POV Iris
<ti ho gia detto che non faccio questo tipo di servizio> continua ad urlare al bestione che mi sta letteralmente trascinando con la forza verso non so dove.
Lui non mi da alcuna risposta, stiamo attraversando un corridoio, ad un centro punto si ferma di colpo, apre una posta e mi ci spinge dentro con poca delicatezza, mi cerco di ribellare ma l'unica cosa che ricevo e una porta in faccia.
Oramai rassegnata mi appoggio al muro, solo ora mi rendo conto che all'interno della stanza non sono sola, analizzo la figura che mi trovo davanti, subito incrocio quegli occhi.
È lui, no non può essere, mi allarmo subito, lui inizia ad avvicinarsi a me con una lentezza disarmante, io non posso fare altro che schiacciarmi più possibile al muro.
Allunga una mano verso il mio volto, mi sposta una ciocca dietro l'orecchio, si avvicina sempre di più ed io mi sento in soggezione, <non dovrei essere qui, penso ci sia stato uno sbaglio> dico cercando di non far trasparire dalla mia voce la mia paura.
Lui mi risponde ridendo, questa sua reazione mi a fastidio, non capisco cosa ci sia di così divertente, <oh, nessuno sbaglio, tu sei qui perché lo voglio e lo decido io> la sua mano si sposta sulla mia guancia e poi giù per il collo, lo accarezza con il dito, non prima di aver spostato i capelli che bloccavano la sue esplorazione.
Continua a scendere, io mi ricordo che sono mezza nuda, l'unica cosa che indosso sopra l'intimo che ho usato per lo spettacolo è una vestaglia di seta, sono per fino in piedi nudi.
Mi sento nuda e vulnerabile sotto il suo sguardo, sposta i miei capelli anche dall'altra spalla, ho sempre avuto un rapporto di amore ed odio con questi, penso che siano troppo appariscenti ed in questo momento penso che stiano proprio attraendo troppo l'attenzione dell'uomo davanti a me.
Ad un certo punto si allontana da me, inizia a togliersi la giacca, il panico prende il sopravvento nella mia mente, rimango bloccata sempre nella stessa posizione, ma seguo con occhi attenti tutti i movimenti che fa.
Prende la bottiglia di champagne, la stappa e lo versa in un calice, <vuoi?> mi chiede, io rispondo con un flebile no.
Si ri avvicina al divano, appoggia il bicchiere sul tavolino davanti al divano, si sbottona qualche bottone della camicia e si arrotola le maniche, e si siede comodo.
Rivolge lo sguardo a me, <avanti dai, fai quello per cui pago> dice alzando il braccio indicando il palo davanti a lui, faccio una faccia confusa.
<voglio che tu balli per me>
____________
ANGOLO AUTRICE
doppio aggiornamentoooo
fatemi sapere se vi piace il capitolo con un commento <3
STAI LEGGENDO
Destinato ad incontrarti
RomanceLa mafia è un mondo maschilista, dove le donne non erano necessarie, la loro unica utilità è semplicemente fare le mogli sorridenti e mettere al mondo eredi. Innamorarsi rende deboli, provare emozioni è sintono di debolezza, ma quando l'unica donna...