2 - Mi riconosci?

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CIRO

Continuo a mantenere la calma, respiro dopo respiro per far sparire la rabbia. Papà mi ha appena chiamato e solo una cosa vorrà sapere: se la ragazza è morta. 

Invece, il viso spaventato di lei è impresso nella mia mente, avevo solo il compito di ucciderla. Mi sono ritirato indietro e non ho sparato, cosa mi sta succedendo?

Rosa viene verso di noi, probabilmente da parte di nostro padre. Dalla sua espressione non porta nulla di buono.

« Venite, vuole vedervi » dice e aggiungendo: « è parecchio arrabbiato ».

Seguito da Edoardo, Totò, Gaetano e Milos, andiamo da mio padre, ma gli ho spiegato che non dovevano parlare di ciò che è successo ieri sera. 

Seduto con in parte i suoi uomini, mi guarda e leggo sul suo sguardo la rabbia e il fuoco nelle pupille.

Mi siedo di fronte a lui, mentre i ragazzi restano in piedi dietro di me. 

« Allora Ciro » dice, sento già la tensione « l'hai uccisa » prima di rispondere noto Rosa venire e posizionarsi accanto a lui. 

« No » dico mentendo « sono scappati appena hanno sentito gli spari » nessuna risposta, si alza dal suo posto e butta una sedia - qualunque - violentemente, che rimbalziamo tutti dal nostro posto. 

« Papà...» non mi lascia finire che si accanisce verso di me.

« Dovevi fare una cosa, una » urla a pochi centimetri dal mio viso « cosa fai? Mandi tutto a puttane » dice ritornando al suo posto.

« Se mi dai un'altra possibilità, magari...» nemmeno qui mi lascia parlare, zittendomi mettendo la mano davanti. 

« Stiamo cercando di prenderci tutta Napoli, stiamo cercando di eliminare qualsiasi cosa possa ostacolarci » dice « loro figlia per noi resta comunque una minaccia, dobbiamo prenderci il territorio dei Battaglia, che adesso è in mano ai Di Salvo » facendo una pausa « quella ragazza è protetta da loro, ma se la uccidiamo, potremmo poi eliminare anche loro e fino al quel punto avremmo ogni cosa, tutta la città sarà dei Ricci ».

Abbiamo un solo obbiettivo: conquistare tutta Napoli. 

« Ciro fai quello che devi fare » aggiunge infine papà e annuisco. 

PENELOPE

Ezio continua a fare su e giù per la stanza, il che mi fa venire solo il nervoso. È arrabbiato con me, con i Ricci...insomma lui è sempre arrabbiato per ogni cosa. 

Solo che la mia mente è dall'altra parte del mondo, penso a quel ragazzo con la pistola puntata su di me, fino a graziarmi e risparmiarmi la vita. 

Ma perché proprio io? Il fatto che lui sia il figlio di un boss potente, è saputo da tutta Napoli, cosa lo abbia portato a fare una cosa del genere, mi resta il dubbio. Nulla si fa per un giusto motivo. 

« Senti Ezio hai rotto il cazzo » dico andando fuori dalla stanza, perché mi sento soffocare « sono viva e se mi aveste dato ascolto magari tutto questo non sarebbe successo » sbuffo. 

« Ti ascolti? La fuori ogni giorno sei in pericolo, sei la mira di chiunque » dice prendendomi dal braccio, facendomi anche male « tu sei una Battaglia, la tua famiglia era ed è la più potente, hai il sangue di tuo padre » alzo gli cielo, fare un paragone con mio padre è una cosa che non mi piace, e nel momento in cui deciderò di essere come la mia famiglia mi riprenderò tutto ciò che mi hanno sottratto, o per meglio dire chi mi ha sottratto tutto. 

È più forte di me la voglia che ho vendicarmi, ma non posso, perché so che è sbagliato. Però quando lo scoprirò non esiterò a uccidere l'assassino. 

« Ezio » lo chiamo per avere la sua attenzione « guardami, secondo te non ho voglia di riprendermi indietro tutto quello che mi hanno preso? Perché vivo con il dolore e non facile ok? » prendo la giacca ed esco seguita da lui. 

« Vengo con te, ho da fare » annuisco pur di non sentire storie, ma comunque starà per vendere qualche chilo di quella roba. 

***

Guardo altrove, vedere spacciare non mi interessa, perciò mi allontano da loro e vado vicino al muro, appoggio le mani e guardo il mare. 

Sospiro e rifletto sulla mia famiglia, sono sempre stata accanto a mio padre, in ogni cosa. Pensando di prendere il suo posto e magari diventare la madrina - come nei film - ma allo stesso mi sono tenuta anche lontano. Non ero certa e adesso ne ho la certezza, dovrò guardami le spalle sempre, oppure mi troverò la morte e questa volta per davvero.

Alcune voci mi distolgo dai pensieri, girandomi noto lui, il quale si avvicina. 

« Mi riconosci? » dice e un attimo dopo anche gli altri ragazzi mi circondano. 

« Certo, l'angelo della morte » dico sarcasticamente, incrociando le braccia al petto. 

« Ragazzina non scherzare » dice mentre si avvicina e ci ritroviamo a pochi passi. 

« Hai ragione, sei Ciro Ricci, chi se no » dico facendo un giro intorno a lui « be'... vuoi riprovare a uccidermi? » lo provoco, ieri ero debole, ma adesso sono la stronza di sempre. 

« Non p-r-o-v-o-c-a-r-m-i » dice a denti stretti, rimango impassibile, lo guardo dall'alto in basso. 

È fortunato solo ad essere bello, ma non farà per me, non dopo che ha cercato di uccidermi. Il mio futuro assassino, prende la pistola e mi allarmo. 

La punta e prendo la sua mano, spara in alto, li prendo la pistola e sparo a uno dei ragazzi, liberandomi di loro, che urla dal dolore e scappo. 

Ancora altri spari e purtroppo ne becco uno alla spalla, ma continuo a correre senza dare troppo attenzione al dolore che provo.

Arrivo da Ezio, sanguigno sempre di più e dico : « dobbiamo andare via » dico prendendolo per il braccio. 

***

In ospedale mi curano la spalla, mi maledico per essermi allontanata da Ezio. Carmine viene vicino a me e inizia anche lui a farmi la ramanzina. 

« Cosa credi di fare » dice, ma almeno non urla o si arrabbia, forse solo un po'. 

« Sono andata incontro alla morte, ecco so fatto  » dico secca, mi trattano come se fossi una bambina.

« Incontro alla morte? » scosse la testa, deludere Carmine non mi piace, è come un fratello « lo sai che ti voglio bene » annuisco « non sopporterei l'idea di non averti accanto, soprattutto morta ». 

Non parlo, mi limito a guardare fuori dalla finestra. Cosa farò adesso, come potrà risolversi questa situazione? Arrendedomi?

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SPAZIO AUTRICE:

Nuovo capitolo! Ed è solo l'inizio di un amore pieno di odio.
Fatemi sapere cosa ne pensate.

Al prossimo capitolo!

DINASTIE || Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora