Blossom, Simba e Monky, i tre Spiriti Guida rispettivamente di Jen, Will e Matt, stavano giocando sul letto della ragazza tra di loro quando a un certo punto tutti e tre gli animaletti drizzarono le orecchie, sull'attenti, come se ascoltassero qualcosa che l'orecchio umano non avrebbe potuto captare.
Blossom si alzò e volò davanti ai ragazzi dopodiché disse, con un tono che ricordava terribilmente quello della Voce: "Venite tutti e cinque in sala da pranzo subito. Iniziano le Presentazioni!"
Jen si era dimenticata che avrebbe dovuto iniziare lei le presentazioni. Era troppo concentrata nella lettura del giornale e a pensare a come aveva lasciato tristemente sua sorella e sua madre, e quale brutto e crudele passato aveva vissuto Alastair che si era ricordata della presentazione e lei ovviamente non sapeva che dire.
Visto che Jen guardava il panda con gli occhi sbarrati e sembrava aver perso l'uso della parola, Will disse: "Grazie mille, Blossom. Simba!" il leoncino drizzò le orecchie. "Andiamo in cucina"
"Vieni Monky!" disse Matt battendo le mani. La scimmietta si alzò, diede uno spintone a Simba che cadde giù dal letto con un piccolo tonfo e andò da Matthew ridendo.
"Birbante sempre a fare scherzi!" la rimproverò ridendo mentre prendeva il giornale.
"Sono una scimmia che ti aspettavi che stessi sempre severa? Devo darti consigli non il buon esempio" rispose Monky.
"Vado da Alastair. Vi aspettiamo giù!" disse Matt. Ragazzo e Spirito Guida uscirono.
Will si girò verso Jen che nel mentre si era seduta sulla sedia girevole con la testa fra le mani. "Ehi" le disse mettendole le mani sulle spalle. "Perché sei preoccupata?"
"Devo fare la Presentazione" disse Jen punto lo sguardo nel suo.
"Allora? Di cosa hai paura?"
Jen stette zitta. "Di non sapere che dire. Di stare in silenzio tutto il tempo. Di annoiarvi... vuoi che vada avanti?"
"No" rispose Will facendo una piccola risata. "Non ci annoierai sta tranquilla, e poi La Voce ha detto che quanto tutti finiremo le Presentazioni ci sarà una sorpresa"
Jennifer sorrise. "Secondo te cosa sarà?" chiese eccitata, adorava le sorprese l'unico problema però era che in un modo o in un altro riusciva sempre a scoprire cos'era anche se non lo avrebbe voluto. Sperava che almeno questa rimanesse una sorpresa vera e propria.
"Non lo so. Però penso che sia qualcosa vecchio stile" rispose Will sorridendo e facendo alzare Jen "in fondo La Notte Del Giudizio è vecchia di oltre un secolo!" Jen rise
Will le aveva fatto ritornare il buon umore, grazie all'idea che alla fine ci sarebbe stata una sorpresa. Uscirono dalla camera e andarono verso la cucina, ai piani inferiori.
Jen adorava Voice's House anche se si trovava li da neanche un mese si sentiva... a casa. Si sentiva accolta ma sopratutto si sentiva bene. Con se stessa e con il mondo che la circondava. A Voice's House poteva essere se stessa, poteva parlare di tutto quello che voleva senza che nessuno si annoiasse visto che tutti e cinque coltivavano le stesse passioni. Certo, ognuno aveva un passato diverso magari più allegro o più triste ma secondo Jen era proprio questo ad unirli: tutti e cinque si erano avvicinati alla lettura a causa di un fatto avvenuto nel passato e questo li rendeva più simili di quanto si sarebbe potuto pensare.
Finalmente arrivarono. La porta della sala da pranzo era chiusa Will l'aprì. La sala da pranzo era una stanza non tanto grossa composta da un tavolo in legno con cinque sedie posto parallelo al muro. Il pavimento era in parquet. Le pareti erano color marrone chiaro con le finestre strette e lunghe da cui filtrava una bella luce del sole che cadeva direttamente sul tavolo dove si erano già accomodati Matthew e Alastair uno davanti all'altro. Gli Spiriti Guida si radunarono tutti insieme al centro del tavolo. Appena Jen entrò vide che al posto di capotavola più lontano non c'era una sedia ma una sbarra di metallo da cui era appesa la tv dove, Jen ormai ci aveva fatto l'abitudine, svettava la maschera della Voce.
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La Casa Della Voce [sospesa]
Fantasy[sospesa] Da un secolo a questa parte a Capodanno, cinque ragazzi spariscono nel nulla: nessuno sa dove vanno e cosa fanno. Tutti però sanno che uno non torna mai indietro e che i cinque ragazzi non si ricordano niente dell'anno appena trascorso in...