Capitolo 14~ Dubbi

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Matthew e Alastair stavano ai lati più nascosti della sala con in mano un bicchiere di champagne ciascuno, anche se Al non aveva mai bevuto prima d'ora e appena aveva assaggiato lo champagne aveva fatto una smorfia che aveva fatto scoppiare a ridere Matt talmente tanto che si era dovuto tenere stretto la pancia e alla fine gli era venuto il singhiozzo.

Fino a due minuti prima avevano ballato a ritmo della musica - possibilmente un valzer, visto che prevedeva il minimo contatto -  e si erano divertiti tantissimo. Alastair ci aveva messo un po' di tempo a fidarsi di Matt però alla fine ci era riuscito e si era lasciato andare. Si era scoperto che era anche bravo, se non pensava agli occhi della gente intorno a sé.

A Matthew faceva tenerezza per Alastair tutto questo era nuovo, certo anche per gli altri lo era. Però per Al lo era molto di più visto che non era mai andato da nessun'altra parte oltre la scuola e casa sua. Non si era mai divertito così tanto in tutta la sua vita e aveva intenzione di divertirsi ancora di più. Al aveva intenzione di cambiare, di non avere più paura.

Le persone che li guardavano pensavano che quei due erano due ragazzi normali senza nessun passato particolare alle spalle ma semplicemente due ragazzi che si vogliono divertire e che stanno scoprendo pian piano i loro sentimenti. 

Poi entrambi videro quello che aveva visto Jen: William e Katrina che si stavano baciando appassionatamente.

"Peccato" disse Matt girando il contenuto del bicchiere, sembrava sinceramente dispiaciuto. "Credevo che Will si mettesse con Jen ce li vedevo molto bene insieme."

"Povera Jen" mormorò Alastair triste. Era una persona molto empatica lui: se qualcuno soffriva anche lui stava male.

Alastair guardò William e Katrina che si stavano ancora baciando e notò una cosa molto importante.

Stava per dirlo a Matt quando questo disse, accarezzandoli un braccio e facendoli dimenticare il particolare: "Tranquillo, cioccolatino"

"C-come mi hai chiamato?" chiese perplesso l'indiano del nome che gli aveva affibbiato l'altro. 

L'australiano lo ripetè con voce dolce: "Cioccolatino" Alastair arrossì, due chiazze rosse coprirono le sue guance. "Al lampone" aggiunse sorridendo.

"Tu, allora, bianco" disse allora Alastair molto imbarazzato guardandolo di sfuggita.

"Esatto!" Esclamò Matt. Aveva capito il gioco Al, si stava lasciando andare, stava riuscendo ad aprirsi. Matt di questo era molto contento.

Risero, una risata sincera partita da entrambe le parti.

Loro due erano due opposti. Il bianco e il nero. La gioia e il dolore...

Il cioccolato bianco e quello al latte.

~•~

Erano passati due giorni dal Gala di Prestazione. Due giorni in cui Jen non era uscita dalla sua stanza - tranne per andare a mangiare dopo che tutti avevano già finito di modo tale da non incontrare nessuno e per fare scorta di nuovi libri da leggere che finiva subito non avendo nient'altro da fare.

Due giorni in cui era rimasta a pensare al perché di tutto quello che aveva visto e udito.

Due giorni in cui aveva iniziato a capire i suoi sentimenti.

Nonostante fossero passati due giorni Jennifer ancora non ci poteva - non riusciva - a crederci. Era stupita. Anzi no, scioccata.

Credeva che si sarebbe divertita un mondo al Gala di Presentazione e invece aveva avuto due colpi di scena che l'avevano abbastanza sconvolta e praticamente fatto dimenticare il resto. Sopratutto il secondo.

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