20. Hurts

41 2 12
                                    

Hoseok stava così male che avrebbe voluto sotterrarsi.
La ferita gli faceva ancora male, e stava usando svariato spray emostatico per sicurezza. Però il dolore più grande era fisico.
"Yoongi, ma perchè..." Sussurrò, malinconico.
"Tesoro, devi cercare di sorridere di più." Sua madre entrò in camera sua, accarezzandogli i capelli.
"Ma mamma, lui non mi ama più."
La donna scosse la testa. "Scherzi? Viene ogni giorno a chiedere come stai, e ha capito di aver sbagliato, credimi. Oggi mi ha detto che ha qualcosa di pronto per te nonostante non vi vediate da sette giorni, e che se vorrai andare ti accompagnerò a piedi fino alla spiaggetta."
Hoseok annuì, voleva provare a capire.
Lui amava ancora tanto Yoongi, si sarebbe fatto ferire due volte pur di evitare di perderlo nuovamente. Era la sua ragione per sopravvivere, ormai.
Dopo una doccia veloce, indossò una maglia a mezze maniche color bianco panna, con alcuni disegni di smiles e fiorellini, abbinata a dei pantaloni sportivi al ginocchio: insomma, non era propriamente vestito bene, ma di certo quella non era la Fashion Week e soprattutto faceva parecchio caldo quel giorno per mettere qualcosa di più decente.
Non era un appuntamento, ma solo una visita cordiale alla persona che lo aveva fatto star male per un'intera settimana che era sembrata passare lentissima come un crucio nella saga di Harry Potter, un dolore costante e pungente.
Sistemò anche il ginocchio: applicò un altro poco di disinfettante, e dello spray emostatico per sicurezza. Bendò il tutto con della garza, e finalmente si sentì a posto.
"Mamma, sono pronto."
Prima che potesse uscire, sua nonna lo fermò gentilmente. "Hoseok, ricorda che le persone si meritano una seconda possibilità. Tua madre non te lo ha detto, ma Yoongi ha lasciato tanti piccoli regali per te. Peluches, cioccolatini, e piccoli oggetti fatti da lui."
Il ragazzo spalancò gli occhi. "Davvero?"
La signora gli mostrò ogni cosa, spiegando però che i cioccolatini erano quelli che ogni tanto ritrovava nella sua stanza e pensava fossero da parte della madre.
"Ti ama molto, Hoseok. Non lasciarti sfuggire quel ragazzo, si vede dal suo sguardo quando parla di te, si vede dal modo in cui i suoi occhi si illuminano mentre pronuncia il tuo nome. Non ha dimenticato un giorno, nè per lasciarti il regalo e nemmeno per chiedere a tua mamma come stavi."
"Grazie, nonna."

Sua madre lo portò fino alla spiaggia, e riconobbe l'esatto punto, era quello nel quale lui e il maggiore si erano incontrati la primissima volta.
"Seokie?" La voce dolce ma flebile di Yoongi si fece sentire.
Il minore si sedette accanto a lui sul telo da mare, stando attento poichè il ginocchio ancora un poco faceva male.
"Sono io."
"Hoseok, mi dispiace così tanto." La sua voce era davvero bassa, sembrava sull'orlo del pianto.
"So che sono un coglione, che dovresti mandarmi a fare in culo e qualsiasi altra offesa ti venga in mente. Avrei dovuto pensare prima di dire quelle parole, ma la verità è che la mia stupida mente ha voluto dare retta a delle idiozie." Ammise, sempre talmente con tono basso che doveva esercitarsi un po' per riuscire a capire, per fortuna non era presente altra gente lì. Erano lui, e Yoongi. "Hobi, q-qualcuno un giorno mi disse che se due persone si amano prima di quanto lo facciano di solito le coppie normali, significa che le loro anime sono destinate. H-ho sbagliato, lo riconosco, e non voglio chiederti di perdonarmi." Le sue labbra tremavano, i piccoli occhi da gattino non la smettevano di emettere goccioline salate, il suo corpo fragile era scosso da tremiti e singhiozzi.
Non aveva mai visto Yoongi così.
Dal canto suo però, non sapeva come comportarsi. Quanto poteva perdonarlo, valeva la pena?
Poteva dare una possibilità allo hyung?
"Non voglio chiederti di perdonarmi, Hobi, ma volevo che sapessi ciò che provo e che sento per te. Tu mi hai cambiato letteralmente la vita, grazie a te ho ripreso a comporre. Forse non lo sai, ma quel quaderno accanto a me è pieno di testi, e la maggior parte li ho scritti pensandoti. Ci sono tutti i miei sentimenti dentro, e vorrei solo che tu potessi rimanere la mia musa per sempre e diventare famoso per dedicarti un album. Il mondo dovrebbe sapere quanto ti amo, ma anche quanto io sia stato un coglione a dirti cose che altri dicevano solo per adeguarmi alla massa." Spiegò, stava parlando davvero tanto e anche veloce, probabilmente era agitato. "E ripeto che non desidero un tuo perdono, perchè io in primis fatico a perdonare le mie stesse azioni. Però... spero tu possa capirmi un minimo."
Hoseok pensò alle parole di sua nonna, a quel piccolo consiglio che gli aveva dato.
La sua mente corse ai cioccolatini che sua madre gli lasciava, a tutti quei regali che aveva visto e che Yoongi gli aveva lasciato ogni singolo giorno della settimana.
Entrambe le ferite bruciavano: quella al ginocchio, ovviamente, e quella nella sua piccola e stupidissima anima.

Perchè diavolo si era innamorato? Era sicuro che nel contratto d'amore con Yoongi non ci fosse una piccola clausola scritta in basso a caratteri minuscoli con l'avvertimento "sofferenza".
Ma Hoseok, Hoseok non aveva mai conosciuto le relazioni prima di quel momento, nonostante avesse visto tanti film romantici quando era rinchiuso in casa al sicuro dal mondo.
Però... se c'era qualcosa da quelli che aveva imparato, era che l'onestà era la chiave per comprendersi, e Yoongi aveva messo a nudo le sue paure in maniera concreta e senza veli davanti a lui.
La seconda cosa che aveva appreso, invece, era che quando ci si perdonava il legame diventava più forte, e che le seconde possibilità esistevano per tutti quanti.
"Yoongi, ascolta-" si fermò improvvisamente di parlare, vedendo le condizioni del ragazzo: aveva posto la testa tra le gambe, e sembrava non stare bene.
Ma Hoseok sapeva: Yoongi non stava piangendo per fargli pietà, ma era invece intento a cercare di calmarsi.
Era nel panico, e lui doveva aiutarlo.
Perchè? Perchè non poteva lasciare quel ragazzo, lo amava troppo.

𝐈𝐧𝐧𝐚𝐦𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐨𝐥𝐞-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora