-4- pensieri

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Scendo velocemente la scale per raggiungere il bancone principale, mi avvicino al primo barista che vedo, <voglio parlare con il tuo capo> gli ordino, lui annuisce, supera il bancone ed inizia ad incamminarsi tra lo folla e subito lo seguo.

Ci dirigiamo in una parte più riservata del locale, camminiamo per un corridoio dove ci sono un sacco di porte su entrambi i lati, penso anzi sono sicuro che saranno tutte stanze dove i clienti si divertono maggior mente, questa mia teoria viene confermata dai gemiti che provengono da alcune d queste stanze.

Camminiamo fino alla fine del corridoio, dove c'è un'ennesima porta, la apro velocemente, i miei occhi vedono subito il tizio di cui non ricordo il nome, seduto comodamente sulla sua poltrona mentre si fuma un sigaro.

Spalanca gli occhi quando mi vede e si ricompone, <Signor Calì cosa posso fare per lei?> mi chiede, lo fisso dall'alto in basso.

<la ragazza rossa, la voglio> dico fermo, lei fa un sorriso, <certo la porto subito da lei, intanto si può accomodare in una delle nostre migliori stanze> mi fa un sorrise, <ha dei gusti raffinati> dice credendo di essere divertente, ma io lo fisso severo.

Si alza e si incammina verso la famosa stanza, ne apre la posta con una chiave, spalanca la posta e vedo subito che la stanza è abbastanza spaziosa.

Mi da la chiave e se ne va, entro ed inizio ad analizzare la stanza, davanti a me vedo un divano che si affaccia a un piccolo palco con un palo, dietro in divano un letto, tutto questo illuminato solo da luci rosse.

Sul comodino vicino al letto, c'è una bottiglia di champagne con un paio di calici, beh devo ammettere che non è male, un posto perfetto per chi si vuole divertire una notte, buttando tanti soldi, ma non mi lamento perché quest'ultimi finisco nelle mie tasche.

A basso gli occhi e guardo il completo armani che indosso, una parte comprato probabilmente con i soldi di questo posto.

Chissà perché fa tutti questi soldi, di certo non per il coglione che lo gestisce, forse per le ragazze.

I miei pensieri vengono bloccati dalla porta che viene aperta, viene spinta dentro una ragazza che cerca di ribellarsi senza risultati, perché le viene chiusa la porta in faccia, lei sbatte le mai su di essa ma senza alcun risultato.

Si gira rassegnata e appoggia la schiena alla parete, per l'ennesima volta per questa notte i nostri sguardi si incontrano, vedo subito il suo sguardo diventare da arrabbiare a spaventato, mi conosce, se è un bene o un male ora lo vedremo.

È spaventata, sembra una gazzella imbizzarrita ed io sono il leone pronto a sbranarla.

Questa situazione mi sta piacendo più del dovuto.

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ANGOLO AUTRICE

ciaoo, spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere.

ricordate di lasciare un voto e un commento se vi piace la storia <3

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