Cap.12 Il centro di me

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"...tu sei l'unica sostanza di cui mi farei
Tu cancella la distanza...
sei al centro di me..."

Un altro giorno era sorto al Centro Sportivo Suning, il sole riscaldava i campi di allenamento dedicati alla squadra ma anche i vetri dello stabile che si ritrovano al di sopra di essi illuminando l'ufficio di Alexandra che aveva una splendida visuale sui ragazzi che stavano entrando per ripassare gli schemi prima della prossima partita.
La bionda si trovava seduta sulla grande poltrona di pelle bianca, davanti a sé la tazza con dentro il suo delizioso cappuccino con una spruzzata di cannella e accanto una fragrante brioche al cioccolato bianco con fragole che solo a guardarla le faceva venire l'acquolina in bocca, peccato però che una voce che ben conosceva gli stava facendo perdere l'appetito.
Mei era arrivata al fianco del suo migliore amico e la sua voce "soave" simile a un gabbiano che sta tirando le cuoia, le stava già trapanando la testa anche se si trovava al di là della porta.
La porta venne aperta e fu come accogliere la sposa di Satana in persona vestita con vestiti all'ultima moda e gioielli grandi quando una testa di un neonato.

« Sasha, buongiorno!» Steven sorrise smagliante sedendosi sulle poltroncine davanti alla scrivania guardando un po' troppo la sua migliore amica.

« Alexandra non starai pensando di mangiare quella cosa piena di zuccheri vero? I tuoi poveri fianchi ne risentirebbero tesoro!» sorrise melliflua accavallando le lunghe gambe scoprendo ancora di più le cosce coperte solamente da una gonna striminzita di pelle.

« Ah, Mei ti ringrazio per la tua preoccupazione ma, ho un metodo tutto mio per bruciare le calorie in eccesso!» le fece l'occhiolino non accorgendosi dei pugni stretti fino a sbiancare le nocche del presidente che immaginando la sua Sasha tra le braccia di quel becero argentino stava per avere un mancamento.

« Ragazze vi prego...» si schiarì la voce cercando di togliersi dalla mente quelle scene erotiche con protagonisti la sua migliore amica e Joaquin Correa.
« Che programma hai stamattina? Perché pensavo che magari tu e Mei potreste passare la giornata assieme, così questo odio insensato potrebbe finire» sorrise angelicamente mentre internamente esultava per la sua geniale idea, in questo modo lei e quel giocatore da quattro soldi non avrebbero avuto modo di nascondersi e passare del tempo insieme.

« Steven spero tu stia scherzando! Io ho da fare, mister Inzaghi mi vuole di sotto per controllare i ragazzi! Non posso farle da baby sitter!» sbattè con forza il pugno sulla scrivania di vetro incenerendo il moro e la sua compagna che invece già pregustava la vista di corpi sudati e muscoli ben in mostra.

« Su Alexandra, prometto di mettermi seduta sulla panchina e non disturbarti così tu puoi fare le tue cose da secchiona...» sorrise angelicamente alla sua eterna rivale rubandole una fragola dalla sua colazione.

Senorita: The eyes chico, they never lieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora