-3- sguardi

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POV' Iris

respiro...espiro, salgo sul palco cercando di trasmettere sicurezza, il locale è completamente buio, quando inizia a partire la canzone su cui avrei dovuto esibirmi le luci si accendono ma puntano completamente su di me, inizio a fare quel che amo di più al mondo.

Chiudo gli occhi e ballo, tutte le volte immagino di essere da sola, volteggiare sul palo come una piuma, ma oggi è diverso, non riesco a non pensare che in mezzo a tutta quella gente ci potrebbe essere il capo di tutto questo.

Per quanto ho sentito potrebbe licenziarmi ora, senza provare nessuna empatia nei miei confronti, ho davvero bisogno di questo lavoro, non so nemmeno io il perché sia legata così tanto a questo posto, che in realtà odio, forse non voglio semplicemente ammettere che non saprei cosa fare se non facessi questo.

La canzone in poco tempo pian piano diventa più lieve e le luci si accendono quasi del tutto, questo mi da la possibilità di guardare finalmente il pubblico per cui ho ballato, anche se non mi aspetto un granchè.

Provo questa sensazione strana, sento qualcuno che mi guarda, lo percepisco sulla mia pelle, sposto il mio sguardo in alto, dove c'è la saletta vip.

Vedo affacciati dal balconcino che da vista su tutto il locale quattro uomini, la in particolare solo uno di questi mi sta guardando, ha le mani aggrappate alla ringhiera e i muscoli delle braccia in visibile tensione.

I nostri sguardi si incrociano, ma il suo non lo riesco a trattenere nemmeno per mezzo secondo, subito mi giro e vado a rifugiarmi nei camerini.

POV' Matthew

Arriviamo al locale in poco tempo, accompagnati dall'autista anche se questa cosa l'ho sempre trovata un po' ridicola, se posso guidare perché dovrebbe farlo qualcuno al posto mio.

Ma Chris si è giustificato con il fatto che sta notte ci ubriacheremo e lo comprendo, appena messo piede nel locale seguito ovviamente dei ragazzi, ci accoglie subito il gestore del locale.

<signor Calì, è un onore incontrarla di persona> dice ed io in risposta faccio un leggero cenno con la testa, quanto odio i lecca culo.

Si offre di accompagnarci al tavolo e noi lo seguiamo, nei breve tragitto penso parli dello spettacolo che si terrà sta sera, lo liquido al più presto per fare in modo che se ne vada.

Ordiniamo il primo giro per iniziare la serata, ma improvvisamente le luci si spengono insieme a la musica che c'era di sotto fondo, il silenzio dura pochi secondo, parte una canzone diversa dalla precedente e le luci si puntano tutte dritte al palco, incuriosito mi alzo dal divanetto su cui ero seduto, mi avvicino alla ringhiera e giro la testa verso il palco.

Subito i miei occhi catturano la figura di una donna sul palco, ha una folta chioma rossa e sta ballando sul palo, non nel senso volgare del termine, anzi mentre lo fa non sembra per nulla volgare.

La sue esibizione finisce, forse troppo presto, le luci si accendono, ed ecco in quel preciso istante lei si gira e i nostri sguardi si intrappolano un con l'altro, ma questo dura una frazione di secondo, perché lei si gira e se ne va.

Sento una pacca sulla spalla e mi giro verso Chris, <oh sei ancora con noi? Sembri imbambolato> mi dice, io non dico nulla

<devo sapere chi è quella ragazza> sussurro tra me e me.

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SPAZIO AUTRICE 

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