Cap XXVII

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La porta si spalanca all'improvviso, e il suono assordante dei colpi di pistola riempie la stanza. Il cuore mi balza in gola mentre vedo un numero indefinito di guardie entrare, gettando a terra Taehyung che doveva rimanere di guardia fuori dalla stanza.

"Taehyung!" grido, ma la mia voce è sommersa dal frastuono degli spari.

Jungkook reagisce immediatamente, afferrandomi e buttandomi a terra dietro un mobile con una rapidità incredibile. Il legno ci offre una copertura precaria, ma almeno ci protegge dai proiettili che volano ovunque. Il rumore è insopportabile, e ogni colpo fa vibrare il pavimento sotto di noi. Sento l'odore acre della polvere da sparo e vedo le scintille dei proiettili che rimbalzano sulle pareti.

Oltre al fragore degli spari, la risata sgradevole di Chin-Hwa Kang riempie la stanza, rimbombando nelle mie orecchie come un'eco maledetta. È una risata carica di disprezzo, una risata che sembra dire che tutto è perduto.

"Pensavate davvero che sarebbe stato così facile?" urla Kang, la sua voce piena di disprezzo e divertimento.
"Pensavate davvero di poter venire qui e uccidermi senza conseguenze?"

Il cuore mi batte furiosamente nel petto, e la paura mi attanaglia. Cerco di controllare il respiro, di mantenere la calma, ma è quasi impossibile. Ogni fibra del mio essere è tesa, pronta a scattare, ma non posso permettermi di perdere il controllo. Poi, noto qualcosa che mi gelida il sangue.

Jungkook è accasciato accanto a me, e un rivolo di sangue scorre dalla sua spalla. Mi avvicino rapidamente, il terrore che si mescola alla preoccupazione. Il suo viso è pallido, e vedo il dolore nei suoi occhi.

"Jungkook!" sussurro, cercando di non farmi sentire dalle guardie. "Stai bene?"

Lui cerca di sorridermi, ma il dolore è evidente nei suoi occhi. "Sto... sto bene," balbetta, ma noto che il sangue continua a fuoriuscire, macchiando la sua camicia. La macchia rossa si allarga sempre di più, e io sento il panico
crescere dentro di me.

"Non mentire," dico, la mia voce tremante. "Dobbiamo fermare il sanguinamento."

Provo a premere la mano sulla ferita per cercare di fermare l'emorragia, ma lui mi ferma, prendendo la mia mano con la sua. La sua presa è debole, ma riesce a farmi capire che non vuole che io mi preoccupi per lui. "Non... preoccuparti...
per me," sussurra, ma le sue parole sono interrotte da un colpo di tosse che fa sprizzare sangue dalle sue labbra.

"Jungkook, no!" grido, mentre le lacrime iniziano a scorrere sul mio viso. "Non puoi lasciarmi! Non adesso!"

Le sue parole cercano di rassicurarmi, ma la vista del suo sangue mi fa ribollire di rabbia. "Proteggiti," dice con un filo di voce. "Devi finire... quello che abbiamo iniziato."

Il dolore e la tristezza che mi travolgono si trasformano rapidamente in una rabbia feroce. Le mie mani tremano per l'emozione, ma dentro di me cresce una determinazione incrollabile. Non c'è più spazio per la paura. Ogni colpo di pistola, ogni risata di Kang, alimenta la mia furia. Il mio respiro diventa più profondo, la mia visione più chiara.

Mi sporgo dal mobile con la pistola tra le mani, i miei movimenti sono rapidi, istintivi. Il tempo sembra rallentare, come se i proiettili che continuano a sparare le guardie si fermassero per aria. Il mio sguardo si fissa su Kang, il mio cuore batte all'impazzata, ma la mia mente è concentrata. Ogni movimento intorno a me sembra al rallentatore, vedo le scintille dei proiettili che rimbalzano, le guardie che si muovono lentamente, quasi come se fossi in una bolla separata dal mondo reale.

Mi rivolgo in maniera ferrea verso il
Boss Kang, la determinazione scolpita sul mio volto. I pensieri mi passano per la testa a una velocità incredibile, ma tutto sembra rallentare. Penso alla mia famiglia, al dolore che ha causato, ai sette ragazzi che ho giurato di proteggere. Ogni emozione, ogni ricordo, si intreccia in un vortice di rabbia e risolutezza.

Vedo il volto di mio padre, la sua sofferenza, il sacrificio che ha fatto per salvarci. Vedo i volti dei ragazzi, la loro fiducia in me, il legame che abbiamo costruito. Tutto si fonde in un unico pensiero: devo farcela. Devo proteggere ciò che è rimasto della mia famiglia.

"Questo è per loro," mormoro tra me e me, stringendo la pistola con entrambe le mani. "Questo è per tutto il dolore che hai causato."

Poi, senza esitazione, premo il grilletto.
Il colpo risuona nella stanza come un tuono, il proiettile vola dritto verso la fronte di Kang. Lo vedo crollare, la sua risata spegnersi in un istante. II tempo sembra fermarsi completamente, l'eco del colpo che si disperde lentamente.

Il corpo di Kang cade al suolo con un tonto sordo, e per un momento tutto è silenzio. Le guardie sembrano paralizzate dalla sorpresa, incapaci di reagire. La mia visione si offusca, le forze mi abbandonano. Crollo a terra vicino al corpo di Jungkook, la mia mano che cerca disperatamente la sua mentre l'oscurità mi avvolge.

Speranza Sotto Tiro [ʏ/ɴ x ᴊᴋ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora