"...Punto su di te, giocherò per vincere
Finché non saremo soli nella stanza
Perché sei tu la mia scommessa
Ed ora rischio tutto quel che ho..."La notte stava calando sulla città di Milano, gli ultimi raggi di un sole morente coloravano gli alti grattacieli mentre le stelle iniziavano a brillare con maggiore vigore e la Luna occupava il suo trono osservando silenziosa e maestosa i suoi sudditi che si stavano preparando per la notte più oscura dell'anno.
Alexandra si trovava nel suo appartamento, ogni genere di vestito era stato gettato alla rinfusa sul suo letto mentre lei immersa nella sua cabina armadio cercava il travestimento perfetto per la festa organizzata da Marcelo.
Finalmente nessuno poteva impedirle di stare vicina al suo Joaquin, potevano baciarsi senza nascondersi, tenersi per mano e fare tutte quelle altre cose che le coppie normali potevano fare alla luce del sole e che purtroppo a loro erano precluse.
Scosse la testa cercando di allontanare qualsiasi pensiero negativo che le affollava la mente, quella sera sarebbe stata perfetta, si sarebbero divertiti, avrebbero ballato e avrebbero potuto festeggiare la doppietta del suo argentino contro l'udinese.
Un ultimo tocco e il suo travestimento era pronto, il solo pensiero di avere quello sguardo bruciante su di sè le provocò una fitta di piacere al basso ventre.
Lo specchio rifletteva l'immagine di una donna sicura di sé e pronta a divertirsi, quando aveva visto quel costume non aveva avuto dubbi e lo aveva preso senza esitazioni, forse nel profondo del suo inconscio sentiva di avere qualcosa in comune con Harley Quinn.
I capelli biondi erano stati raccolti in due codini per poi essere colorati blu e rosa, il trucco dopo tanti tentativi era perfetto e il suo fisico era stato esaltato dalle mini culotte piene di paiette rosse e blu e dalla mini maglietta strappata che mostrava pezzi di pelle chiara come la luna, ma il tocco finale era la mazza da baseball che aveva trovato completamente identica a quella che l'attrice Margot Robbie aveva nel film Suicide Squad.
Il suono del citofono la distolse dalla contemplazione della sua persona e di fretta raccolse le sue ultime cose per poi uscire di casa e trovarsi lo spettacolo più bello che avesse mai visto.
Joaquin era appoggiato alla sua auto nera e la stava aspettando travestito da Joker.
La camicia bianca era stata lasciata aperta mettendo in bella mostra il suo torace scolpito e la scritta Joker si intravedeva dallo spazio tra il tessuto e la pelle coperta da del cerone bianco. I capelli erano stati tinti di verde e il suo trucco era pressoché perfetto e per completare e rendere tutto realistico collane d'oro cadevano sul suo petto e molti anelli adornavano le sue dita.« Buonasera, non sapevo di uscire con Harley stasera...» sorrise malizioso osservando ogni più piccolo dettaglio pensando al modo più veloce per mandare al diavolo quella festa e salire di sopra con la sua Harley Quinn.
« Joker» si avvicinò lentamente lasciando che i tacchi occupassero quel silenzio carico di desiderio che si era creato, arrivò vicinissimo al suo viso tanto che poteva sentire il suo respiro caldo infrangersi sulle sue labbra colorate di rosso. « Pronto per la serata più folle della tua vita?» appoggiò delicatamente le piccole mani fredde sulla sua carne bollente prima di lasciargli un bacio leggero quanto il battito di una farfalla.
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Senorita: The eyes chico, they never lie
FanfictionPuò nascere qualcosa tra un medico sportivo e un calciatore? E se questi fossero nientemeno che il nuovo bomber dell'Inter, Joaquin Correa e lei , Alexandra Petrova, uno dei migliori medici sportivi in Europa. Un amore proibito nascerà tra le mura...