capitolo 11

29 6 1
                                    


Ethan's pov

Mi sveglia la luce del sole che filtra dalla finestra, la luce che la mattina arriva in camera è una delle cose che mi disturba di più, mi dovrebbe disturbare anche ora se non fosse che tra le mie braccia ci sia questo scricciolo che dorme a pancia in giù con una gamba piegata è incastrata tra le mie. Respira profondamente e resto a guardarla con le braccia che le cingono i i fianchi, ha un'espressione serena sul volto il naso con qualche lentiggine, le labbra carnose leggermente aperte con una mano che stringe il cuscino vicino ad esse e i capelli sparsi sul cuscino. 

Dopo giorni di assoluta disperazione, dovuta alla questione di Jackson, stamattina mi sembra diverso; Mi sono sempre sentito determinato ad avere giustizia, ma questo non è stato possibile perciò farò di tutto per avere vendetta, non so come ma lo farò. 

Sono nello stesso letto con la migliore amica di mia sorella, da cui dovevo stare lontano, senza nemmeno averci fatto niente, e la cosa più strana è che provo una sensazione di totale piacere. Quello che sto facendo è completamente sbagliato e questo, unito al fascino della sua surfista mora dagli occhi grigi qui presente, non fa che farmela desiderare ancora di più. Anche se non è solo un desiderio derivato dalla sua sensualità e bellezza, è anche derivato dalla sua mente eccellente da cui trarrei molto, e non con il sesso, ma con qualcosa di serio, se solo lei non fosse lei ed io non fossi io

Mi alzo il più cautamente possibile per non svegliarla, la sento mormora qualcosa e si muove leggermente, la copro meglio e vado nel bagno che ho usato anche stanotte, mi spoglio ed entro in doccia aprendo il getto d'acqua fredda. Mi ero promesso di limitarci i contatti il più possibile in questi giorni, ma sono ritornato da lei, anche se sinceramente non mi aspettavo mi perdonasse, non so mi aspettavo più un ceffone dopo il trattamento da me riservatole. 

Mi insapono con il suo bagnoschiuma e mi risciacquo velocemente, esco dalla doccia tutto gocciolante, mi asciugo leggermente e mi metto solo i boxer. Vado in cucina per fare qualcosa da mangiare, la sbronza mi ha portato fame e non mangio da ieri a pranzo apro tutti gli scaffali ma trovo ben poco, quindi mi limito a farmi un caffè e metto sul gas il latte. Mentre lotto con il fornello che non vuole accendersi sento una voce assonnata dietro di me "non mi dispiace iniziare la giornata con questa vista, certo, ma non pensi dovresti metterti qualcosa visto che sei a casa mia?"

Mi giro verso di lei che nel frattempo è arrivata in cucina e si è seduta sulla penisola "buongiorno anche a te, comunque sono scomodo con i jeans e la mia maglietta è sporca"

"buongiorno, posso prestarti qualcosa se vuoi" mi rigiro verso il piano cottura

"qualcosa che magari i tuoi amanti hanno lasciato qui? no grazie" rispondo brusco e il mio umore cambia in modo repentino, si fa una risatina e la sento scendere a terra

"no, nessun amante lascia qui i suoi vestiti, ho qualche maglia molto larga che di solito uso per dormire, e dovrebbe andarti, e qualche paio di pantaloni della tuta anch'essi abbastanza larghi" dice spostandomi e accendendo il gas "quello al centro è difettoso devi fare un po' di pressione in più"

"non c'è nulla da mangiare in questa casa?" chiedo con lo stesso tono di poco prima e lei sospira andando a sedersi di nuovo sulla penisola

"dipende che tipo di colazione preferisci, ci sono delle uova in frigo, o qualche biscotto nella dispensa" mi indica un mobiletto in cui non avevo controllato 

"vada per i biscotti" borbotto elei sbuffa

"ti prego sono appena le otto di mattina non riesco a sopportare il tuo mal umore o il tuo bipolarismo"

"non sono di cattivo umore" prendo dei biscotti e li poggio accanto a lei "cosa vuoi tu?"

"latte e caffè, e comunque sei palesemente di cattivo umore, è passata la sbornia?"

Mille spineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora