capitolo 9

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Ethan's pov

Dopo circa dieci minuti fa ritorno con un borsone in spalla, un pò più dietro di lei c'è un uomo paffuto con una barba lunga e bianca che la saluta con la mano ''torna presto a trovarmi però! ''

''lo farò'' le urla lei di rimando sorridendo. "Ecco ora possiamo andare" si rivolge a me e sale sulla moto

"chi è quell'uomo? '' le chiedo dopo un po'

''è il guardiano del faro, ogni tanto quando lui ha voglia di tornare per un po' nella civiltà sto io lì'' non penso sia tutto qui, ma mi accontento delle rivelazioni che mi ha già fatto

''possiamo andare in spiaggia o devi fare qualche altra tappa? ''

''no andiamo in spiaggia anche perché tra poco penso si farà tardi'' prendo la strada verso la baia e passiamo il resto del viaggio in silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri.

Forse la mia reazione di prima è stata esagerata, ma mi ha fatto innervosire che lei abbia definito sabato scorso noioso, non so per quale motivo, sono stato il primo a dirle che era solo un bacio, ma non penso sia proprio così. Siamo sinceri quel bacio ha riacceso in me qualcosa che credevo fosse morto, sarà sicuramente il fascino del proibito, il fatto che io non possa scoparmela la rende più attraente ai miei occhi. Ci stiamo avvicinando molto, troppo, in quei pochi momenti che passiamo insieme è capace di abbassare le mie barriere,  di allontanare le sensazioni negative che assediano il mio corpo, mi sento più spensierato.
A volte sembriamo dei bambini, quando ci punzecchiamo, quando litighiamo per delle stronzate, ma lei porta una scia di spensieratezza nel mio mondo, quando sto con lei sono sereno, in un certo senso, quando poi se ne va sono più nervoso di prima e questa cosa mi spaventa, lei deve stare lontano da me, io devo tenerla lontano da me, non posso permettermi di provare qualcosa per lei. La trascinerei nel mio mondo le mostrerei i miei fantasmi, le mie paure e i miei tormenti, e lei andrebbe via. E lei mi farebbe male, ne sono sicuro e mosso ono promesso che questo potere non lo avrà mai più nessuno

Okay basta sto viaggiando un po' troppo, lei non mi piace e non mi piacerà mai, non è proprio il mio tipo.

Devo solo portarmela a letto e poi tutti questi pensieri andranno via ne sono sicuro.
Nemmeno lei ha avuto una vita facile di questo ne sono più che certo, lo vedo dai suoi occhi quando si assenta dalla realtà e la sua mente ripercorre chissà quale scenario, o quando qualcuno la tocca senza che lei abbia dato il consenso; ma nonostante questo sorride sempre, ha sempre qual cazzo di sorriso stampato sulla faccia, fa sempre battute e non si butta mai giù. Una cosa è certa, devo assolutamente scoprire cosa nasconde

Il mio buonsenso dice di lasciar perdere, ma la mia curiosità, come sempre d'altronde, è più forte

Mi ridesto dai miei pensieri e mi accorgo che ormai siamo arrivati, scendo dalla moto e vedo verso la spiaggia

''sei stato silenzioso tutto okay? '' mi chiede raggiungendomi

''si ero solo immerso nei pensieri'' vado nel posto in cui di solito lascio la mia tavola e vedo lei andare verso una cabina probabilmente a mettersi un costume, io ce l'ho già addosso devo solo togliermi la maglia.
La tolgo la lascio sul telo e vado velocemente verso l'acqua. In lontananza vedo tra le onde, quella che penso si chiami, Rose con la sua chioma castana con le punte rosse e il coglione amico di Aura, Ryan

Passo più di un'ora tra le onde, sinceramente non so Aura dove sia non c'ho proprio pensato; mi fermo un attimo e mi guardo intorno e la vedo: è sul picco di un onda, ha lo sguardo concentrato su essa e un sorrisino a dipingerle il viso. Indossa un costume bianco che fa contrasto con la sua pelle ambrata con un paio di pantaloncini corti neri bagnati.

Mille spineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora