Angolo Autrice
Ho aggiornato finalmente!!! Con molte difficoltà ma ce l'ho fatta! Mi scuso per l'attesaComunque prima di iniziare il capitolo volevo chiedervi...
Come immaginate che sia la vita di Matthew King??
Sono curiosa di saperlo come la pensate voi!!!Ora mi dileguo!!
Buona lettura!!~•~
Appena era arrivato a Voice's House la prima cosa che Matthew King aveva notato era che la camera in cui si trovava era molto differente da quella che aveva nella sua casa in Australia. La sua camera originale non aveva niente che potesse dire che quella camera era effettivamente sua, aveva solo un letto, un scrivania, un armadio e una libreria però nessuno di questi erano personalizzati, solo la libreria era piena di libri che aveva comprato o scolastici dalla copertina scura. Matt non aveva la camera così perché era un suo desiderio ma semplicemente perché i suoi genitori glielo avevano imposto, erano molto severi e quindi non erano d'accordo sull'avere la camera da letto personalizzata. Anche in giro per casa non c'era nessuna foto della sua famiglia. Sembrava che quella casa fosse disabitata, per questo non invitava mai i suoi amici.
La stanza di Voice's House, invece era... bellissima e originale. Erano le uniche parole che li venivano in mente. Quella camera aveva un letto la cui coperta era decorata con un cielo stellato, alle pareti erano appesi dei poster con i suoi gruppi di cantanti preferiti. La libreria era stupenda! Matt appena si era svegliato era rimasto letteralmente due ore a guardarla a bocca aperta come un bambino guarderebbe un giocattolo che avrebbe sempre voluto avere. La libreria occupava una parete intera, era piena zeppa di libri di ogni genere e forma; ma sopratutto di ogni colore. Solo quella libreria esprimeva a Matt un senso di libertà molto forte e un senso di... vita. Tutta quella stanza irradiava vitalità. Matt avrebbe voluto vivere lì per sempre.
Pochi giorni dopo che era venuto a conoscenza di chi altro alloggiasse in quella strana ma stupenda casa aveva trovato Alastair seduto per terra sotto una finestra, in biblioteca, a leggere tranquillamente. "Ciao" aveva detto dolcemente. Alastair aveva chiuso di botto il libro e stava per nasconderlo, come comandato da una forza esterna quando lo vide e borbottò: "Ciao"
A Matt quel ragazzo lo aveva subito incuriosito e voleva conoscerlo. Però ogni volta che cercava di parlare con lui, Alastair fuggiva o stava in silenzio perché c'erano anche gli altri ragazzi. "Che leggi?" gli chiese accucciandosi al suo fianco.
Alastair gli mostrò la copertina blu, un po' in imbarazzo. "L'ultima notte della nostra vita" lesse Matt. "L'ho letto anche io! È stupendo! Però il finale mi ha fatto piangere davvero, non me lo aspettavo. Tu che ne pensi di questo libro?"
"Oh... ecco... io non lo hai letto questo libro" disse Alastair arrossendo. "A casa mia non potevo leggere queste cose. Lui voleva che leggi libri che avessero un senso magari su sfondo storico o qualcosa sulla religione... e che non avessero dei protagonisti.. come questi..."
"Chi non voleva che li leggessi?" chiese Matt gentilmente. Alastair mormorò qualcosa a voce talmente bassa che l'australiano non capì. "Non ho capito, scusami"
"Mio padre" ripetè Alastair con un tono di voce un pochino più forte. A Matt si strinse il cuore. Che padre era uno che obbliga il figlio a leggere determinati libri? E che non poteva scegliere i generi che voleva?
"Se ti consola io i libri come L'Ultima Notte della Nostra Vita prima li leggevo in segreto" cercò di consolarlo Matt. "Ora invece ho due mensole piene di quelli"
Sulla labbra di Alastair comparve un sorriso.
Matt sorrise al ricordo. Era terribilmente carino quando sorrideva in quel modo imbarazzante. Si sentiva già in sintonia con Alastair, gli piaceva i suoi marroni, la sua pelle color cioccolato...
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La Casa Della Voce [sospesa]
Fantasy[sospesa] Da un secolo a questa parte a Capodanno, cinque ragazzi spariscono nel nulla: nessuno sa dove vanno e cosa fanno. Tutti però sanno che uno non torna mai indietro e che i cinque ragazzi non si ricordano niente dell'anno appena trascorso in...