Leggete angolo autrice, grazie :)
Il vantaggio di essere William Smith era che eri una persona molto socievole. Riusciva a fare amicizia molto in fretta, lui. Rispondeva sempre per le rime, facendo ridere molta gente e questo li comportava molte amicizie, cosa che a lui non dispiaceva affatto.
Appena era arrivato a Voice's House era rimasto stupito dalla bellezza del luogo. La sua camera aveva due librerie una con dei CD di cantanti ormai morti ma che a lui piacevano moltissimo - grazie a suo nonno che glieli aveva fatti ascoltare fin da piccolo - e l'altra piena di libri di vari generi però principalmente romanzi storici. Sul tavolo c'era una chitarra. Will appena l'aveva vista si era quasi messo a fare i salti di gioia. La musica e i libri sono la sua passione più grande per questo quando aveva sette anni si è fatto iscrivere da sua madre a un corso di chitarra.
Il giorno dopo essere arrivato aveva voluto fare il giro della casa e aveva trovato la Biblioteca. Per sbaglio mentre guardava verso l'alto il soffitto, aveva preso in pieno una scala di quelle attaccate alle librerie facendo un gran baccano e aveva conosciuto Jennifer con cui era diventato subito amico.
Lei era simpatica, dolce, gentile, disponibile con tutti, cercava di fare amicizia con tutti anche con Katrina e Alastair che non sembravano molto propensi a questo. Era una perfetta Tassorosso. Con lei aveva subito stretto un buon legame di amicizia, e soprattutto avevano molte cose su cui parlare visto che a Jennifer piacevano gli stessi libri che leggeva William.
Però Jen non sapeva che a Will piacesse suonare la chitarra, non gliel'aveva ancora detto non perché non volesse ma perché non aveva ancora trovato il momento per dirglielo o per mostraglielo.
"William!" esclamò Jennifer. Lui sobbalzò: si era perso nei suoi pensieri e non aveva ascoltato la ragazza. "Hai sentito quello che ti ho detto?"
"Ehm... no" rispose lui sinceramente dispiaciuto, grattandosi l'attaccatura dei capelli in basso, come faceva sempre quando era imbarazzato. "Potresti ripetere, per favore?"
"Ho chiesto se ti senti pronto per fare la presentazione" disse lei guardandolo. Stavano scendendo le scale che dalle camere da letto arrivavano fino al pian terreno dove gli aspettavano in sala da pranzo la Voce e gli altri tre ragazzi.
"Oh, si benissimo" rispose lui velocemente, Jen non disse niente sicura che dicesse il vero vedendo la sua faccia tranquilla. In realtà però, Will non era così tranquillo come mostrava da fuori.
Finalmente arrivarono davanti alla sala da pranzo, entrarono e presero posto: Will a capotavola e Jennifer di fianco a lui sulla destra.
"Benvenuti!" li accolse la Voce quando si sedettero. "Appena sei pronto, Will, puoi iniziare"
Will sapeva già cosa dire e come iniziare: si era esercitato da giorni e poi non si sarebbe scordato della sua vita così facilmente, così prese un respiro profondo e iniziò: "Ho sempre considerato la vita di ognuno di noi come un gioco, con delle determinate regole, imposte da una persona superiore a noi, che ognuno deve seguire obbligatoriamente. Io però, William Smith, nato il 24 di marzo... ho deciso di non seguirle.
"Sono nato da una famiglia molto ricca. Mia mamma è una donna molto dolce con tutti, soprattutto con me e mio fratello, Edward, ci ha sempre protetto e ha sempre preso le nostre difese, come fa sempre una madre." iniziò a spiegare Will. "Mio padre.. be, è un po' più complicato... diciamo che è estremamente severo. Sopratutto con Edward visto che aveva scoperto che di essere bisessuale, anche perché non lo voleva un figlio così e quindi si arrabbiò molto e gli rivolse parole cattive. Mio padre è uno di quelle persone con i pensieri molto all'antica. Io e mio fratello siamo molto legati, non litighiamo quasi mai e se lo facciamo, lo facciamo scherzosamente." sorrise al ricordo.
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La Casa Della Voce [sospesa]
Fantasy[sospesa] Da un secolo a questa parte a Capodanno, cinque ragazzi spariscono nel nulla: nessuno sa dove vanno e cosa fanno. Tutti però sanno che uno non torna mai indietro e che i cinque ragazzi non si ricordano niente dell'anno appena trascorso in...