Cap XII

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Ci troviamo tutti nel salone, incluso Jungkook. Scambio un timido sguardo con lui, sentendo un brivido lungo la schiena. Quegli occhi... sono così profondi che mi perdo dentro di essi.

Scuoto la testa per riportarmi alla realtà e guardo verso il basso per evitare di incrociare nuovamente il suo sguardo.

"Capito tutto, Y/n?" La voce di Namjoon mi riporta bruscamente sulla terra. Mi rendo conto che hanno già iniziato a discutere e io ero persa nei miei pensieri.

Namjoon sorride dolcemente, capendo che non ho ascoltato nulla. "Abbiamo ricevuto una lettera dalla signora Kang. Devi incontrarla da sola," mi spiega con calma.

"I-io?" chiedo confusa. Perché devo incontrarla io? Non posso fare a meno di pensare che voglia incastrarmi. Nonostante i ragazzi si fidino di lei, come posso farlo io quando suo marito vuole vedermi morta?

"Tranquilla, Y/n. Fidati di noi e di lei," mi rassicura Hoseok, come se avesse letto i miei pensieri.

Sono dei bravi ragazzi e si preoccupano per me, ma posso davvero fidarmi?

Discutono del piano per qualche minuto, mentre io rimango in silenzio, persa nei miei pensieri. Poi affrontiamo il discorso di chi dormirà con chi.

Le stanze da letto sono tre, ognuna con un letto matrimoniale o due letti singoli. Per evitare litigi, decidiamo di assegnarci le stanze a sorte. Taehyung e Hoseok nella stanza in fondo, Jimin e Yoongi nella stanza con il letto matrimoniale, Jin e Namjoon nel salone, e infine io... con Jungkook.

Rimango a bocca aperta. La sfortuna sembra perseguitarmi. Non riesco a guardare Jungkook in faccia, figuriamoci dormire nella stessa stanza. Per fortuna, i letti sono separati.

Tutti si augurano la buonanotte e si dirigono nelle loro stanze. Io rimango immobile, osservando Jungkook mentre si avvia alla nostra camera.

Pensare che dormiremo insieme mi fa sentire strana, un mix di paura e timidezza che non riesco a spiegare.

Mi rifugio in cucina, la mia nuova zona di comfort. Considero persino di dormire sul tavolo.

"Non vai a dormire? Si è fatto tardi," dice Jin interrompendo i miei pensieri.

"Sì, ora vado. Grazie," rispondo, anche se avrei voluto chiedergli di scambiarci le stanze. Ma poi avrebbe fatto domande a cui non avrei saputo rispondere.

Con il cuore che batte forte, mi trovo davanti alla porta della stanza. Respiro profondamente, prendo coraggio e busso.

Nessuna risposta.

Busso di nuovo, più forte.

Ancora niente.

Giro la maniglia e apro lentamente la porta. Jungkook è sdraiato su uno dei letti, apparentemente addormentato.

Mi avvicino al mio letto e, nel momento in cui mi siedo, Jungkook si gira verso di me. Non posso fare a meno di guardarlo. Sembra un dipinto di Michelangelo, con i capelli che formano un adorabile cuoricino sulla fronte, la bocca leggermente aperta e le guance rilassate e arrossate.

Sorrido istintivamente.

NO, Y/N, COSA TI PRENDE?

Mi do uno schiaffo per tornare in me. È solo Jungkook che dorme dolcemente.

Finalmente mi sdraio sul letto, che sembra scomodo a primo impatto. Dopo minuti interminabili, cado finalmente tra le braccia di Morfeo.

Speranza Sotto Tiro [ʏ/ɴ x ᴊᴋ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora