-10- pensieri

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...mi incammino nella stanza cercando di non provocare rumore con i miei passi, vedo qualcuno che sta frugando tra i miei cassetti, i miei occhi si concentrano sull'uomo in questione.

Tiro un sospiro di solievo quando mi rendo conto che è solo, per così dire il "Signor Calì", proprio in questo momento mi rendo conto di non conoscere il suo nome.

Ma sinceramente non è un'informazione poi così fondamentale, poiché nella mia testa pensavo di non rivederlo mai più, ma evidentemente il destino mi ha giocato brutti scherzi.

<si può sapere cosa ci fai in casa mia?> gli chiedo arrabbiata, non capisco come gli è saltato in mente di entrare qui, la cosa che veramente mi preoccupa è il fatto che probabilmente mi abbia seguito per scoprire dove abito, quale persona sana di mente farebbe una cosa del genere.

POV Matthew

Sono disteso sul letto della mia suite da ormai ore, ho le mani dietro la testa e continua a fissare il soffitto, ho la testa che mi fa quasi male, e sicuramente non è dovuto all'alcol, perché non ho bevuto praticamente nulla questa sera, penso sia dovuto al mare di pensieri che mi stanno occupando la testa da quando sono uscito da quella stanza.

Questa sensazione mi continua a perseguitare proprio da quel momento, tanto da essere dovuto entrare quasi subito in hotel, mi sono sentito leggermente in colpa, perché dovevamo festeggiare l'ultima notte da uomo libero di Chris, ed il glielo rovinato non potendo festeggiare al massimo con lui.

Improvvisamente sento un forte tonfo proveniente dal corridoio, decido di alzarmi per andare a vedere cosa sta succedendo, visto che io e i miei uomini avevano preso tutto il piano per noi.

Guardo velocemente l'ora sul mio telefono ed erano circa le quattro del mattino, spalanco la mia porta e vedo Chris e gli altri che goffamente e con scarsi risultati cercano di arrivare ognuno nella proprio stanza, in quel momento il mio migliore amico mi nota, me ne sto a braccia conserte appoggiato allo stipite della porta.

Cerca di raggiungermi, ma fallisce miseramente inciampando sui suoi stessi piedi e di conseguenza finendomi addosso, grazie ai miei riflessi lo afferro prima che finisse con la faccia atterra, lo afferro e decido di portarlo nella mia stanza.

Lo trascino a peso morto fino al letto dove c'è lo spingo sopra con poca delicatezza, lui scoppia a ridere senza un motivo ben preciso, io spero solamente che si addormenti più presto possibile, ma queste sono le ultime parole famose.

Appena la mia schiena si appoggia al materasso inizia un vero e proprio interrogatorio, <ma questa faccia?> mi chiede guardandomi e scoppiando a ridere ancora.

<fatti i cazzi tuoi e dormi>gli rispondo continuando a fissare un punto immaginario, <ohh, ho capito sai che ho intuito per queste cose, si tratta di una donna> a queste parole mia mia testa scatta direttamente verso di lui.

Si gira dalla parte opposta alla mia e non mi rivolge più una singola, ma quello che dice è assolutamente la verità, la mia mente è completamente occupata solo e soltanto da una ragazza con la chioma rossa, solo da Lei.

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SPAZIO AUTRICE

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