara in alto, li prendo la pistola e sparo a uno dei ragazzi, liberandomi di loro, che urla dal dolore e scappo.
Ancora altri spari e purtroppo ne becco uno alla spalla, ma continuo a correre senza dare troppo attenzione al dolore che provo.
Arrivo da Ezio, sanguigno sempre di più e dico : « dobbiamo andare via » dico prendendolo per il braccio.
***
In ospedale mi curano la spalla, mi maledico per essermi allontanata da Ezio. Carmine viene vicino a me e inizia anche lui a farmi la ramanzina.
« Cosa credi di fare » dice, ma almeno non urla o si arrabbia, forse solo un po'.
« Sono andata incontro alla morte, ecco so fatto » dico secca, mi trattano come se fossi una bambina.
« Incontro alla morte? » scosse la testa, deludere Carmine non mi piace, è come un fratello « lo sai che ti voglio bene » annuisco « non sopporterei l'idea di non averti accanto, soprattutto morta ».
Non parlo, mi limito a guardare fuori dalla finestra. Cosa farò adesso, come potrà risolversi questa situazione? Arrendedomi?
© TUTTI I DIRITTI RISERVATI
SPAZIO AUTRICE:
Nuovo capitolo! Ed è solo l'inizio di un amore pieno di odio.
Fatemi sapere cosa ne pensate.Al prossimo capitolo!
STAI LEGGENDO
DINASTIE || Ciro Ricci
Fanfiction©️ COPYRIGHT Il potere a Napoli è diviso da tre famiglie: Battaglia, Di Salvo e Ricci. L'erede della prima fazione porta il nome di Penelope Battaglia. A sconvolgere gli equilibri sarà la tragica morte dei suoi genitori. Dunque la giovane verrà ac...