Compagni di banco

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La campanella della prima ora suona , sono in classe seduta in un banco singolo che non mi ispira molto un primo giorno felice , per trovare la classe mi è bastato chiedere alla bidella,non è successo come in quelle stronzate di serie in cui il principe azzurro ti trova dispersa tra gli "insidiosi e tortuosi" corridoi della scuola...

La professoressa mi chiede di presentarmi così mi alzo e dico il mio nome salutando a forza la classe, sapevo che avrei passato questi ultimi 2 anni da sola , e non mi faceva nessun effetto.
Non avevo voglia di fare amicizia o di avere qualsiasi altro tipo di rapporto con persone che non conosco già.
La lezione era già iniziata da mezz'ora quando in classe entra un ragazzo frettolosamente senza chiedere scusa per il ritardo , era lui , quello che stavo mangiando con gli occhi fuori da scuola.
"Luca com'è possibile che arrivi sempre in ritardo" dice la professoressa con aria irritata.
"Boh...capita prof" risponde lui , creando in me uno strano brivido lungo la schiena.
"L'importante è che sono arrivato dice" è accenna un sorrisino spavaldo ma esageratamente eccitante.
La professoressa lo guarda in cagnesco senza degnarlo di una risposta.
Così lui si gira in torno cercando un posto libero e " casualmente " l'unico posto libero era quello accanto al mio , così si siede vicino a me.
Posso sentire il forte odore del suo profumo da uomo e di fumo provenire da lui, ma non smetto di pensare che con quel modo di fare avrebbe potuto comunque irritarmi nonostante la nostra  strana somiglianza.
"Mi stai mangiando con gli occhi da sta mattina lo sai?"
Sobbalzo a questa affermazione non capendo subito fosse rivolta a me , rimango un po' sorpresa ma il mio caretteraccio non esita a uscire.
"Se hai visto che ti guardavo è perché mi guardavi anche tu non credi ?" Rispondo con una smorfia provocatoria sul viso.
A questa affermazione riaccenna un sorrisetto fastidioso ma non risponde , poggia la testa sul banco rivolto dalla mia parte e mi fissa senza dire nulla.
Mi sento molto a disagio e poi vista dal basso sembro storta immagino...Forse per questo che lo vedo continuare  a sorridere senza motivo.
"Cosa mi guardi?" Sbotto a una certa.
"Se hai notato che ti guardo è perché mi stavi guardando anche tu" Rispode scimmiottando la mia voce.
Mi ha fatta ridere nonostante il nervoso così mi esce una risata stridula che mi fa sorridere a bocca aperta.
La professoressa lo nota e mi richiama.
"Cosa c'è di tanto divertente Denise ?"
"Me lo dica lei" Rispondo io , in modo impulsivo , vorrei mangiarmi le mani ora...
"Lo sa che è appena arrivata e già sta creando più problemi del normale"
"Mah in realtà io semplicemente non stavo ascoltando ste cazzate "Cazzo devo starei zitta !
"Vuole uscire immediatamente dalla classe?"Sbotta lei alzando la voce , pensando di spaventarmi con la sua affermazione.
"Se volessi lo farei senza chiedere il permesso non crede?" Nonostante volessi strapparmi i capelli , la professoressa si era accanita senza motivo perciò non posso non risponderle.
Così mi incita ad uscire dalla classe e io prendo ed esco senza esitare mentre continuava a ribadire che mi avrebbe messo una nota di comportamento...e sinceramente non mi interessava.
Così mentre esco noto lo sguardo di Luca ,visto che ora so il suo nome, puntanti su di me come se fossi quella parte del film che non vuoi assolutamente perderti, e mi faceva piacere.
Quel ragazzo sapeva irritarmi e tenermi testa ed è una cosa bella , ma non sono una che casca subito ai piedi delle persone , anzi non casco mai.

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