William, Jennifer, Katrina, Matthew e Alastair entrarono nella stanza 120. La prima cosa che notarono era l'ambiente luminoso. Una grossa finestra, sulla parete opposta alla porta, affacciava sulla strada. Di tende ce n'erano due: una bianca per la luce così non ne passava troppa e l'altra sopra più scura da usare di notte al posto delle persiane. Le pareti erano color panna e il soffitto bianco. Due quadri erano appesi ai lati della finestra. Il pavimento era in marmo chiaro senza tappeti. A sinistra della porta c'era un tavolo in legno con una sedia rinfoderata, molto Ottocentesca. Più in là stava una poltrona e a lato una lampada bianca. Nella parte destra dalla porta, invece, c'erano due letti a una piazza e mezza, ben incalzati con le classiche coperte e lenzuola bianche tipiche degli hotel. C'era anche un armadio sulla parete a sinistra della porta.
Katrina non si perse in esclamazione di stupore e disse subito: "Visto che abbiamo due stanze una è mia e di Jennifer, l'altra vostra".
"Mi sembra giusto" disse Will. "Quindi noi prendiamo la 121".
"Complimenti Mister Ovvio" si congratulò ironica Katrina applaudendo.
Dopo un po' di tempo in cui il cameriere se ne era andato e i cinque ragazzi erano rimasti a guardarsi in giro senza dire niente Alastair disse: "Quindi... che facciamo ora?"
"Noi andiamo nella nostra stanza e ci sistemiamo, loro anche" rispose Matt indicando le ragazze. "Poi magari ci ritroviamo all'Ingresso".
Tutti furono d'accordo.
Appena i tre ragazzi furono usciti Jen chiese a Katrina: "Secondo te dove sono le nostre cose?"
"Nell'armadio" rispose senza guardarla andando fuori sul balcone armeggiando con qualcosa che la ragazza non identificò bene.
L'americana andò verso l'armadio e lo spalancò. Era pieno dei loro vestiti. Qualcuno lo aveva diviso in due parti - la destra per lei e la sinistra per Kat - ponendo tutti i vestiti che avevano messo nelle valigie a Voice's House pensando che fossero da portare. I suoi vestiti erano tutti colorati invece quelli della russa erano tutti neri. Facevano un bell'effetto, in fondo il nero stava bene con tutto. Sotto c'erano due grossi cassetti contenenti i loro libri.
"Kat!" esclamò Jen. "Li ho trovati!"
"Complimenti" rispose dal balcone senza particolari emozioni.
Jen alzò gli occhi al cielo stufa del suo comportamento, quindi andò fuori per dirle che non poteva continuare a essere scontrosa perché altrimenti avrebbe fatto prima a parlare con un palo che era più divertente e magari le avrebbe anche risposto in maniera più cortese.
Quando fu fuori vide Katrina appoggiata sul parapetto, una gamba incrociata con l'altra. Aveva in meno una sigaretta e la stava fumando.
"Tu fumi?" chiese stupida l'americana.
La russa guardò la sigaretta e rispose: "Effettivamente" fece un tiro poi chiese: "Vuoi?"
Jen la guardò come se le fosse comparsa una coda da volpe. Era la prima forma di altruismo che mostrava. A modo suo. "No grazie. Non fumo" declinò l'invito.
"Peggio per te, meglio per me" disse Kat con un sorriso furbetto.
"In realtà è il contrario perché il fumo uccide".
"Lo so. Ma è sempre bello rischiare. Sennò che divertimento c'è nella vita?".
Jen alzò le spalle, si avvicinò al parapetto e ammirò il panorama. Dal balcone sembrava diverso rispetto a quando erano in strada. Le case erano tutte alla stessa altezza però più basse dell'hotel che svettava tra di esse.
Le strade erano abbastanza trafficate; il rumore del traffico arrivava fino a loro che si trovavano all'ultimo piano, a Jen questo rumore, ad essere sinceri, non le era per niente mancato preferiva la calma e il silenzio delle montagne o dell'isola. Le persone che si vedevano erano principalmente anziani perché i bambini e gli adolescenti a quest'ora erano a scuola ad ascoltare la lezione o a fare una verifica invece gli adulti erano al lavoro. Non avrebbe mai pensato di dirlo ma le mancava la scuola. Ormai erano quattro mesi che non ci andava più. Tempo di fine anno e non si sarebbe ricordata neanche com'era fatto un libro scolastico. Avrebbe dovuto ripetere l'anno? Jen sperava di no. Non ci teneva a fare un anno in più.
STAI LEGGENDO
La Casa Della Voce [sospesa]
Fantasy[sospesa] Da un secolo a questa parte a Capodanno, cinque ragazzi spariscono nel nulla: nessuno sa dove vanno e cosa fanno. Tutti però sanno che uno non torna mai indietro e che i cinque ragazzi non si ricordano niente dell'anno appena trascorso in...