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"𝘪𝘯 𝘶𝘯 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘶𝘯𝘲𝘶𝘦
𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘢𝘯𝘥𝘳𝘢̀ 𝘢 𝘱𝘰𝘴𝘵𝘰"

sono scossa dal comportamento di ciro e per colpa sua non riesco a chiudere occhio, che cazzo vuole da me, perché io ha 300 puttane attorno vada da loro. aaaaaaaah non c'è la faccio più sto scoppiando, non lo faccio vedere ma sta situazione mi sta ammazzando.

Liz: buongiorno bambole, avete dieci minuti per prepararvi e scendere in sala mensa

sono stata svegliata di merda, ho 3 ore di sonno e mi viene pur era sboccare, ottimo risveglio direi.

mi preparo e aspetto candies per scendere.

Candies: ammo ti vedo strana

Lola: lascia sta sta notte non ho chiuso occhio

Candies: vabbè non che in generale tu abbia mai fatto notti tranquille

Lola: non ma sta notte però primo zero, bha che mi sta succedendo

Candies: questo posto manda a puttane il cervello di tutti, tranquilla ammo

finiamo la colazione e usciamo in giardino per l'ora d'aria, con il risveglio di merda di sta mattina volevo stare solo tranquilla, e ci riuscì fino a quando non ho visto quegli occhi nero pece che mi fissavano, no eh non anche oggi. mi alzo e mi sposto di panchina, cosa che fecero anche tutte le altre, compresa desi che lo fece a mal in cuore perché stava parlando con tano. eppure mi giro e vedo che lui mi sta ancora guardando, stavo per andare a fare su un casino quando arriva il comandante.

Comanda: lola ci sono visite

Lola: arrivo

guardò candies stranita che con un cenno del capo mi incita ad andare, seguo il comandante fino alla sala colloqui e quando varco la soglia vedo sofia.

il mio cuore si scongela per un attimo e le corro in contro per abbracciarla.

Lola: ciao amore mij

Sofia: che bello sentire la tua voce

ci sediamo e noto che ha i segni dei capillari rotti sotto gli occhi.

Lola: che succede stellì

Sofia: da quando non ci sei più le cose là fuori stanno andando tutte a puttane

Lola: stellì non ti preoccupare che quando meno te lo aspetti, proprio in un giorno qualunque tutto andrà a posto

Sofia: quando esci?

Lola: non lo so, spero presto, molto presto

Sofia: tata, puoi non dire alla mamma che sono stata qua

Lola: non lo sa?

Sofia: no, dice di non vederti fino a quando non vorrai tu.

mamma aveva capito che stavo crollando, e che se gli altri mi avrebbero vista così, soprattutto sofia, sarebbero crollati pure loro

Lola: va bene stellì ma per favore, ascolta la mamma è non venire fin quando non vorrò io

Sofia: va bene tata, però promettimi che quando vorrai vedere qualcuno io sarò la prima

dice con voce singhiozzante

Lola: certo vita mij, ora vai, ti amo assaij

ci diamo un ultimo abbraccio e mi allontano dalla sala colloqui, il mio cuore è in pezzi, non era ciò che volevo ma era il meglio per lei, non deve vedermi così.

vado in bagno per cercare di calmarmi fino a che sento qualcuno entrare.

X: lola che cazzo fai

tempo al tempo||ciro ricciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora