4.Stay Alive

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Hoseok stava aspettando Yoongi sulla sabbia bollente, beandosi del calore del sole. Sua madre era al lavoro, sua nonna era andata al mercato ed entrambe non sarebbero sicuramente tornate prima delle 18.
Era felice di quello sprazzo di libertà, aveva quasi lo stesso buon sapore del cibo fatto in casa e delle torte al cioccolato.
Non pensava sarebbe mai successo qualcosa del genere, avere un amico era fantastico, e quell'estate era già qualcosa di stupendo rispetto a tutte le altre della sua breve ma noiosa vita di essere umano sfigato.
"Hoseok." Una voce familiare lo raggiunse, e subito dopo il proprietario di quella voce si sedette accanto a lui. "Scusa il ritardo, stavo pensando." Ridacchiò Yoongi, rivolgendogli un sorriso gentile e delicato come una piuma.
"Cosa pensavi?" Domandò il rosso, curioso dei pensieri dell'altro.
Yoongi si passò una mano tra i capelli. "A come non arrivare in ritardo."
Hoseok aggrottò le sopracciglia. "Allora sei un controsenso vivente."
Il maggiore annuì, sostenendo che era esattamente la sua descrizione in una frase.
"Hai già pranzato?" Domandò il più piccolo, curioso.
"Sì, Hobi, tu no?" Indagò Yoongi, sembrava una madre iperprotettiva in quel momento, o una nonna che dir si voglia.
Il rosso scosse la testa. "Non mi va. Fa troppo caldo per mangiare."
Yoongi lo fece alzare. "Muovi il culo, ti porto alle bancarelle..."
"Incontreremo mia nonna, non posso." Replicò, serio.
"Allora stai qui, vado a prenderti del cibo." Pattuì Yoongi. "Allergie?"
"I Min Yoongi che rompono il cazzo, ma scusa questa non è una domanda personale?"
"Idiota."
Hoseok scoppiò a ridere, dicendogli che poteva prendere quello che voleva, tanto lui mangiava tutto. In realtà faceva davvero troppo caldo per mangiare, ma era consapevole che era da svariate ore che non metteva nulla nello stomaco e doveva sforzarsi per evitare di svenire.
Si perse ad osservare quelle che sembravano uova di tartaruga, mentre il tempo passava e Yoongi tornava, con il suo pranzo.
"Panino con pollo, pomodoro e maionese." Disse Yoongi. "Non è bollente, e poi la salsa è fredda quindi penso ti piacerà mangiarlo anche se fa caldo."
Mentre mangiava, fece notare al maggiore le uova che aveva visto. "Sono bellissime! Chissà, magari se le teniamo controllate tra un po' di tempo si schiuderanno e le tartarughine avranno bisogno di una mano per raggiungere il mare in sicurezza... ti va se ce ne occupiamo noi?" Domandò al ragazzo, speranzoso.
"Se finisci il panino, per me va bene."
Finì tutto, era davvero buono, e non gli dispiacque affatto.
"Quanti soldi ti devo? Domani te li porto."
"Nulla, non mi devi proprio niente. Ho trovato un amico, questo già è tanto."
Hoseok sorrise, era molto gentile, non voleva nemmeno un soldo in cambio!
"Sicuro?'
"Ovviamente."

"Sai Hoseok, queste uova non dovrebbero essere qui." Fece notare Yoongi, dopo un po'.
"E perchè?"
"Hanno bisogno di essere coperte. Di solito, la mamma tartaruga le ricopre per farle stare all'ombra. Non soffocano, quando il guscio si schiude escono dalla sabbia."
Il rosso annuì, ascoltando il più grande. "Aiutami, dobbiamo coprire queste poche che sono rimaste... mettiamole in un posto abbastanza protetto cosicché non subiscano altri danni."
Insieme, le sistemarono in un angolo appartato tra alcune rocce levigate, coprendole con della sabbia. Era abbastanza vicino al mare come posto.
"Le hai mai viste qui prima?"
Yoongi scosse la testa. "È possibile che siano qui da poco. In media, ci vogliono circa 60 giorni per farle schiudere, ma se veniamo qui tutti i giorni possiamo forse vedere le tartarughine andare verso il mare."
"Sarebbe fantastico!"
Rimasero sulla spiaggia in silenzio a godersi il sole del pomeriggio, c'era una leggerissima aria che scompigliava loro i capelli, i bambini che giocavano sulla riva riempivano il silenzio di schiamazzi, assieme ai gabbiani.

"Yoongi?"
"Dimmi, è successo qualcosa?"
Hoseok annuì. "Stavo pensando a quanto sia bella la libertà, anche se solo apparente."
Il maggiore si voltò verso di lui. "In che senso? Devo considerarla come domanda personale?"
Hoseok scosse la testa. "Nel senso... che siccome le medicine costano troppo per colpa di questo governo ingiusto, non posso mai uscire di casa. Tutto ciò che so è che devo restare vivo senza rischiare la vita come feci da piccolo per colpa di una ferita che mi causò un abbondante sanguinamento. E... ed uscire mi fa provare una sensazione di irreale libertà capisci?"
Yoongi annuì. "Ho capito. Mi dispiace davvero tanto Hoseok, credimi."
Il rosso gli rivolse un sorriso gentile, nascondendo dietro di esso i brutti ricordi. "Com'è vivere liberi ogni giorno, hyung?"
Yoongi ci pensò su un attimo, poi rispose. "Beh, è sentirsi come tutti gli altri esseri umani che possono godere della libertà di uscire di casa, suppongo. Anche se in realtà non mi sono mai sentito come tutti gli altri."
Il rosso era interessato a quella risposta, così gli fece cenno di continuare.
"Vedi Hoseok, anche se non sembra sono sempre stato un ragazzo molto chiuso, il mio unico amico è Namjoon e vive lontano ora... per tutti ero il ragazzo senza sentimenti che suonava il pianoforte, ma la verità è che quando qualcuno vuole fare amicizia con me riesco ad aprirmi e parlare, come sto facendo con te. Mi piace la solitudine, ma dentro di me ho sempre voluto fare amicizia."
Hoseok gli strinse la mano, facendogli capire che lui era lì, e non lo avrebbe abbandonato ora che aveva trovato un amico.
"Sono sempre stato solo, Yoongi. Non ti lascerò andare ora che ti ho trovato, ora che ho trovato un amico."
Quella fu una promessa sancita sotto il sole cocente del pomeriggio, su quella spiaggia che per loro sarebbe diventata così importante, una promessa che avrebbe di certo cambiato la vita di un ragazzo con un piccolo grande problema ed un pianista in cerca di ispirazione.
Lui e Yoongi-hyung, così diversi, così simili. Non si erano mai incontrati, ma ad averlo conosciuto gli sembrava di essere suo amico da tempo, come in un deja-vu.
"Non ti lascerò andare nemmeno io, Hoseok. Promessa con il mignolino?"
"Promessa con il mignolino, hyung."

𝐈𝐧𝐧𝐚𝐦𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐨𝐥𝐞-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora