Jennifer Weimer appena era arrivata non aveva guardato fuori dalla finestra, era troppo concentrata a scoprire cosa ci fosse dentro la casa che vedere cosa l'aspettava fuori. Però, due giorni dopo il suo arrivo, Jen appena si era svegliata aveva guardato fuori dalla finestra di camera sua... ed era rimasta a bocca aperta da quello che aveva visto.
La villa si trovava sopra un promontorio. Nevicava. Dalla sua finestra l'unica cosa che Jen riusciva a vedere era il mare. Un enorme distesa di acqua salata, limpida e azzurra; il mare era calmo con le onde basse. La neve si depositava sul mare per poi sparire, bagnata dalle onde. Jen quando andava in vacanza andava sempre, da quando ne ha memoria, in montagna - visto che i suoi genitori avevano la fissa per la montagna - a fare passeggiate e a mangiare negli chalet di alta montagna. Solitamente d'estate andavano in Italia sulle Alpi in Valle d'Aosta. Se confrontava le montagne degli Stati Uniti con quelle italiane, non c'era paragone. Trovava in quelle italiane delle forme particolari e una bellezza ultraterrena nei boschi, sembrava quasi che ti scollegavi dal mondo. In cima alle montagne non arrivava il rumore delle città: il traffico delle macchine, il chiacchiericcio delle persone, il rumore dei campanelli delle bici. No. Quando salivi in alta montagna, i rumori si perdevano, l'aria era pulita e tutte le persone che incontravi sul sentiero di salutavano mormorando. Ma non perché non volessero salutarti, ma semplicemente perché non volevano rovinare la tranquillità e il silenzio delle montagne. Lei e sua sorella facevano a gara a chi arrivava prima prima a destinazione e poi, inevitabilmente, rimanevano entrambe senza fiato e la madre le rimproverava perché poi sarebbero state male e che dovevano aspettarla.
Ritornò a guardare fuori dalla finestra, con un sorriso sulle labbra e la mani strette intorno a se, come se di stesse abbracciando. Dal lato della finestra riusciva a scorgere il profilo di alcune collinette, con le punte coronate di neve. Il bianco era il colore prevalente, un bel bianco lucente e pulito si trovava nel prato e sulle chiome degli alberi. In quel momento stava nevicando: fiocchi bianchi cadevano dolcemente per terra. La spiaggia era completamente bianca, non più gialla chiara.
Quel giorno era uscita insieme a William Smith a giocare a palle di neve ma non era arrivato nessuno dei tre ragazzi misteriosi a giocare con loro, come lei aveva sperato. Con Will in poco tempo aveva stretto un buon rapporto - pur conoscendolo da soli tre giorni- si fidava di lui e parlavano molto, anche per ore. Jennifer non era mai stata una gran chiacchierona: quando parlava lei diceva le cose molte concise, andava dritta al punto e rispondeva con monosillabi quando le facevano una domanda. Per questo a scuola i suoi compagni le parlavano poco e, se lo facevano, le chiedevano i compiti. L'unica amica vera che aveva era Martha. Si ricordava benissimo quando l'aveva incontrata per la prima volta. Era il primo giorno di scuola media e lei non conosceva nessuno dei suoi nuovi compagni, per questo era rimasta senza nessun compagno di banco; poi Martha era entrata di corsa scusandosi per il ritardo e si era seduta all'unico posto libero: quello vicino al suo. Subito Martha si era presentata e avevano passato tutto l'intervallo - e le lezioni - a parlare del più e del meno. Jen aveva scoperto che la ragazza aveva i suoi stessi gusti in fatto di musica e che leggeva ma poco. Le mancava tanto.
Jen non aveva una parlantina scorrevole e non sapeva neanche come aveva fatto a fidanzarsi e se lo chiedeva tutt'ora. Jasper era il suo vicino di casa, e non lo aveva mai notato fino a tre anni fa' così per caso. Lei aveva il naso immerso in un libro mentre camminava verso casa e lui stava guardando il telefono, inevitabilmente si erano scontrati. Il libro è caduto in una pozzanghera - siccome il giorno prima aveva piovuto - e le pagine si erano tutte bagnate. Invece il telefono di Jasper è caduto fuori dalla pozzanghera - la solita fortuna, pensò lei. Il ragazzo si era subito scusato e gli aveva promesso che domani le avrebbe portato un libro uguale a quello bagnato.
E di fatti il giorno dopo Jasper si era presentato alla sua porta con una busta in mano. "Per te" le aveva detto. Jen lo aveva preso e dentro ci aveva trovato una copia uguale a quella che si era bagnata il giorno prima con in allegato un bigliettino di scuse che lei aveva ancora, visto che le piaceva conservare i biglietti che la gente le faceva. Da lì avevano iniziato a conoscersi e dopo un anno e mezzo Jasper l'aveva portata al cinema e poi, appena erano usciti, l'aveva baciato dicendole che la ama.
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La Casa Della Voce [sospesa]
Fantasy[sospesa] Da un secolo a questa parte a Capodanno, cinque ragazzi spariscono nel nulla: nessuno sa dove vanno e cosa fanno. Tutti però sanno che uno non torna mai indietro e che i cinque ragazzi non si ricordano niente dell'anno appena trascorso in...