5 - Avrò la mia vendetta, questa è una promessa

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PENELOPE

« Vorrei fare un brindisi per mia figlia » dice mio padre « futura erede dei Battaglia » aggiunge alzando il calice, mentre gli altri fanno lo stesso. 

« Futura erede, eh? » dice Carmine « avrai tutta Napoli » dandomi una leggera spinta, scherzosamente. 

« Be'...sono la figlia del boss, no? » dico girandomi verso di lui, guardandolo. 

« Si ma...sai che questa vita è pericolosa...» fa una pausa «...non voglio perderti ». 

« Non mi perderai stupido, infondo ho solo quattordici anni » dico posando la mano sul suo braccio « sei come un fratello per me » lo abbraccio, prima di raggiungere i mei genitori. 

Quando gli raggiungo mi metto in mezzo a loro, due camerieri portano la torta poggiandola sul tavolo. Accendono le candeline, chiudo gli occhi ed esprimo il desiderio, subito dopo soffio. Tutti applaudono, il ragazzo estrae il coltello per tagliare la prima fetta che va a me e poi tocca ai miei amici. 

« Signore...» dice Ezio avvicinandosi a noi « ci stanno attaccando » aggiunge e iniziano a sentirsi degli spari, tutto accade in fretta e confuso. 

Degli uomini coperti dal passamontagna neri sparano, le persone scappano, alcuni vengono uccisi senza via di fuga. 

« Carmine, prendi Penelope e portala via » dice mio padre, il cuore batte per la paura, mentre mia madre mi tiene. 

« No, non voglio lasciarvi » dico, mamma mi gira trovandomi il suo viso vicino al mio. 

« Ascolta tuo padre, adesso vai » dice, ma continuo a scuotere la testa, non volevo andare, non volevo stare lontana da loro. 

« Andiamo Penelope » Carmine mi affera portandomi via, entrando poi in casa. 

« Lasciami, lasciami ho detto » dico cercando di liberarmi dalla sua presa. 

« Penelope » afferandomi « dobbiamo andare, sono sicuro che riusciranno a scappare ». 

« No » dico, a passo svelto - ignorando le urla di Carmine - raggiungo lo studio di mio padre, dove con fortuna gli trovo. 

« Penelope ti avevo detto di stare con Carmine » dice mio padre, ma non mi importa. 

« Carmine dov'è » chiede Wanda preoccupata, talmente presa dalla paura mischiata alla rabbia, che sinceramente non so nemmeno se mi ha seguita. 

« Non lo so » dico guardando verso il basso, lasciarlo solo è stato da stupidi. 

« Ezio va a cercare tuo fratello » ordina Wanda, mentre l'altro esce dalla stanza alla ricerca di Carmine. 

« Verrai con noi » dice papà ormai arreso all'idea di dividere le strade « Wanda raduna tutti i tuoi uomini e fai in modo che non ci raggiungono » così usciamo dalla stanza. 

Stretta a mia madre, ci dirigiamo fuori, senza che qualche uomo ci possa vedere. 

« Sono stati loro » dice mia madre, guardando mio padre. 

« Probabile, ma non avranno i nostri territori » dice « la guerra è cominciata » aggiunge, per la paura il cuore continua a battere, cosa vuol dire che la guerra è cominciata? 

Appena mettiamo piede fuori, ci troviamo molti uomini armati puntandoci la pistola. Mio padre mi spinge dentro ritrovandomi tra le braccia di Carmine, quando sento due spari. Vedo cadere papà e poi mamma, vedo tutta la scena ma non l'uomo che gli spara. Vorrei andare da loro, ma il mio caro amico mi trattiene portandomi lontano. So solo che le voci dei miei non le ho più sentite e ciò mi fa pensare al peggio. 

DINASTIE || Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora