1. Black King carnation

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"All'Universo non piacciono i segreti. Cospira per rivelare le verità, per portarvi a conoscerle."
~Lisa Unger

28 aprile 1999

Elizabeth sta dormendo. Anzi, sembra che stia dormendo. Le sue palpebre tremano, quindi è sveglia. Non riesce ad addormentarsi. Ma come biasimarla. Come biasimare una bambina lasciata da sola, in casa, da suo padre, che non riesce a dormire.
Il papà, però, non avrebbe voluto andarsene quella sera. Purtroppo ha dovuto, dato che la madre di Elizabeth ha abortito. Un aborto spontaneo. Una nuova vita stava per nascere, ma è stata soppressa in un modo crudele.
Ma tutto questo Elizabeth non lo sa. Forse le sarà spiegato più tardi. Probabilmente non ora, a cinque anni.

In una strada di Boston, invece, una macchina si sta muovendo a tutta velocità. Harry è in quest'auto, con suo padre. Ecco, lui non è stato lasciato da solo. Anzi, stasera il padre l'ha portato con sé, dopo averlo preso con forza dal letto, in cui dormiva beato.

"Questa sarà una lezione di vita, giovanotto. Devi assolutamente esserci" gli ha urlato, con uno strano luccichio negli occhi, per convincerlo a tutti i costi. Inutile dire che anche se il bimbo non avesse voluto, sarebbe stato costretto a seguirlo.
Da circa mezz'ora sta chiedendo a suo padre dove sono diretti.

"Vedrai" non fa altro che replicare l'uomo al volante, sempre più seccato dall'insistenza del figlio.

E quel bambino di sette anni, dagli splendidi capelli ricci, non può far altro che ubbidire.

Elizabeth, nel frattempo, è ancora lì, nella sua stanzetta, che aspetta. Ha un po' paura. Forse perché le luci sono spente e fuori piove, tanto.

All'improvviso il suo piccolo cuore comincia a battere più forte. Qualcuno è entrato in casa.
Stringe le palpebre chiuse, quando sente qualcuno avvicinarsi alla porta della sua cameretta.

La musica di un film dell'orrore sarebbe la colonna sonora perfetta, per un momento simile.

Il rumore dei passi si fa ancora più vicino.

"Buonanotte, bella di papá" e un bacio si posa sulla sua guancia.
Il suo respiro ritorna normale. Finge ancora di sonnecchiare.
Ora è tranquilla. Suo padre è tornato a casa. Adesso può dormire davvero.

"Siamo arrivati, figliolo."
Nell'auto rosso fiammante, il padre di Harry esorta il suo amato figlio ad uscire dalla macchina e a stargli dietro.

"Ma papà, sei sicuro che debba venire con te?" chiede per l'ennesima volta il ragazzino. È terrorizzato, glielo si legge in faccia.

"Si" una risposta secca fuoriesce dalle labbra di suo padre.

I due si avvicinano alla porta di una casa grande e ben sistemata.
L'uomo in giacca e cravatta bussa, violentemente.

Elizabeth si è svegliata. Non ha dormito neanche per cinque minuti, dato che un altro rumore l'ha svegliata.
Ma, questa volta, è più forte, anche se non è vicino a lei.

Suo padre ha aperto la porta. L'ha capito perché nessuno sta più bussando.
Si siede sul letto e ascolta, con attenzione.
Ma purtroppo non si sente nulla.
Solo il silenzio. Un silenzio straziante ed opprimente.

Un tonfo. Elizabeth sobbalza e spalanca gli occhi.

Deve essere caduto qualcosa a terra, pensa ingenuamente.
Ma non è soddisfatta di questa ipotesi, perciò scende dal suo comodo e morbido materasso e percorre il lungo e buio corridoio, per andare a curiosare.

"Che vuoi fare?! Sei impazzito?" urla la roca voce di suo padre. L'uomo è caduto sul pavimento. Affianco a lui - e su di lui - sono sparsi pezzi di vetro.
Elizabeth è nascosta dietro il muro. Soltanto un occhio si mostra allo scoperto, per osservare meglio.

Mr Red [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora